Si decidono le sorti del Governo: Renzi incontra Letta

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In queste ore è in corso a Palazzo Chigi l’incontro tra Matteo Renzi e il Premier Enrico Letta per discutere del futuro del Governo. Sarà staffetta tra l’attuale Presidente del Consiglio e il Segretario del Pd?

Il destino del Governo-Letta si decide nelle prossime due settimane

enrico letta

“Che ne sarà di noi?”. Questa la domanda che Enrico Letta e i suoi Ministri si pongono in queste ore. Il destino del suo esecutivo, quello delle ‘larghe intese’, si gioca nelle prossime due settimane. Sembra di essere all’alba di una svolta, che conferirebbe una drastica accelerazioni e (almeno sulla carta) leverebbe l’Italia dallo stallo politico degli ultimi tempi.

Sulle polemiche tra Renzi e Letta interviene Alfano

enrico letta

Il ruolo di Matteo Renzi da segretario del Pd sembra incalzare e a volte mettere in secondo piano la figura del Presidente del Consiglio Enrico Letta. Il rischio di crisi di governo sembra lontano, anche perché la legge elettorale arriverà in Parlamento e sarà discussa. La sua approvazione sembra fondamentale prima di pensare a nuove elezioni.

Il 2014 del governo nell’incrocio tra Renzi e Letta

renzi

Uno dei fatti politici più importanti di questo 2013 che si è appena chiuso è sicuramente l’elezione di Matteo Renzi a segretario del Pd. Dopo le primarie dell’8 dicembre, il peso di Renzi sul governo, in termini di influenza e di interesse, è cresciuto. Il Pd è il partito di maggioranza e sembra che Renzi voglia sottolineare questo aspetto. Certo, puntare su un rimpasto di governo o minacciare la crisi non sembrano scelte opportune o armi che il nuovo segretario del Pd vuole sciorinare. In entrambi i casi, gli effetti deleteri sarebbero maggiori dei profitti. Anche andare a nuove elezioni non sembra una possibilità presa in considerazione dall’entourage del sindaco di Firenze, prima c’è da fare la legge elettorale e magari fare crescere il consenso sul leader che è già consistente.

Per questo 2014 Renzi deve evitare lo stallo o l’appiattimento su un governo immobile. Deve mantenere la sua immagine di innovatore e riformista e quindi probabilmente giocherà al rialzo con Letta, chiedendo ancora con più foga quello che ha chiesto a fine 2013: riforme e accelerazione. Il Presidente del Consiglio, da parte sua, punta sul “contratto di governo” da fare nei prossimi giorni e sul semestre di presidenza europea. Il 2014 si apre quindi con un Letta che deve stare attento al logoramento eventuale del suo governo e con un Renzi che si propone una ascesa più costante e leggermente più facile dalla sua posizione.

Per chi pensa che Letta e Renzi possano andare d’accordo, ci sono le dichiarazioni di quest’ultimo che ci tiene a differenziarsi da Letta e Alfano. Espressioni che lasciano immaginare eventuali ultimatum al governo, mentre la strana coppia Letta e Alfano rivendicano il ruolo di avere messo all’angolo Berlusconi. Il rapporto tra i due esponenti del Pd, tra governo e segreteria, si potrà basare sulla performance del governo. Legge elettorale, economia, lavoro, tasse e riforme possono portare i due a percorrere una strada politicamente produttiva per le loro mire.

Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti tra proclami e polemiche

governo lettaE’ stato approvato il decreto che sancisce l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Il governo Letta si era impegnato in tal senso e oggi è arrivata la conferma, ma non mancano le critiche. Il Presidente del Consiglio Enrico Letta su Twitter ha affermato: “Avevo promesso ad aprile l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti entro l’anno. L’ho confermato mercoledì. Ora in consiglio dei ministri manteniamo la promessa”. Il Consiglio dei Ministri ha quindi discusso del decreto che poi Palazzo Chigi ha confermato.
Nella conferenza stampa, Enrico Letta ha detto che il decreto: “Introduce l’obbligo della certificazione esterna dei bilanci dei partiti politici. Il problema è stata l’opacità, ci sarà un meccanismo molto stringente che impedirà gli scandali degli anni scorsi. Il testo votato oggi è quello del ddl approvato dalla Camera. Con qualcosa in più”.
Certificazione esterna dei bilanci quindi e fine del finanziamento pubblico ai partiti. Questi, però, potranno avere finanziamenti privati e su questo c’è da chiarire alcune cose.
Il Vicepresidente del Consiglio Angelino Alfano si mostra soddisfatto ed ha affermato: “Abbiamo mantenuto la promessa, il decreto serve per far entrare immediatamente in vigore la legge”.
Rispetto al finanziamento privato, i partiti potranno contare sul 2 per mille e i cittadini potranno scegliere liberamente a chi riservare i soldi.
Si diceva di critiche. Le reazioni polemiche arrivano da Beppe Grillo che da sempre propone l’eliminazione del finanziamento pubblico ai partiti. Il leader del Movimento 5 Stelle su Twitter ha detto: “Basta con le chiacchere enricoletta. Restituisci ORA 45 milioni di euro di rimborsi elettorali del Pd a iniziare da quelli di luglio. #Bastaunafirma”. E poi: “Per rinunciare ai finanziamenti pubblici è sufficiente non prenderli come ha fatto il M5S. Il decreto legge di Letta è l’ennesima presa per il culo”.
Sempre su Twitter si fa sentire anche Antonio Di Pietro che ha affermato: “Finanziamento ai partiti abolito per decreto? Prima di cantare vittoria aspettiamo di vedere il testo. Di fregature ne abbiamo prese troppe finora”. E poi Altero Matteoli di Forza Italia: “Il governo Letta la presenta come una conquista, io penso invece che l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti sia un grave errore che inciderà profondamente ed in negativo sulla qualità della nostra democrazia.

