Il vaticano non ha nulla a che vedere con Berlusconi, almeno per stavolta. Noemi Letizia è una bella napoletana, diciottenne e biondissima. Come molte altre ragazze sta tentando di diventare una velina. Pensate, è già gossippina in una sconosciuta TV locale. Letizia sarebbe una normale “sbarbina televisiva” in erba, per dirla con mio nonno, se non fosse per l’amicizia speciale che lega la sua famiglia al premier Berlusconi, che lei addirittura chiama “papi, il mio secondo papi”.
Web
Gabriella Carlucci, genio informatico
La proposta di legge per regolamentare Internet dell’Onorevole Gabriella Carlucci? Scaltrezza di questi giorni. Potevano fare un .pdf, potevano farlo su un altro pc, potevano inventarsi l’account Pippo Pippo. Ma no, perché? La democrazia parte da Internet, ma è necessaria la tracciabilità dell’utente, dice l’Onorevola. Sul blog di Stafano Quintarelli un interessante dibattito sui contenuti della proposta. Nel fattempo, invece, quanto Massimo Mantellini riporta sul suo weblog ha dell’esilarante.
Era nell’aria da un po’ l’intenzione dell’ex showgirl di proporre un disegno di legge (Atto Camera n. 2195) “per assicurare la tutela della legalità nella rete internet e delega al Governo per l’istituzione di un apposito comitato presso l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni”. Il titolo è: Proposta di legge per “Internet territorio della libertà, dei diritti e dei doveri”. Provate a scaricare dal sito della Carlucci il .doc, e banalmente a verificarne le “proprietà”.
Current, la scure della censura dell’ATAC
L’Atac censura Current. Dopo il salto, le immagini, pubblicate dalla stessa Current, che l’ATAC, l’azienda trasporti pubblici di Roma, ha deciso di censurare. La campagna pubblicitaria di Current, prevista per lanciare la nuova stagione, sarebbe stata affissa nelle stazioni della metropolitana della capitale. E non, specifica con forza il network, sugli autobus, come invece sostiene il Presidente dell’azienda. Tabacchiera, infatti, ci aveva tenuto a sottolineare che quelle immagini, su un autobus, sarebbero state non “opportune”, perché la gente non può fermarsi a guardare e comprendere il messaggio.
Questa è l’immagine che Tommaso Tessarolo, General Manager di Current Tv Italia, ha messo sul suo profilo di Facebook. La sensazione potrebbe anche essere che con Current, in fondo, si attendesse solo il momento giusto, l’alibi, la giustificazione. Con l’ATAC sarebbero entrati nella vita della gente comune: faccenda che potrebbe essere preoccupante per i più. Si trattava, in questo caso, del lancio di due puntate di giornalismo d’inchiesta: racconti di giornalismo, tra cui anche un’inchiesta sull’uccisione di un sacerdote da parte della camorra.
Internet all’italiana, ovvero: come sopravvivere a D’Alia, Cassinelli e Levi
Ci hanno già provato tre volte a mettere il bavaglio alla Rete in Italia. In un anno, ben tre volte! La cosa mi preoccupa. Prima Riccardo Levi (Pd), poi Roberto Cassinelli (Pdl), infine Gianpiero D’Alia (Udc). Enzo Di Frenna, giornalista.
Lettera aperta a Gianpiero D’Aulia. Una lettera che deve essere arrivata non poche volte nella casella di posta elettronica del senato dell’Egregio senatore D’Alia. Scrive Enzo Di Frenna sul suo blog:
Oggi vengo a conoscenza della sua esistenza perchè ha proposto un emendamento, già approvato in Senato, ad un disegno di legge del ministro Brunetta che permette al ministro degli Interni, Roberto Maroni, di oscurare Internet in Italia: blog, You Tube e Facebook. Lei propone in sostanza l’introduzione “dell’articolo 50 bis al pacchetto sicurezza” per costringere i provider a oscurare i siti che commettono istigazione a delinquere o apologia di reato. E leggo anche che, secondo lei, vanno oscurati i blog che contengano commenti riconducibili a tale reato
Affermazioni forti, che rientrano nel dibattito sulla regolamentazione della Rete in Italia. L’appoccio non va giù ai più. D’Alia è un avvocato, un cassazionista. Del problemuccio scrive anche Anna Masera su La Stampa, riportanddo la posizione dell’ex magistrato Antonio Di Pietro, che allerta dal suo blog (“Internet in Italia: come Cina e Birmania” di Antonio Di Pietro | 13 Febbraio 2009) gli italici web surfers dall’emendamento D’Alia, appunto, nel pacchetto sicurezza (disegno di legge 733).
Google in tilt
Problemi su Google. Google in tilt. Anche i giganti crollano. Facevo le mie ricerche, e non capivo perché su tutti i risultati di Googlee mi comparisse “Questo sito potrebbe arrecare danni al tuo computer”. Il sito del Sole 24 Ore? No, impossibile. E poi c’era la stessa frase su qualsiasi risultato. Allora ho pensato fosse il mio pc… Non sta benissimo, in fondo. E invece no. Sul motore di ricerca, la ricerca viene, appunto, effettuata ma compare quella frase e non si riesce ad aprire direttamente i link forniti dal motore. Per Google news, invece, ci sono proprio problemi di accesso.
