Berlusconi e gli scellerati

Lo si diceva ieri. Il Consiglio dei Ministri non ha oggi esaminato il decreto legge sulle intercettazioni.
E Silvio ce l’ha col mondo.

Gli attacchi dei giudici non ci impressionano

E questo si era capito.

Rinuncio a ogni vantaggio, non ho bisogno di nuove norme giudiziarie. Mi sono sempre difeso nei processi e sono il recordman dei processi con 2.500 udienze

Io, da Premier, non ricorderei il numero delle udienze cui ho preso parte…

Appello di 100 costituzionalisti (bolscevichi)

I sottoscritti professori ordinari di diritto costituzionale e di discipline equivalenti, vivamente preoccupati per le recenti iniziative legislative intese: 1) a bloccare per un anno i procedimenti penali in corso per fatti commessi prima del 30 giugno 2002, con esclusione dei reati puniti con la pena della reclusione superiore a dieci anni; 2) a reintrodurre nel nostro ordinamento l’immunità temporanea per reati comuni commessi dal Presidente della Repubblica, dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dai Presidenti di Camera e Senato anche prima dell’assunzione della carica, già prevista dall’art. 1 comma 2 della legge n. 140 del 2003, dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 24 del 2004, premesso che l’art. 1, comma 2 della Costituzione, nell’affermare che “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, esclude che il popolo possa, col suo voto, rendere giudiziariamente immuni i titolari di cariche elettive e che questi, per il solo fatto di ricoprire cariche istituzionali, siano esentati dal doveroso rispetto della Carta costituzionale, rilevano, con riferimento alla legge di conversione del decreto legge n. 92 del 2008, che gli artt. 2 bis e 2 ter introdotti con emendamento a tale decreto, sollevano insuperabili perplessità di legittimità costituzionale perché: a) essendo del tutto estranei alla logica del cosiddetto decreto-sicurezza, difettano dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza richiesti dall’art. 77, comma 2 Cost. (Corte cost., sentenze n. 171 del 2007 e n. 128 del 2008); b) violano il principio della ragionevole durata dei processi (art. 111, comma 1 Cost., art. 6 Convenzione europea dei diritti dell’uomo); c) pregiudicano l’obbligatorietà dell’azione penale (art. 112 Cost.), in conseguenza della quale il legislatore non ha il potere di sospendere il corso dei processi, ma solo, e tutt’al più, di prevedere criteri – flessibili – cui gli uffici giudiziari debbano ispirarsi nella formazione dei ruoli d’udienza; d) la data del 30 giugno 2002 non presenta alcuna giustificazione obiettiva e razionale; e) non sussiste alcuna ragionevole giustificazione per una così generalizzata sospensione che, alla sua scadenza, produrrebbe ulteriori devastanti effetti di disfunzione della giustizia venendosi a sommare il carico dei processi sospesi a quello dei processi nel frattempo sopravvenuti; rilevano, con riferimento al cosiddetto lodo Alfano, che la sospensione temporanea ivi prevista, concernendo genericamente i reati comuni commessi dai titolari delle sopra indicate quattro alte cariche, viola, oltre alla ragionevole durata dei processi e all’obbligatorietà dell’azione penale, anche e soprattutto l’art. 3, comma 1 Cost., secondo il quale tutti i cittadini “sono eguali davanti alla legge”

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 04 luglio 2008

Ore 00:12. Nel giorno dell’Indipendenza americana mi ritrovo a scrivere dopo aver passato a casa una serata con la speranza di guardarmi uno “Speciale Matrix” su Canale 5, dove il premier avrebbe dovuto dire la sua. Alla fine, con il rifiuto di apparire di Berlusconi, ho ripiegato mestamente su Good Bye Lenin. Avrò fatto bene?

Matrix. Ci vado… Non ci vado… Non ci vado

Che faccio. Ci Vado? Non ci vado? Potreeeeeeeei ma. No. Forse è meglio dare una determinata risposta. Meglio di no. Con nobile motivazione.
Silvio Berlusconi stasera non sarà ospite della puntata di Matrix. Eravamo qui, tutti pronti a cancellare qualsiasi precedente impegno. Avrebbe dovuto parlare di intercettazioni e giustizia.
Ma no. Non ci va. Giorni, e giorni, e giorni, e giorni e ancora giorni di polemiche tra maggioranza e opposizione. Ma giorni. Sulle intercettazioni.