Letta scommette sulla durata del governo

enrico lettaDurante l’ultima intervista rilasciata alla Bbc, il premier Enrico Letta si è detto fiducioso circa la durata del governo da lui guidato, nonostante oggi prenda il via la discussione della decadenza di Berlusconi da parte della giunta per le elezioni del Senato, sulla base della legge Severino. Intanto, Berlusconi propone il ricorso alla Corte Europea: per Angelino Alfano, questo gesto dimostrerebbe che “il caso è tutt’altro che chiuso”.

Crisi di governo, il Quirinale respinge l’ipotesi

giorgio napolitanoNella serata di ieri gli ambienti del Quirinale hanno fatto trapelare la posizione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sull’attuale situazione politica, con il Capo dello Stato che confida che non sia aperta una rischiosa crisi di governo, ricordando altresì come il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, abbia più volte dichiarato il proprio sostegno all’esecutivo guidato da Enrico Letta. Ma sarà veramente così?

Cancellazione Imu 2013

enrico lettaImu 2013 addio. Al suo posto, ma solo nel 2014, una nuova tassa ancora da definire. Ad annunciare la gradita novità è stato il vice presidente del Consiglio Angelino Alfano, che su Twitter ha digitato, pochi minuti fa: “Cdm: missione compiuta! Imu prima casa e agricoltura 2013 cancellata. Parola Imu scomparirà dal vocabolario del futuro”. Ma cosa cambierà d’ora in poi?

Crisi di governo sempre più vicina

enrico lettaLa crisi di governo è sempre più vicina. È questo il responso della calda giornata politica di ieri, con il premier Enrico Letta costretto ad ammettere l’esistenza di ben più di qualche difficoltà nel mantenimento di una rotta sempre più traballante. “Torno a casa ancora più convinto che buttare a mare tutto in questo momento sarebbe una follia” – ha affermato il primo ministro durante il volo di ritorno dall’Afghanistan.

Incontro Letta – Alfano: verso la crisi di governo?

crisi governoDopo più di due ore di colloquio (secondo i “bene” informati, piuttosto duro), si è concluso l’incontro tra il premier Enrico Letta e il suo vice Angelino Alfano, per alcune fasi allargato anche ai ministri Dario Franceschini e Maurizio Lupi. Un confronto sui temi più caldi del momento, che tuttavia non è stato chiarificatore nei confronti del nodo fondamentale, quello relativo al destino del leader del Pdl Silvio Berlusconi.

Imu da pagare se cade il governo

governo lettaIl presidente del Consiglio, Enrico Letta, rinnova l’allarme Imu. Intervenuto nell’attesa conferenza stampa a Baku, in Azerbaijian, per un incontro sull’energia, il premier ha ricordato come “per riformare l’Imu, come per le altre questioni fiscali serve un governo e un Parlamento. Se non ci fossero l’Italia pagherebbe le rate di settembre e dicembre”. Quindi, Letta ha invitato “tutti a rileggersi gli impegni che ho preso nel mio discorso in Parlamento”.

Napolitano mette il governo Letta in cassaforte

napolitanoIl presidente della Repubblica Giorgio Napolitano mette in cassaforte il governo Letta, blindandolo da qualsiasi potenziale crisi. Stando al presidente, infatti, non si può mettere a repentaglio la vita del Paese, impegnato in un ben definito programma di riforme. Se così fosse – aggiunge Napolitano – “i contraccolpi sui mercati sarebbero immediati e sarebbero irrecuperabili”.

Occupazione giovanile prima priorità del governo Letta

enrico lettaÈ l’occupazione giovanile la prima grande priorità del governo Letta, recentemente reduce dal lancio del nuovo “decreto del fare”, il pacchetto sviluppo approntato per intervenire proattivamente su fisco, edilizia, famiglie e imprese. Un decreto, quello “del fare”, salutato positivamente dalle forze politiche della maggioranza, con il premier Silvio Berlusconi che si è detto ottimista sul futuro dell’esecutivo guidato dal “rivale” del Pd.

Futuro Alitalia secondo governo Letta

alitaliaSecondo quanto affermato dal presidente del Consiglio Enrico Letta, il futuro di Alitalia sarà all’interno di una grande alleanza internazionale. Il premier è inoltre convinto che per la compagnia non vi sia alcuna emergenza, ma come comunque occorra prendere presto visione del dossier, attualmente all’attenzione del Governo. Il ministro Lupi, in merito, ricorda intanto che con Air France persista un importante asse strategico di cui tener conto nel prossimo futuro.