repubblicani
I 100 giorni di Obama e McCain
World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 25 giugno 2008
World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 24 giugno 2008
Rassegna Critica – Vengo dopo il Tiggì, da Guantanamo
Chiudi le valigie Obama, si va a Washington!
Primarie USA: Tutto in mano al GOP
Arrivare a novembre, e quindi arrivare alle presidenziali, è ancora una lunga corsa. Una corsa che molto probabilmente porterà tante nuove sorprese e naturalmente molte nuove curiosità e notizie.
Al fine di divenir scontato, la prima di queste è naturalmente la scelta da parte del DNC di affidare ad uno dei suoi candidati ufficialmente la candidatura alla Casa Bianca e quindi entrare di diritto nella sfida che conta.
Perchè fino ad ora si è scherzato, almeno per qualcuno. Perchè fino ad ora le gare sono state solo interne, quando vi sono state. Perchè fino ad ora sarà John McCain contro…
Primarie USA: Come si crea una campagna elettorale
Al termine di questo articolo inizierete a capire come mai negli Stati Uniti riescono al termine di una sessione di primarie a “indovinare” come andrà a finire e soprattutto con che scarto (se non in sporadici casi in cui cascano in qualche errore).
Una situazione ben lontana da quella realtà che oggi sono gli exit-poll italiani, divenuti ormai credibili quanto i giornali di gossip. Ovvero nella miriade di notizie che vogliono passarci magari una vera ci sarà pure.
Negli Stati Uniti sono gli stessi comitati elettorali delle due fazioni a gestire la situazione delle previsioni elettorali e il lavoro da loro svolto è stato impressionante negli ultimi anni.
Primarie USA: Per un pugno di…voti
Ieri 20 maggio 2008 è stato il giorno delle primarie in Kentuchy e Oregon. Come ipotizzabile le due sessioni hanno rispettato a pieno le aspettative di per-elettorali.
I due candidati si sono spartiti il piatto a metà con Obama che si è accaparrato l’Oregon e Hillary che invece a vinto in Kentuchy.
Due vittorie con diversi significati, sia in chiave “locale” (ovvero nella sessione in se) sia in chiave “globale” (ovvero riguardo la primaria democratica in generale).
Primarie USA: L’Alabama di Segall
Appena mi sono informato su questa cosa ho pensato subito ad un concetto cinematografico. Quel cognome, Segall, non può che essere associato a quello Steven che si è ritrovato in diverse trappole in giro per il mondo a mostrare la sua “immortalità”.
Dall’Highlander Steven a Josh, che non hanno rapporti di parentela, il passo oggi come oggi sembra davvero poco. E molto probabilmente, almeno in Alabama, in molti si ricorderanno maggiormente del secondo che del primo.
Una storia quella di Josh Segall che lo sta portando a divenire il più giovane senatore di uno stato con i suoi soli 29 anni.
Primarie USA: McCain, un re senza corona
In questi giorni democratici e repubblicani si trovano ad avere molti aspetti in comune. Ancora meglio potremmo dire che i loro “premier” candidate Barack Obama, Hillary Clinton e John McCain si ritrovano ad avere molto in comune.
Certo per il povero McCain forse sarebbe stato meglio ritrovarsi ad avere cose in comune solo con Obama, ma putroppo per lui e per il suo partito non è così. Ad ogni primaria, ormai da almeno 3 turni, per McCain è sempre la stessa storia.
75%. Questo è il massimo che il candidato repubblicano riesce a recuperare ad ogni turno di primaria. Niente di più. Certo, direte voi, dalla parte democratica farebbero la fila per riuscire ad ottenere, almeno una volta, un risultato del genere. Assolutamente vero, ma bisogna considerare una condizione fondamentale della primaria repubblicana.
Primarie USA: Sei democratico? Vai ad elemosinare
Come tutti ben sanno, la ricchezza rende felici, purtroppo però rende felici solo chi la possiede. Tutti gli altri, quelli che stanno bene ma si ritrovano magari a dover frasi i conti in tasca per poter permettersi una pizza in più al mese o per riuscire ad arrivare a fine mese con abbastanza soldi, devono solo stare a guardare con un costante senso di invidia.
E’sempre stato così e sempre lo sarà. Eppure la vita di tutti noi cittadini non è l’unico campo in cui la ricchezza ha una così elevata importanza.
Lo sanno bene quelli del Democratic National Comittee, brutalmente tradotto come il comitato nazionale democratico (o DNC in sigla), che facendosi i conti in tasca per controllare come proseguire la propria campagna elettorale, ha scoperto qualcosa di sensazionale.
Primarie USA: Giochi di Predizione
Oggi è il grande giorno, finalmente, delle primarie in Pennsylvania. Ed è giunto il momento di dare il mio personale pronostico alla situazione.
Le ultime ore si sono rivelate come un vero e proprio countdown, con gli elettori che si ritrovano nella testa le parole che rimbombano dei due candidati. Da una parte vi è Obama è il suo discorso riguardo il post-Bush:
Abbiamo una possibilità reale di scelta in queste elezioni qualsiasi democratico sarà meglio di John McCain. E chiunque di noi tre sarà meglio di George Bush
Primarie USA: Volata in Pennsylvania
Siamo a pochissime ore dal Pennsylvania day. Un giorno importante per la fazione democratica, perchè da qui alle prossime 11 tappe il candidato democratico inizierà a prendere forma.
Dietro alla rabbia dei grandi capi democratici, che vedono in questa battaglia all’ultimo sangue tra Obama e Clinton come un piacere regalato ai repubblicani, si nota una strenua lotta tra i due candidati.
Sul lato degli spettatori, in questo caso, interessati c’è John McCain. Un McCain che è passato alle cronache in questi giorni per un gesto, dispregiativo, nei confronti di un delegato repubblicano dell’Iowa. Insomma il buon John non sa proprio più cosa fare, per ammazzare il tempo mentre aspetta che i due “bambini” smettano di litigare.