Il semestre della PFUE

Alcuni di voi si chiederanno che cosa è la PFUE? E’ un acronimo che sta per Presidence francaise de l’Union Européenne (la traduzione la evito in quanto comprensibile) e indica il periodo in cui la Francia sarà a presidenza appunto della UE. Cosi dopo i festeggiamenti con la Torre Eiffel illuminata di blu e giallo (la bandiera europea) ecco giunto il momento di risolvere i problemi per Nicolas Sarkozy.

Trattato di Lisbona, BCE, tassi e WTO (l’organizzazione mondiale del commercio) sono i temi più scottanti su cui si dovrà lavorare: Credete che Sarkozy sarà in grado di gestire la situazione?

La morte perfetta. Ciak, si gira. In Florida

La morte perfetta. L’esecuzione perfetta. E’ tornata, in Florida. L’ultima volta, nel 2006, Angel Diaz ci aveva messo più di 30 minuti, a morire. Contro i 12 previsti dall’iniezione fatta a regola d’arte. I medici avevano dichiarato che Diaz non solo ci aveva messo più del dovuto, ma aveva patito

patimenti estremi

Patimenti estremi. Tanto che due prigionieri avevano un attimo fatto appeello alla Corte Suprema, invitandola a pronunciarsi, a capire se la pena capitale fosse contro la Costituzione. 30 minuti tra atroci dolori, infatti, potevano essere visti come un mezzo crudele e inusuale.
La Corte Suprema ha sancit la costituzionalità dell’iniezione letale. Nessun problema con l’ottavo emendamento. Si proceda pure.

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 03 luglio 2008

Ore 01:16. Sono passate circa tre ore quando, viaggiando in macchina, dalla mia radio usciva una notizia che mai avrei pensato di sentire. Qui su politicalive ne abbiamo parlato spesso, ma mai avrei pensato che la liberazione di Ingrid Betancourt sarebbe arrivata, e ancora di più senza la necessità di sparare un colpo. Un bel gesto quello dell’esercito colombiano che libera la giornalista dalle FARC, liberando anche altri 3 ostaggi americani.

L’Unione Africana protegge lo Zimbabwe

I commenti dell’Europa sono completamente sfavorevoli all’ennesima salita al potere di Robert Mugabe, in compenso in Africa non sembra essere cosi. L’Unione Africana, riunitasi martedì, ha infatti incentivato il padre-padrone Mugabe e il suo governo a sviluppare un dialogo, seppur difficile da realizzare vedendo la situazione, con l’opposizione per creare una grande coalizione.

Voi come la vedete: E’ giusto dare l’ennesima possibilità di governare a Mugabe?

Walter, dì qualcosa di sinistra

Cari Amici,
mentre esprimo la mia solidarietà per la vostra manifestazione, vorrei che essa servisse a ricordare a tutti due punti che si è sovente tentati di dimenticare:

1) Democrazia non significa che la maggioranza ha ragione. Significa che la maggioranza ha il diritto di governare.

2) Democrazia non significa pertanto che la minoranza ha torto. Significa che, mentre rispetta il governo della maggioranza, essa si esprime a voce alta ogni volta che pensa che la maggioranza abbia torto (o addirittura faccia cose contrarie alla legge, alla morale e ai principi stessi della democrazia), e deve farlo sempre e con la massima energia perché questo è il mandato che ha ricevuto dai cittadini. Quando la maggioranza sostiene di aver sempre ragione e la minoranza non osa reagire, allora è in pericolo la democrazia

Firmato: Umberto Eco. A Furio Colombo, Paolo Flores d’Arcais, Pancho Pardi, promotori della manifestazione dell’8 luglio in Piazza Navona.

