Tra USA e Pakistan scende il silenzio

Per risalire all’inizio della tanto agognata contesa che vede protagonisti gli Stati Uniti d’America guidati da George Bush e il Pakistan, oggi guidato dal generale Kayani, bisogna risalire inesorabilmente ad una data che tutti noi ricordiamo nel cuore, perchè per la prima volta ci ha sconvolto e ci ha impauriti su ciò che potremmo definire “La nuova Guerra Santa”. Quell’ 11 settembre 2001, di cui ricordiamo oggi l’anniversario, ha rivelato scenari che mai ci saremmo aspettati e che, ancora oggi, rimangono aperti seppur solo sussurrati dai media.


Perchè non è stato solo Afghanistan e successivamente non è stato solo Iraq. Non è stata la prolifica caccia a Saddam Hussein, poi lasciato nelle mani dei suoi carnefici, o l’infruttuosa ricerca del obiettivo numero uno, l’invisibile Osama Bin Laden di cui non si sa se ancora vivo o morto. E’stato sempre e molto di più, un turbine di eventi che si susseguono, come se ormai fossero una routine.

In tutto questo i rapporti lentamente si logorano perchè, inevitabilmente, i danni accadono. Compaiono le armi e allo stesso tempo scompaiono le vite innocenti, quasi fosse un prezzo da pagare. Cosi è stato anche per il Pakistan che dopo Afghanistan e Iraq è divenuto il principale centro di formazione di Al Qaeda, ovvero terrorismo.

Un silenzio che scende per la non voglia di cooperare delle forze in campo, in quanto non si può pensare di collaborare con chi non crede alle parole dette. Un’incapacità che ha portato alle manovre segrete, ai movimenti nascosti, agli attacchi non annunciati, o meglio annunciati ma non autorizzati dal governo.

Prima di tutto bisognerebbe definirne il tiro di questa guerra degli USA al terrore internazionale. Se davvero è una guerra a ciò che si chiama Al Qaeda o se è verso tutti coloro che, volente o nolente, ne ospitano le funzioni.

Si è scelta la seconda strada perchè più semplice da realizzare. Si è scelto il silenzio per vendicare quell’attentato che, a 7 anni di distanza, ancora nei cuori a stelle e strisce rimane impunito.

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