Europa 7, Report non dimentica

Storia della televisione italiana. Era il 2005 quando la TV di stato svedese divulgò questo (invero simpatico) spot che sottolinea la professionalità e l’imparzialità dell’emittente grazie a Silvio Berlusconi come testimonial di eccezione – non voluto, certo. Le note di mandolino di O sole Mio completano la già efficace opera. Ricordo che inserii con gusto il video nella presentazione della mia tesi sulla libertà di stampa, che parlava – tra l’altro – del ranking invidiabile del nostro paese in quegli anni in classifiche internazionali come quelle redatte da Freedom House e RSF.

Storia della televisione italiana. Era il 1999. Il dibattito durava da ben 15 anni (ma si sa, l’italiano è pigro) e aveva visto nascere non una, ma due leggi di regolamentazione delle frequenze televisive. Si giunge ad una svolta (teorica): una gara per le concessioni. Report, stasera, ci ricorda che non vinsero, in quel caso, solo i soliti noti – emittenti nazionali già operanti. Con loro, la sconosciuta e coraggiosa rete locale, Europa7.

Roma e la questione sicurezza

roma_violenta_cdcr69.jpg
Roma, 17 aprile 2008 – Un folto gruppo di ragazzi di eta’ compresa tra i 20 e i 25 anni ha fatto irruzione nella sede del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli in via Efeso 2/a, mettendo a soqquadro l’ingresso dell’associazione, rovesciando scrivania, estintori, divano, quadri e il materiale informativo dell’Associazione”. E’ quanto denuncia, in una nota, lo stesso circolo Mario Mieli. ”Solo grazie all’intervento dei soci presenti al primo piano dell’Associazione, i vandali – si legge nella nota del presidente del circolo Rossana Praitano – si sono allontananti gridando improperi come “froci di merda” ed inneggiando al Duce e ai campi di sterminio”. Un’aggressione di stampo fascista all’indomani delle elezioni. Collegando l’accaduto al clima elettorale, più d’uno ha commentato “cominciamo bene”.
Roma, 18 aprile 2008 – Una giovane studentessa universitaria di origine africana aggredita e stuprata giovedì notte. Teatro dell’aggressione, la zona attorno all’uscita della stazione ferroviaria FM3 “La Storta”. Secondo la prima ricostruzione dei militari, il romeno, dopo aver seguito e avvicinato la malcapitata, l’ha obbligata – sotto la minaccia di un coltello – a seguirlo in un luogo appartato e, dopo averle inferto un violento colpo all’addome, l’ha costretta a subire ripetuti atti sessuali. Dopo la morte di Giovanna Reggiani, avvenuta in circostanze tragicamente analoghe, torna in città l’incubo sicurezza.
Roma, 19 aprile 2008 – Una donna di 81 anni e’ stata trovata strangolata questo pomeriggio in un alloggio popolare in via della Moschea a Roma. Secondo quanto si e’ appreso l’anziana, che viveva da sola in una casa comunale ed era affidata al progetto di assistenza “Anni Verdi”, potrebbe essere morta da circa 48 ore. Lo avrebbe appurato il medico legale che ha fatto un primo esame del corpo trovato in una delle stanze dell’appartamento. La casa, si e’ appreso, era completamente a soqquadro. Secondo una prima valutazione degli investigatori dell’Arma l’anziana potrebbe essere stata uccisa in un tentativo di rapina nel suo appartamento.

Italiani al voto. I numeri delle Politiche 2008

voto
Elezioni politiche 2008. Preparate in poco tempo, di corsa, approssimativamente di necessità virtù, per alcuni versi. La macchina elettorale – difficile rendersene materialmente conto – è enorme, complessa e dispendiosa. Ieri, nella giornata di silenzio elettorale, 61.212 sezioni elettorali si sono insediate. I presidenti di seggio, ieri mattina hanno ricevuto tutto il materiale necessario per la votazione e lo scrutinio. E, a partire dalle 16, hanno chiamato a far parte del seggio il segretario (viene scelto dal Presidente di seggio stesso) e gli scrutatori. Sono stati chiamati altresì ad assistere alle operazioni elettorali i rappresentanti delle liste dei candidati per l’elezione della Camera e del Senato.
Fase successiva: autenticazione delle schede. Quindi, firma dello scrutatore e apposizione del timbro di sezione. L’operazione è stata espletata ieri pomeriggio. Infine, i presidenti hanno ripartito tra gli scrutatori le schede autenticate.

Voto estero, che casino

Intercettazioni. Sempre loro. A volte ritornano.

Ciao Marcello, sono Aldo, Aldo Micciché. Posso darti una mano qui in Sudamerica?

Le conversazioni risalgono – pare siano in tutto non più di tre – a gennaio e febbraio.

L’ombra dei brogli.

