Rinnovo dei contratti PA: Madia non dà sicurezza ai sindacati

Il ministro della Pubblica Amministrazione ha detto che il rinnovo dei contratti dei lavoratori della PA, sono una priorità dell’esecutivo ma non può dare certezze in merito e infatti i sindacati si dicono abbastanza delusi di quello che sta succedendo.

Un colpo al cerchio e uno alla botte da parte del ministro Madia che ribadisce che nella PA non ci saranno licenziamenti: insomma nessuno andrà a casa e il rinnovo dei contratti è ancora in forse. L’esecutivo si sta impegnando affinché l’effetto della riorganizzazione della PA non sia la perdita di lavoratori e assicura che non ci saranno licenziamenti, anzi, anche nella scuola ci sarà spazio per precari e vincitori del concorso.

Il blocco dei contratti pubblici, che ormai va avanti da 6 anni, purtroppo, è un problema su cui il governo si sta concentrando ma le risorse sono state date prima a chi ne aveva più bisogno. Rispetto all’altro nodo cruciale, che sono gli 80 euro in busta paga per i lavoratori pubblici, il ministro dice che il bonus spetta al 25% degli impiegati, circa 800 mila persone.

Il ministro ha avuto di nuovo spazio sui giornali a seguito dell’incontro a Palazzo Chigi con i sindacati rispetto alla Riforma della PA e ha dichiarato:

La riforma della pubblica amministrazione deve dare ai cittadini servizi efficienti in modo più semplice. Questo è il cuore della riforma insieme alla lotta alla corruzione che sottrae risorse all’economia sana. Le tecnologie digitali, invece, saranno usate per rafforzare la democrazia e una semplificazione dei procedimenti amministrativi con le norme sul silenzio assenso, la conferenza dei servizi, l’autotutela e la riforma della dirigenza pubblica.

I sindacati, insoddisfatti dell’incontro, hanno confermato lo sciopero del 5 dicembre e hanno detto di essere pronti a spiegare anche al Garante per gli scioperi che non si tratta di niente di illegittimo.