Non si conoscono ancora le cause, anche se da Google, voci fanno sapere che stanno lavorando alla risoluzione del problema. Non ci sono aggiornamenti deppure sul blog ufficiale del motore di ricerca.
UPDATE 16.45. Funziona di nuovo tutto. 15 minuti di black out che ha fatto il giro del mondo. Non si conoscono ancora le cause. Il guasto non ha investito altri servizi come Gmail o Google Groups.
De Mita sbarca su Facebook
Facebook spopola tra i politici italiani. Chi l’avrebbe mai detto. Dopo Brunetta, la Gelmini su You Tube e molti altri, anche l’arzillo 81enne Ciriaco De Mita si appassiona per il più popolare social network dei giorni nostri.
Ieri era a Napoli per la prima riunione della Costituente campana di centro, il nuovo partito che sta nascendo intorno all’Udc di Pier Ferdinando Casini e altre forze moderate. E, chiaccherando con i giornalisti, ecco la rivelazione:
Sono iscritto a Facebook. E ho tante amiche che mi contattano, qualcuna mi chiede “ma è davvero lei o è uno scherzo?” E io rispondo a tutte
Su Facebook, in effetti, digitando Ciriaco De Mita si trovano 4 risultati: De Mita Ciriaco, Ciriaco de Mita, Ciriaco De Mita e On. Ciriaco De Mita. Solo uno di loro sarà il De Mita ufficiale: sarà l’ultimo, quello con “rimembrata” la carica di onorevole?
Brunetta sbarca su Facebook
Amici di Facebook, buongiorno. So che siete in tanti. Questa è la prima volta che mi rivolgo a voi. Grazie, intanto, di esserci. Io finora non ho fatto niente per colloquiare con voi. Da adesso, se vorrete, potremo parlare un po’ insieme. Vi racconterò le cose che faccio. E magari, se voi mi date qualche suggerimento, qualche reazione, lavorerò anche meglio. Tutto qua. Grazie ancora, vediamo se funziona. A vostra disposizione
Codice Internet: Obama e la politica italiana
Avevo paura che fosse il solito convegno palloso dove ci si parla addosso o si finisce a litigare tra destra e sinistra, mentre invece è stata una piacevole sorpresa
La discesa in campo di Beppe Grillo
Statue incappucciate contro le morti bianche
Averci raggiunto per te è una fortuna e un privilegio perché visitare ed esplorare questo sito è un’esperienza che ricorderai e ti farà crescere.
…e mentre scorri queste righe e via via te ne rendi conto, divieni sempre più curioso e interessato a conoscere e comprendere le Verità che abbiamo da offrirti
Canzoni antisemite alla riscossa, con i 99 Fosse
Per festeggiare il mio 500° messaggio, voglio onorare le canzoni di un gruppo fra i più divertenti dell’area alternativa italiana, i 99 fosse.
Seppure abbiano fatto un solo album, “Zyclon B”, sono comunque fantastici, ed ecco qua i testi!
01. Anna non c’è (basato su “Laura non c’è” di Nek)
Anna non c’è, è andata via
l’hanno trovata a casa sua,
nella soffitta di Amsterdam,
ora è sul treno per Buchenwald!
Un bel treno prima classe
lì nei confini del terzo Reich
e poi s’aprono le porte:
“Avanti scendi adesso, che fai?
Ti chiudi dentro al cesso? No, non puoi!
Il capolinea è questo, non lo sai?
E segui quella fila di giudei, di giudei!”
Caro diario, ti voglio dire
che qui è difficile scappare
ma ci sono docce per farci lavare,
c’è pure Mengele se ti senti male.
Una guardia entra e mi chiede
“Quanti anni hai?”
e senza attendere risposta
“Avanti esci adesso, su dai!
E porta il tuo diario, se lo vuoi!
Ti porteremo a spasso insieme a noi,
su, non aver paura, Anna dai, Anna dai!”
Adesso lo vedo, è proprio vicino,
c’è un grande forno con un camino,
uno strano odore che vedo lassù
vedo del denso fumo blu!
Mi fa mettere in colonna,
poi viene davanti a me
e mi urla sulla faccia:
“Se vuoi ti brucio adesso, se vuoi,
oppure io tigasso, con i tuoi,
comunque fa lo stesso, tu lo sai.
La soluzione è questa per gli ebrei,
per gli ebrei!
A voi i commenti.
Roma, occupato il Ministero della Pubblica Istruzione. Anna Adamolo Ministro Onda
Il mio primo impegno sarà il ritiro della Legge 133 e della legge Gelmini
Il Ministero occupato. E’ geniale. Pacificamente e virtualmente.
L’Onda è live! In piazza contro la Gelmini
Berlusconi, ovvero: Everything, but not in my name…
Mr. Berlusconi, when you speak, you should represent the entire Italian population. Bacchettata in piena regola direttamente dal Web 2.0.