Posso darti una mano

Coinvolti nella faccenda, nella quale nulla è certo ma che pulita non sembra, ci sono alcuni personaggi che fanno rifleettere.

Schede irregolari. Citofonare Calderoli

calderoli1.jpg
Il Dottor Sottile stavolta non ci sta. Sotto il fuoco incrociato di avversari ed alleati – leggasi lo stesso Berlusconi e Di Pietro – il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, chiarisce le idee a chi dimostra di averne poche e confuse.

Non sono a capo di una banda di furfanti e non abbiamo bisogno di essere messi sotto tutela, così come l’Italia non ha bisogno di essere dipinta come un Paese di brogli quotidiani

Il Viminale, per bocca del suo primo inquilino, risponde così all’ennesima boutade del Cavaliere sul rischio brogli alle prossime elezioni. Francamente non riusciamo a capire con quale logica, il candidato premier nonchè padrone assoluto del Popolo delle libertà, scelga gli argomenti da trattare in questa strana campagna elettorale. A volte sembra davvero che faccia di tutto per perderle queste elezioni. O quantomeno la credibilità.
I fatti.

Berlusconi: Aida, come sei bella…

aidayespica01.jpg
Questa proprio non ci voleva. Non ne va bene una al Cavalier Berlusconi in questo avvio di campagna elettorale. Prima il no di Storace, poi il sofferto addio con Casini. E ora l’ennesima doccia fredda:

Io con il partito di Berlusconi? No, non mi candido.

Nossignore, non stiamo parlando di Ciriaco De Mita, 44 primavere e spiccioli di carriera (altro che Maldini) una vita da mediano, non nuovo in verità al cambio di casacca, e da poche ore svincolato a parametro zero, o quasi. A parlare, udite udite, è Aida Yespica, sì avete capito bene, quella del Bagaglino. Insomma, per dirla con L’Onorevole Cetto Laqualunque, Cchiu ppilu pe tutti!
Dopo Mara Carfagna, Gabriella Carlucci ed Elisabetta Gardini, l’asso di Berlusconi Yespica è rimasto incastrato nella manica. La showgirl si è affrettata nel pomeriggio di ieri a smentire la notizia al sito Affari Italiani, precisando, a futura memoria dell’ufficio casting:

Non sono neanche cittadina italiana…

Prima ancora della smentita, persino il Presidente Cossiga non era riuscito a trattenersi. Il Picconatore a vita, da vecchio conoscitore delle regole del gioco, aveva scoperto il bluff di Berlusconi, ricordando che la signorina Yespica è cittadina venezuelana. D’altronde come biasimare il Cavaliere… In molte altre occasioni il giochetto aveva funzionato.

Bagnasco ha da ridire sul giardino. La visita (non) fatta, saltata su invito delle autorità italiane

Bagnasco
Ora, lo si sospettava. La vendetta è un piatto che va servito freddo. A costo di sembrare eretici, qui si fa difficoltà a non far fare capolino alla parola vendetta nella propria testa.
Ed è una vendetta in grande stile, che i ragazzetti centrosociale della Sapienza hanno servito direttamente in Vaticano con i migliori saluti.
Parla il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della CEI. Parla nella prolusione d’apertura del Consiglio episcopale permanente. E certo non si fa sfuggire la polemica.

Metalmeccanici, per le trattative, semplicemente, non ci sono spiragli

Altan
Rottura annunciata, attesa, quasi banale. E così è stato. La trattativa odierna, tra Sindacati e industrie, non ha trovato, come prevedibile, alcun punto di accordo.
E dopo la rottura, il Governo si interroga. E’ un bel grattacapo, invero. A placare gli animi si impelaga il Ministro del Lavoro, Cesare Damiano. Provando a riallacciare la trattativa tra imprese metalmeccaniche e sindacati di categoria, cercando di capire come arrivare finalmente – e se, a questo punto – ad un complesso accordo per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da ormai oltre sei mesi.
Al Ministro, infatti, non è rimasta altra scelta: ha convocato le parti per domani mattina. Sottolineando il suo augurio ad una ripresa del negoziato. Damiano si è definito interessato e disponibile all’eventuale istituzione di un un tavolo di contrattazione. Un aut-aut: il Ministro non aveva altra scelta, dopo l’odierna apparentemente insanabile rottura di Cgil, Cisl e Uil con Federmeccanica.

Campania e rifiuti: ancora 11 mesi di agonia

Rifiuti campania

Ancora 11 mesi per ritornare alla normalità: questo quanto dichiarato dal Ministro dell’Interno, Giuliano Amato, al termine del Consiglio dei Ministri. Le misure previste comprendono la proroga dell’emergenza appunto fino al 30 novembre, con l’istituzione del Commissario gestore dell’emergenza che “affiancherà gli enti locali” insieme ad un Commissario liquidatore per risolvere “la partita finanziaria che si è accumulata nel corso degli anni“.