Current speaks italian e Al Gore conquista i blogger



Benvenuti su Current. Un nuovo network, fondato su un nuovo principio: ora, hai una voce anche tu

Democratizzare l’informatizzazione. La stampa, quella intesa in senso classico, era forse un po’ preoccupata. Al Gore ha incontrato i blogger italiani, per il lancio del network televisivo globale di notizie e informazioni creato dai suoi spettatori che da oggi è visibile anche in Italia sul Canale 130 grazie ad un accordo tra Current e Sky Italia. Non solo tv, al cospetto dei blogger. Una task force di I Say Blog è stata invitata e non è mancata all’evento blogger.


Indipendenti: Al Gore sceglie l’Italia per la prima versione locale non anglofona della sua TV. E dice di non temere i poteri forti. Perchè è stato considerato un paese interessante. Un caso, forse? Nell’ambito delle bloggeriane domande non manca il ricordo di una performance tutta italiana poco dignitosa. Non la quantità di internauti – tanti, altro elemento appetibile per il buon Gore – quanto l’italiano ranking nella classifica di Freedom House. Per il 2007, si era in crescita.

Political Rights Score: 1
Civil Liberties Score: 1 Status: Free Trend Arrow Italy received an upward trend arrow due to increased freedom of the press following Prime Minister Silvio Berlusconi’s exit from office

E ora?

Oggi a Roma, al teatro Ambra Jovinelli. Centinaia di blogger italiani. Sul palco l’ex Vice Presidente degli States, l’Al Gore, nonchè Mark Goldman, Chief Operating Officer di Current e Tommaso Tessarolo, Direttore Programmazione ed On line. Tommaso da Roma a Milano. Come va? Siamo arrivati al culmine, il resto sarà in discesa (a volte mi stupisco della mia ingenuità).

Anzi. E’ solo l’inizio

Sottinteso un bel ma che stai a dì. Giustamente.


tessarolo


La vostra voce potrà essere ascoltata non solo in Italia, ma in tutto il resto del mondo

promette Al Gore ai tanti blogger presenti. Là dove oggi blogger, appunto, e internauti, sono stati protagonisti in qualità di “popolo” della rete e popolo del futuro, al cospetto di Al Gore, ex vicepresidente degli Stati Uniti, tipo assai sorridente ed energico. Sconfitto da Bush nella vita, Premio Oscar con il suo documentario Una scomoda verità e Premio Nobel per la pace. Imprenditore, anche se con uno stile tutto suo.


In politica ho fatto tutto, oggi sono un politico convalescente

Parla di libertà, Al Gore, di democrazia, pluralismo, di nuova chance. Queste le parole che ritornano, quasi come un’ossessione. Un’ossessione cui tutti i presenti in sala sembrerebbero volerci credere. Niente più format tradizionali. Current potrebbe dare, finalmente, la possibilità ai format alternativi di imporsi. Ai pod, piccole piccole di informazione dai 2 agli 8 minuti, raccolti in fasce di programmazione tematica di facile e veloce fruizione. Prodotti dai 30 Vanguard Journalists in giro per il mondo. E dagli utenti. I VC alla seconda, i Viewer Created Contents, video creati dalla comunità. Saranno il 30% della programmazione.


al gore


Ad Al Gore sono state poste 15 domande. Nate dalla Rete e dalla Rete qui impersonificate. Corale la domanda che anima l’evento blogger – e probabilmente tutta l’Italia interessata, media compresi che, con questa new entry assolutamente al di là della logica analogica 50enne italiana televisiva, potrebbe essere destinata a cambiare le regole del gioco. Volenti o nolenti i protagonisti.

Gli italiani sono ancora una fonte di creatività inesauribile, che non ha pari al mondo. Solo, negli ultimi decenni, questo splendore non ha trovato sfogo. Noi speriamo di offrire un’occasione


Non esattamente scientifico, probabilmente. Ma certo desiderabile. Un business model poco scieentifico – a parole – ma molto filosofico, si direbbe.

Credo che Current possa contribuire a rinnovare il panorama televisivo, anche quello italiano. Non sono un cittadino italiano, non conosco la vostra realtà in maniera approfondita e non sono in grado di commentare quello che accade da voi. Ma ho trovato incredibile che mentre in America abbiamo avuto 26 o 27 dibattiti tra i candidati alla presidenza, nella recente campagna elettorale italiana non sia stato possibile organizzare un confronto tra i candidati

Quando gli si prova a spiegare la faccenda dell’interpretazione restrittiva, da parte dell’Authority, della legge per la par condicio, il Gore non può che fare una smorfia. Smarrita, divertita, ironica, perlessa.


E’ stato bloggerianamente fatto notare ad Al Gore che, insomma, l’editore di Sky è Rupert Murdoch, che ha una concentrazione d’informazione nelle sue mani che è enorme. E Current Italia da oggi è visibile sul Canale 130, grazie ad un accordo tra Current, appunto, e Sky Italia. Non si è (del tutto) scomposto:

Ringrazio Sky per l’apertura che ha dimostrato nei nostri confronti. Nelle trattative che abbiamo avuto con Sky per Current non c’è mai stato nessun tentativo di controllarci. E io non ho nessun filo che lega i miei movimenti. Manderemo in onda tutto quello che riterremo giusto, non subiremo condizionamenti da governi o corporation. Nessuno ci impedirà di mandare in onda qualche cosa che abbiamo deciso di trasmettere. E poi è meglio fare bancarotta e chiudere piuttosto che piegare la schiena

Pensiero stupendo. Gli si vorrebbe tanto credere, di queste lune.


1 commento su “Current speaks italian e Al Gore conquista i blogger”

Lascia un commento