Obama vs McCain: le confessioni di un Clintoniano

Quante volte mi sono ritrovato a scrivere qui, su Politicalive, delle primarie e successivamente delle presidenziali negli Stati Uniti d’America, ma soprattutto quante volte mi sono trovato di fronte al bivio di dover scegliere per chi, superando quella barriera che è la propria tendenza politica, dovrebbe essere il proprio presidente degli USA. Ai miei tempi, durante una primaria molto combattuta nei reparti democratici, mi ritrovai ad appoggiare apertamente Hillary, a mio parere il Vero cambiamento per un paese come gli Stati Uniti.

Biden VS Palin: la notte dei Vice non smuove le carte

La serata di ieri era fondamentale non tanto per le partite di coppa UEFA, quanto invece per l’importante dibattito elettorale che negli Stati Uniti vedeva opporsi i due candidati vice presidente alla Casa ovvero il democratico Joe Biden e la repubblicana Sarah Palin. Uno scontro che, almeno alla vigilia, avrebbe premiato il meno pasticcione dei due e che alla fine non ha premiato effettivamente nessuno.

Gli USA impauriti vanno verso Obama

La giornata di venerdì è stata decisiva per tutti coloro che, noi compresi, si interessano alla situazione delle presidenziali negli Stati Uniti d’America perché giusto prima dello scorso week end ha avuto luogo, in quel dell’università del Mississipi, il dibattito elettorale tra i due candidati premier. Una discussione che ha rischiato fino all’ultimo di non aver luogo a causa della grave crisi economica che gli USA stanno vivendo in questo momento e che avrebbero dovuto costringere i candidati a pensare al paese prima che a se stessi.

Inizia ufficialmente la volata Obama-McCain

Con il discorso tenuto nella giornata di ieri da John McCain, si può dire definitivamente chiusa la stagione delle promesse e delle parole, mentre si può dare ufficialmente inizio alla vera e propria volata verso la poltrona di presidente degli Stati Uniti d’America, la poltrona più importante del mondo.

Sarah Palin, la carta vincente dei repubblicani

Il congresso di Denver, quello di fronte democratico per chi non ne avesse ancora sentito parlare, si è chiuso con tante certezze per il suo leader Barack Obama e con un clima di unione e di voglia di mostrare il proprio potenziale che mai, in questi mesi, si era visto nell’anima del partito e che molti, durante le primarie, avevano messo in dubbio a causa della lotta troppo equilibrata tra i candidati. Cosi da Denver si passa a Dayton con la carta vincente che John McCain ha deciso di schierare per battere i democratici.

La situazione in Zimbabwe nel dopo-elezioni

Sono passati mesi da quando, dopo il ballottaggio elettorale, il neo-presidente, rinconfermato da 28 anni, Robert Mugabe è salito al potere. Le critiche sulla sua vittoria si sono susseguite nel tempo, da giugno fino ad oggi, sia da parte dell’opposizione di governo che denuncia brogli e minaccie durante le elezioni, sia da parte dell’opinione internazionale che è stufa di avere come leader un uomo che usa la violenza, anziché la diplomazia, per governare il suo paese.

Hillary e Barack: Una pace solo mediatica

Li abbiamo visti, Hillary Clinton e Barack Obama, scannarsi nei modi più disparati, fortunatamente solo a livello verbale, per accaparrarsi il predominio dei democratici a stelle e strisce. Poi, improvvisamente, la svolta.

Un “amore” nascosto, che è poi emerso davanti alle telecamere, davanti all’opinione pubblica di ogni comizio che porta verso le presidenziali di novembre. Che questa unione sia solo una pace mediatica?

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 24 giugno 2008

Ore 01:19. Sono i vari piccoli eventi nazionali, di cronaca o di politica, che raccolgono l’attenzione dei vari quotidiani che ogni giorno andiamo ad analizzare. Nel caso in cui non siano le news nazionali a dominare i quotidiani sono le notizie internazionali di nicchia a farla da padrone. Vediamo ora in dettaglio come i vari paesi si apprestano a vivere questa giornata.

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 12 giugno 2008

Ore 01:34. Sicurezza. E rispetto. Sembrano questi gli unici desideri dei cittadini di tutto il mondo, quindi europei ed extraeuropei, o almeno questo è quanto traspare dalle prime pagine dei giornali della nostra rassegna che, come ogni notte (per voi giorno, fortunati voi) mi appresto ad illustrarvi.

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 10 giugno 2008

Ore 01:31. I campioni del Mondo sono diventati i bidoni del mondo. Questo titolano quasi tutti i giornali europei. La vittoria dell’Olanda sull’Italia con un clamoroso 3 a 0, fa passare in secondo piano tutte quelle problematiche politiche e non che assillano la vita di tutti i giorni. Una eco, quella calcistica, poco diffusa negli Stati Uniti, ancora troppo impegnati tra le presidenziali e i rincari del carburante.

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 09 giugno 2008

Ore 01:09. L’eco dell’abbandono di Hillary Clinton dalle primarie democratiche si fa ancora sentire in alcuni paesi del vecchio continente, ma come spesso è usanza la domenica, ma ancor più in particolare nel weekend, l’attività politica tende spesso a stabilizzarsi e a concentrarsi sui piccoli problemi nazionali che ogni stato possiede. Poche le notizie riprese da tutti i quotidini a parte le vicende sportive di Euro 2008, ma quello è un altro discorso (ma a tal proposito un bel FORZA ITALIA per questa sera non me lo toglie nessuno). Tutto questo mentre il caro-petrolio impazza in tutta Europa quasi fosse una nuova malattia…

World Press – Rassegna Stampa del 05 giugno 2008

Ore 02:20. E’sempre Barack Obama il protagonista dei maggiori quotidiani mondiali, alla cui vittoria nelle primarie democratiche fa eco la sconfitta e il futuro ancora incerto di Hillary Clinton. Una Clinton che nei prossimi giorni si troverà a dover decidere sul proprio futuro all’interno del partito con la obbligata scelta di divenire o no il vice-presidente del senatore dell’Illinois.

Chiudi le valigie Obama, si va a Washington!

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In aria di Europei non può che risalire quell’atmosfera nell’aria. Quello spirito calcistico, e al tempo stesso azzurro, che ci ha fatto rabbrividire mentre uno dei migliori commentatori italiani di sempre ci invitava a chiudere le valigie e partire per la destinazione del prossimo turno.

Sfruttando quel motto che divenne così famoso anche grazie alla vittoria del campionato del mondo di calcio non posso che rivolgere lo stesso invito ad Obama.

Il mio sostegno per la bionda Hillary rimane è ovvio, però direi che ormai i giochi sono talmente tanto finiti che, nonostante il coloured candidate non abbia ancora vinto ufficialmente, e come se lo fosse già vincitore.

Primarie USA: Tutto in mano al GOP

Arrivare a novembre, e quindi arrivare alle presidenziali, è ancora una lunga corsa. Una corsa che molto probabilmente porterà tante nuove sorprese e naturalmente molte nuove curiosità e notizie.

Al fine di divenir scontato, la prima di queste è naturalmente la scelta da parte del DNC di affidare ad uno dei suoi candidati ufficialmente la candidatura alla Casa Bianca e quindi entrare di diritto nella sfida che conta.

Perchè fino ad ora si è scherzato, almeno per qualcuno. Perchè fino ad ora le gare sono state solo interne, quando vi sono state. Perchè fino ad ora sarà John McCain contro…