Terrore a Bombay: Un prezzo troppo salato

La dinamica che sta prendendo la politica del terrore mi spaventa sempre di più. In principio gli attacchi erano da vigliacchi, senza far sapere niente si presentavano e sacrificavano la loro vita. Con il tempo il coraggio, o la sfacciataggine, di chi vuole creare terrore è aumentato divenendo un’arma ancora più pericolosa.

Ennesima riprova è ciò che è accaduto alla vecchia Bombay ora Mombay, dove ieri un gruppo di Mujaheddin, e di una piccola organizzazione, ha seminato il panico nel quartiere “occidentale”, dove sono presenti i grandi alberghi di lusso. Obiettivo: sequestrare quanti più ospiti americani e inglesi con uno scopo ovviamente immaginabile.

Il risultato degli attacchi è di 101 morti (tra cui 1 italiano) e 250 feriti. I nuovi numeri del terrore, gli ennesimi, che vanno ad aggiungersi alle centinaia di migliaia che hanno perso la vita a causa di una guerra che non esiste. A causa di quell’incapacità da parte di molti a rispettare anziché sopprimere. Da quell’incapacità nata, come d’improvviso, quell’11 settembre del 2001.

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