Furto di identità

Il post in oggetto sarà un tantino off topic, ma tant’è. La riflessione e la vicenda hanno un che di sociale che potrebbe far scaturire delle riflessione. Ho trovato i commenti a questo post dove venivano riportate le parole e l’interpretazione di Giorgio Gaber.

Mi era venuto in mente quel giorno, dall’alto della sua grandezza.

Insomma, mi trovo commenti di questo tenore (per me dal nulla)

IO NON HO COPIATO UN BEL NULLA. NON SO’ CHE LEI ESISTE E NON SO NEMMENO DEL SUO POST. L’HO SOLO COPIATO DALLA MIA COLLEZIONE MUSICALE CHE HO NEL PC E RIPORTATO FEDELMENTE NEL MIO BLOG POSTANDOLO CON LA FIRMA DELL’AUTORE. NON MI SONO PALESEMENTE SPACCIATO PER L’AUTORE STESSO IN QUANTO ALLA FINE C’E’ SCRITTO A CARATTERI CUBITALI GIORGIO GABER. SI VERGOGNI…PRIMA DI ACCUSARE ALTRE PERSONE CHE NON CONOSCE DI COPIATURA. INFORMI PURE CHI CAZZO LE PARE RIPETO IO NON HO COPIATO NULLA. CONCLUDO NUOVAMENTE SI VERGOGNI.

Poi si chiedono delle scuse formali etc etc. Non capivo. Ma de che? Di che sta parlando la persona che scrive questo commento? Poi ho seguito il link al suo blog e ho scoperto che una certa “Angela Gennaro” aveva commentato il suo post che trovate qui scrivendo:

Lei ha copiato palesemente il mio post: http://www.politicalive.com/gaber-qualcuno-era-comunista-6438.html e palesemente lo fa passare per suo. Informerò la sua piattaforma dell’avvenuta violazione del copyright.

E altri commenti altrettanto geniali. Folle. Un’Angela Gennaro andava reclamando il copyright per un post che – come il mio – aveva il testo di una canzone di Giorgio Gaber. Da lì ne è seguito tale errebi, il blogger coinvolto, che si è stranito. Etc Etc. Ho provato a scrivergli che la faccenda è frutto di un increscioso furto di identità, ma errebi ritiene di non dover fare nulla evidentemente, nonostante mi sembri di essere stata del tutto ragionevole.

C’è qualcosa di inquietante in tutto questo, forse perchè è la prima volta che mi succede. Una persona può tranquillamente andare in giro a commentare sui post altrui con il tuo nome e cognome. Cosa ci si possa trovare non lo so. Ma tant’è. La semplicità dell’effetto (certo, poi magari ci saranno delle vie per mettere una toppa, ma nel mentre quei commenti senza senso a mio  nome sono lì alla portata di tutti).  Per fare un esempio, gli head hunter cercano informazioni sui loro potenziali candidati anche e soprattutto in Rete. Chi legge non saprà mai, presumibilmente, chi è la vera. La rete è anche questo.

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