Il memoriale di Vincenzo Calcara (parte VI)

Pagine da 28 a 49.
(28)
Dopo di che dico ancora al Dr.Borsellino: Dottore caro, ho percepito e sono sicurissimo che chi ha ordinato a Messina Denaro Francesco di organizzare un piano per ucciderla gli ha anche manifestato la preoccupazione e la paura che questo piano potesse fallire. Tanto è vero che, per mettersi al sicuro Messina Denaro Francesco, ha organizzato non uno ma due piani per ucciderla affinchè sia nell’uno che nell’altro non possa avere scampo! Il primo consisteva di ucciderlo con un fucile di precisione e li sarei stato io a sparare, il secondo piamo consisteva di ucciderlo con una autobomba, e anche li avrei partecipato con un ruolo di minore portata facendo da copertura.
Quando ebbi finito di parlare il Dr. Borsellino si alza all’impiedi, si accende una sigaretta e inizia a parlarmi con queste parole : “Fino a pochi istanti fa ero seduto accanto a te, ascoltando attentamente e volutamente ogni tua parola. In questo momento non è il tuo Capo che ti parla ma un Giudice che servirà fedelmente lo Stato e la Società Civile fino all’ultimo momento.”
(29)
Mi dice ancora: “Pagherei qualunque cosa pur di poter dire in faccia a questi cosiddetti capi che la decisione che hanno preso di uccidere il mio amico Giovanni Falcone non è altro che una decisione ignobile partorita da una mente ancora più ignobile! L’unica Regola donore che gli era rimasta, quella di non uccidere non le femmine, ma le Donne, non l’hanno neanche rispettata. Meritano veramente disprezzo. Questi uomini, se così si possono definire, non rappresentano e non sono figli di una potente e nobile IDEA ma rappresentano e sono figli di una debole, ignobile e malata IDEA del Male, incarnata nell’ ILLUSIONE che li nutre di valori ignobili che entrano nella loro mente malata di uomini infami che non conoscono l’onore e neanche quei Grandi Valori che stavano dietro il mio Amico Giovanni Falcone e la sua Donna che ha avuto solo la colpa di seguire il Suo UOMO!. (Queste parole le diceva con tanta rabbia!) Ma io non gli darò la possibilità di uccidere la mia Donna, non glielo permetterò mai. Ti dico anche che loro possono uccidere il mio Corpo Fisico, e di questo ne sono ben cosciente, ma sono ancora più cosciente che non potranno uccidere le mie IDEE e tutto ciò a cui credo!

Gomorra, libro aperto

Ai boss non dispiace che i giornali scrivano di loro, perchè si deve capire chi comanda.

ANSA delle 19.55. CAMORRA, DURO COLPO AI CASALESI
CASERTA – Trentadue ordinanze di custodia cautelare in carcere, diciassette arresti eseguiti, 10 notificati in carcere, in tre fuggono, due sono da tempo ricercati: vengono colpiti ancora i Casalesi. Fra i destinatari delle ordinanze, che riguardano due fazioni in guerra, anche i figli dei superboss. Nel mirino dei carabinieri del Comando provinciale di Caserta e della Dda di Napoli ci sono stavolta i ‘Tavoletta-Cantiello’ e la fazione capeggiata da ‘Cicciotte e Mezzanotte’, Francesco Bidognetti, recentemente condannato all’ergastolo nel Processo ‘Spartacus’

Immigrazione? Emigrazione… Te lo ricordi, signò?

L’Italia è intorpidita, viva l’Italia. E’ di oggi la notizia dei risultati di un sondaggio dell’Eurobarometro condotto fra febbraio e marzo sulla discriminazione nell’Unione europea.
E, toh guarda: gli italiani sono gli europei più a disagio con i rom, seguiti solo dai cechi. La politica cavalca l’onda, oppure la crea sottilmente?
Il 47% degli italiani intervistati si dice a disagio all’idea di avere un rom come vicino, contro una media Ue del 24%.

Rom: La schedatura inizia dalle impronte

50000 sono i bambini rom, compresi tra i 6 e i 14 anni, che secondo le stime del governo vivono in Italia. Solo 14000 quelli regolarmente iscritti a scuola. Un dato allarmante che ha contribuito alla necessità di dover “schedare” tutti i bambini rom e dargli una “posizione italiana”.

Un riconoscimento che, secondo il ministro Maroni, deve avvenire con le impronte digitali, fatto aspramente criticato da “Famiglia Cristiana” contraria a questa legge, definendola “fascista”. Voi credete sia giusto prendere le impronte ai bambini rom?