Benazhir Bhutto morta in un attentato. Rivendicato da Al Quaeda

Bhutto

Era rimasta gravemente ferita questa mattina. Un attentato kamikaze aveva sconvolto il luogo in cui l’ex primo ministro pakistano stava tenendo un comizio, a Rawalpindi. La notizia è stata confermata dell’ex ministro degli interni Sherpao e dal suo portavoce.

La dinamica dell’attentato non è ancora chiara. La Bhutto potrebbe essere stata investita dalle sfere di piombo contenute nell’esplosivo del kamikaze oppure raggiunta dai colpi che l’attentatore ha sparato contro la sua auto prima di farsi esplodere. Le stime attuali parlano di almeno 35 corpi rimasti a terra.

Il presidente pachistano Pervez Musharraf ha immediatamente convocato il suo gabinetto per un incontro urgente sulla situazione. Secondo la tv di stato pakistana, Musharraf potrebbe decidere di rinviare le elezioni previste per l’8 gennaio in seguito a quanto accaduto oggi.

L’attentato è stato rivendicato da Al Quaeda. Il numero due, Ayman Al Zawahiri, avrebbe pianificato e ordinato l’uccisione di Benazhir Bhutto, leader dell’opposizione in Pakistan. Lo ha dichiarato Sheikh Saeed, principale portavoce di Al Quaeda, da una località di cui non si conoscono le coordinate. Con questeparole: “Abbiamo eliminato il più importante asset nelle mani degli americani. L’assassinio sarebbe stato realizzato da militante della cellula terroristica Lashkar-i-Jhangvi del Punjab“.

L’attentato ha, naturalmente, sollevatol’unanime condanna della comunità internazionale. Dagli Stati Uniti alla Russia. Mosca, afferma il Ministro degli Esteri russo, “aveva più volte ammonito a prestare attenzione al fatto che le autorità pachistane avrebbero dovuto adoperarsi al massimo per garantire equilibrio in questo periodo cruciale“. Gli fa eco il vice portavoce del Dipartimento di Stato americano, Tom Casey: “Condanniamo un attentato che dimostra come vi sia gente che cerca di impedire l’edificazione della democrazia in Pakistan“.Non sono mancate le voci di Romano Prodi, del capo della diplomazia francese Bernard Kouchner, e dei maggiori leader internazionali.

Benazhir Bhutto, 54 anni, è stata, in epoca moderna, la più giovane e la prima donna a diventare capo di governo in un Paese musulmano. Fortemente attiva, soprattutto per la difesa dei diritti civili, dopo un esilio di otto anni era rientrata in Pakistan nel luglio scorso. Aveva messo su una serie di trattative con Musharraf, per una divisione dei poteri nel Paese.

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