Berlusconi alla Camera: “Nessuna alternativa a questo Governo, le opposizioni responsabili riflettano”

Silvio Berlusconi ha parlato dai banchi della Camera dei Deputati per chiedere la fiducia al Governo che presiede. Un discorso di 54 minuti (dalle 11.01 alle 11.55) diviso in due parti: nel corso della prima, il Premier ha illustrato i risultati portati a compimento dall’esecutivo che presiede, nella seconda ha dettagliato i punti (cinque e ben noti: federalismo, riforma tributaria, riforma della giustizia, piano sicurezza e Sud) attorno ai quali chiamare il Parlamento a estendergli o meno la fiducia nel proseguire la legislatura.

Non si è negato, Berlusconi, neppure a giudizi relativi alla crisi della maggioranza, dove il nuovo gruppo parlamentare di Fli rivendica autonomia e dignità politica. A stralci, i passaggi più significativi dell’intervento del fondatore del Popolo delle Libertà.

PARLAMENTO-GOVERNO. Non vi può essere nè autentica democrazia nè buon governo se il Parlamento non è libero e forte. Tra il Parlamento e il Governo non vi può mai essere contrapposizione“.

ECONOMIA.Credo si debba formulare un giudizio positivo sull’operato del governo, a cominciare da quanto è stato fatto sul fronte della crisi economica. Non ci siamo fatti trovare impreparati, ma nessuno poteva immaginare che sarebbe stata così profonda“.

MENO TASSE.L’obiettivo del governo è ridurre la pressione fiscale e disboscare la grande giungla di un sistema fiscale rimasto invariato nelle sue parte fondamentali, fin dalla riforma dei primi anni 70, tenendo conto delle esigenze del bilancio pubblico e sulla base della lotta evasione: senza creare deficit il governo intende intervenire entro la legislatura al varo di norme con revisione su famiglie lavoro, ricerca“.

GIUSTIZIA. La riforma della giustizia è una priorità del Paese: indifferibile l’aumento delle risorse economiche. Intervenire sulla struttura del Csm con una riforma costituzionale: due organismi separati, uno per i magistrati inquirenti e uno per quelli giudicanti con conseguente rafforzamento della separazione delle carriere tra pm e giudici. Occorrerà rafforzare, a maggior tutela dei cittadini, la normativa sulla responsabilità dei magistrati che sbagliano“.

I CINQUE PUNTI.Cinque capisaldi di una strategia che servirà per rafforzare le istituzioni, l’economia, il territorio, il tessuto sociale in modo che l’Italia esca dalla crisi più competitiva. Fondamento irrinunciabile è il rigore delle finanze pubbliche, bisogna essere chiari con i cittadini“.

FEDERALISMO FISCALE.Uno stato federale è più forte, più in grado di assicurare funzioni essenziali: difesa, politica estera, giustizia, istruzione, grandi reti infrastrutturali; basta guardare gli Stati Uniti e la Germania. Non causerà nemmeno la minima divaricazione tra Nord e Sud, è stato votato anche dalle opposizioni, farà da cerniera unificante del paese“.

SICUREZZA.Abbiamo la normativa antimafia più efficace del mondo, mai sono stati inferti tanti colpi alla criminalità organizzata. Abbiamo ridotto gli sbarchi di clandestini da 29mila a 3mila e 500“.

FUTURO E LIBERTA’.Ho sempre sostenuto che ferma restando l’intangibilità del programma di governo tutto si può dibattere e migliorare. Però la dialettica nella maggioranza ha superato i limiti. Sono amareggiato perché si è assistito a critiche aprioristiche. Siamo convinti che il governo in questi anni ha lavorato sodo e con risultati positivi. Perché allora sono sorte in maggioranza distinzioni e divergenze che hanno portato all’uscita di alcuni parlamentari dal pdl e alla formazione di un nuovo gruppo?“.

GOVERNO.Non ci sono alternative a questo governo. Rivolgo un appello a tutti i moderati e tutti i riformatori, è un che faccio anche alle forze più responsabili dell’opposizione: valutate il nostro programma. Adesso non conviene rischiare all’instabilità. Sono convinto che in entrambi gli schieramenti si debba proseguire pur nel riconoscimento delle differenze con alleanze di governo e non cartelli elettorali“.

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