Campania e rifiuti: ancora 11 mesi di agonia

Rifiuti campania

Ancora 11 mesi per ritornare alla normalità: questo quanto dichiarato dal Ministro dell’Interno, Giuliano Amato, al termine del Consiglio dei Ministri. Le misure previste comprendono la proroga dell’emergenza appunto fino al 30 novembre, con l’istituzione del Commissario gestore dell’emergenza che “affiancherà gli enti locali” insieme ad un Commissario liquidatore per risolvere “la partita finanziaria che si è accumulata nel corso degli anni“.

Quelladel commissario gestore sarà una figura particolare: “sarà un commissario ma non nella pienezza attuale: affiancherà gli enti locali ai quali torneranno attribuzioni e che avranno poteri in parte attuativi e in parte sostitutivi”. Il commissario liquidatore avrà invece il compito di “liquidare tutte le partite finanziarie accumulatesi negli anni delle gestioni precedenti“.

Nuova vita anche per il prefetto di Napoli, che non sarà più un “prefetto part-time” ma “tornerà a fare il prefetto di Napoli, cosa che non ha mai cessato di fare ma che era un part-time: non potrà ignorare la raccolta e tutta la problematica collegata, ma si tratta di un trasferimento importante”.

La prima carica verrà ricoperta dal prefetto Cimmino, per la sua conoscenza profonda della situazione edel suo sviluppo. Non si ha, invece, ancora un nome per il secondo ruolo. Ma le critiche ai nuovi sviluppi non mancano. “La montagna ha partorito il topolino: il provvedimento adottato oggi da palazzo Chigi in merito all’emergenza rifiuti in Campania evidenzia l’ennesima sottovalutazione della gravità del problema“: queste le parole di Marco Di Lello, della segreteria nazionale Sdi/Ps ed assessore al Turismo e Beni Culturali della Regione Campania.

Parole dure e dirette: “A distanza di 4 anni, in cui il governo ha assunto la titolarità del Commissariato, anziché assumere ai massimi livelli il potere commissariale e responsabilizzare nel contempo gli enti locali mantiene in vita una struttura commissariale che da 14 anni si è dimostrata incapace di affrontare il problema e nomina una nuova pletora di subcommissari e quel che è più grave non indica una via d’uscita concreta, mentre le condivisibili proposte della Commissione Bicamerale Rifiuti attendono ancora risposte. Prodi ed il suo governo non possono continuare a sottovalutare un problema così grave che riguarda la seconda regione d’Italia e sei milioni di cittadini“.

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