La Corte dei Conti: intercettazioni indispensabili nella lotta alla corruzione

Il Procuratore generale della Corte dei Conti Mario Ristuccia ha inaugurato oggi l’ anno giudiziario della magistratura contabile, puntando il dito contro la frode e la corruzione, che, in modo particolare nel settore dei contributi nazionali e della UE, sono “patologie” che continuano ad affliggere la pubblica amministrazione” e i cui dati “non consentono ottimismi”. Per questo, Ristuccia boccia i provvedimenti che il governo vorrebbe ripresentare per bloccare le intercettazioni, che per il procuratore rimangono “uno dei più importanti strumenti investigativi utilizzabili allo scopo” di arginare la corruzione, e la legge Cirielli del 2005, che ha dimezzato i tempi di prescrizione per i reati di corruzione.
Vengono mossi dubbi anche per quel che riguarda il ddl sul processo breve, che si auspica, comunque, che non sia “un ulteriore ostacolo alla lotta contro la corruzione”: “I magistrati contabili” si afferma ” restano perplessi di fronte a recenti leggi che consentono una profonda alterazione di principi di certezza del diritto”.
Per Ristuccia, la “cattiva amministrazione continua a caratterizzare in negativo l’ immagine complessiva dell’ apparato amministrativo”,mentre la “diminuzione delle denuncie potrebbe d are conto di una certa assuefazione al fenomeno verso una vera e propria cultura della corruzione”.

Questi i dati: nel 2010 sono stati segnalati dalle forze dell’ ordine 237 casi di corruzione, con aumento del 30, 22 % rispetto al 2009, 137 di concussione, diminuiti, invece, del 14,91 %, 1090 di abuso d’ ufficio (-4,89%). Lieve calo anche per quel che riguarda le persone denunciate nell’ ultimo anno: 708 per corruzione (-1,39 rispetto al 2009), 183 per concussione (-18,67%) e 2290 per abuso d’ ufficio(-19,90%)..
Ristuccia si mostra perplesso anche per quel che riguarda il federalismo, chiedendosi se “possa contribuire a ridurre la corruzione” o se, al contrario, “possa avere l’ effetto contrario ed aumentare la corruzione quando la vicinanza a interessi e lobbies locali favorisca uno scambio di favori illeciti in danno della comunità amministrata”. Inoltre, sollecita il governo e il Parlamento a prendere gli opportuni provvedimenti per contenere il fenomeno della corruzione, come il ddl anticorruzione del marzo 2010, ancora fermo al Senato, che pure pare “per molti aspetti carente”,l’ approvazione di una norma, già prevista nella finanziaria del 2007, sulla confisca e il riutilizzo sociale dei patrimoni sottratti ai corrotti, e la ratifica della Convenzione europea sulla corruzione, sottoscritta anche dall’ Italia, ma non ancora ratificata.
Quanto alle reazioni politiche, la Lega si mostra prudente, con il capogruppo Reguzzoni che afferma: “Le intercettazioni sono utili ma vanno regolamentate”, mentre molto più duro è il commento del capogruppo dell‘ IDV Donadi, per il quale “Le intercettazioni sono uno strumento indispensabile per le indagini. Solo una maggioranza di pazzi o di conviventi con la criminalità può pensare di limitarle”. E anche per Massimo D’ Alema, del PD, “Sulle intercettazioni non c’ è nessuna possibilità di collaborazione con il governo“.

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