Sequestrati cellulari dei compagni di Maurantonio

Un ragazzo morto durante una gita scolastica in modo inspiegabile e mentre qualcuno si chiede come sia possibile che nessuno abbia visto e che nessuno parli, la magistratura dispone il sequestro dei cellulari di alcuni compagni di classe. Siamo davvero alla solita follia?

Dopo 15 giorni non si riesce a venire a capo di questa storia, quello dello studente di Padova precipitato da una finestra del quinto piano di un hotel di Milano durante una gita scolastica. Il padre del ragazzo confessa che si aspettava che qualche compagno parlasse e raccontasse l’accaduto ma niente. Ecco l’ultima novità raccontata da Sky TG 24:

Sequestrati cellulari di alcuni compagni – E invece nulla. Per ora. Sì, perché gli inquirenti e gli investigatori che indagano sul caso del 19enne hanno sequestrato i cellulari di diversi compagni di classe per analizzare chat e sms scambiati quella notte. Negli ultimi giorni sono stati interrogati di nuovo. Alcuni di loro avrebbero fornito testimonianze utili.

Nel sangue non c’era alcool –
I primi esami tossicologici, intanto, rivelano che le tracce di alcol presenti nel corpo di Domenico erano moderate e che non è stato trovato lassativo. Bisogna però attendere ancora per capire quanto di quell’alcol sia stato assorbito o espulso e risalire all’esatta quantità ingerita. L’assenza di lassativi, invece, non esclude da sola la presenza di qualche altra sostanza somministrata per burla. “Certamente non si è trattato di un suicidio né di un incidente – ripete il padre di Domenico – Cadere da quella finestra per “errore” è praticamente impossibile. Ci sono stato, ho visto l’hotel”.