Cartoline da Napoli. Barricate, cariche della polizia e le 24 ore per la vita di Prodi

cumuli immondizia napoli

Ieri Prodi ha trascorso l’intera giornata passando da una riunione all’altra, Straordinarie e ordinarie. Infine, la capatina al Quirinale per riferire a Napolitano: un’ora di colloquio. Imperversa il caos, per fare una descrizione sinteticadi tutti i fronti del dramma che è l’emergenza rifiuti in Campania, le proteste della gente e le polemiche dei politici.

Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell’Ambiente, dal canto suo ha poi precisato: Ho chiesto l’uso dell’esercito e l’aiuto del genio non solo per le scuole ma per rimuovere i rifiuti dalle strade e attrezzare le aree provvisorie di stoccaggio.Ospite, ieri sera, a Porta a Porta, il ministro ha specificato che non è vero che i termovalorizzatori non si fanno. Ad Acerra non è stato fermato da me, ma dalla magistratura. I termovalorizzatori vanno utilizzati, ma facendo anche la raccolta defferenziata.

Prodi, dal canto suo, ha passato la giornata ad assicurare entro la giornata di oggi una soluzione radicale alla crisi. Dei rifiuti, ma anche delle proteste. La maggioranza resta però divisa, tra polemiche e responsabilità. Tra Antonio Di Pietro e la mozione di sfiducia dei consiglieri regionali dell’Italia dei Valori al governatore Antonio Bassolino in Regione e il rinvio del verticedi ieri con il ministro dell’Ambiente.

Benedetto XVI: Allarghiamo la moratoria sulla pena di morte all’aborto

Sono parole che rimbombano forti, quelle di Papa Benedetto XVI pronunciate in occasione dell’incontro con gli ambasciatori di tutto il Mondo presso la Santa Sede. Un’occasione per illustrare, seppur tra le righe, come un’ ampliamento della moratoria sulla pena di morte all’aborto possa essere la “via giusta” da prendere per il futuro.

Davanti ai diplomatici di 176 paesi diversi, Ratzinger si è mostrato convinto:

Iervolino: il Governo sapeva già da un anno

BassolinoIervolino

Campania in rivolta. I disagi e i tafferugli non si fermano. Oggi il summit a Palazzo Chigi sul drammatico allarme rifiuti: una situazione che appare, ormai, priva di ogni controllo. Nell’attesa di capire cosa Prodi e i suoi possono aver inventato per tentare di uscire dall’emergenza, Napoli punta il dito contro Roma. Il sindaco, Rosa Russo Iervolino, in un’intervista a SkyTg24, ne ha per tutti. Anche in risposta alle accuse che le sono state rivolte da più parti.

Vedere la città così ridotta fa veramente pena. Se tutti dessimo maggiore solidarietà e facessimo meno proclami forse faremmo di più l’interesse dei cittadini. Il Sindaco ne ha per tutti: altri sapevano, quindi la responsabilità dell’attuale situazione non può essere imputata a lei sola. Il Governo aveva tutti gli elementi per intervenire, era stato allarmato per tempo, secondo la Iervolino, ma non si è agito. Sento di essere rispettosa istituzionalmente, ma al presidente del Consiglio Romano Prodi la possibilità di giungere a una situazione del genere era stata prospettata addirittura l’11 gennaio del 2007 in una riunione fatta a Castel dell’Ovo dopo una lunga e particolareggiata relazione del commissario governativo di allora, Guido Bertolaso. Stranamente questa riunione non ha avuto ricadute. Dopodiché c’è stato un decreto legge del Governo, convertito in legge, che individuava alcuni siti che stranamente non sono stati aperti. Non voglio dire che ho fatto tutto in modo perfetto, ma la responsabilità è legata ai poteri che si hanno. Non posso essere responsabile di cose – conclude il sindaco – per la quali non ho mai avuto il potere, né io, né prima di me Riccardo Marone, né Bassolino».

Veltroni e il Cavaliere, spauracchio del nuovo anno

Veltroni&Berlusconi

Continua la delicata fase di assestamento, in apertura del nuovo anno, per la politica italiana. Protagonista indiscusso, almeno nel dibattito, il Pd, tra Franceschini e soprattutto Veltroni. E il braccio destro di quest’ultimo, Goffredo Bettini, parte alla carica nella difesa della causa. Le esternazioni dei giorni scorsi del numero due del Pd, Dario Franceschini, su una sferzata presidenzialista alla francese nei piani di riforma elettorale del partito, hanno innescato polemiche a non finire, interne ed esterne.

Ergo Bettini accorre ora in difesa. La sua teoria è chiara: nel Partito Democratico c’è chi intende distruggere Veltroni. E continua: Noi abbiamo sempre detto che il presidenzialismo francese è il sistema migliore per l’Italia e che rimane un punto di riferimento che potrebbe anche diventare una proposta da presentare per la campagna elettorale delle prossime elezioni politiche, quando saranno. Insomma, lo stupore diffuso è ingiustificato. Definisce la polemica sul sistema tedesco una discussione strumentale , e ha parole anche per il vice premier Massimo D’Alema, che dovrebbe abbandonare i suoi personalismi.

Rifiuti, al culmine dello scontro. Prodi: “E’ una tragedia”. Bassolino contestato

Bassolino

La situazione è sull’orlo del precipizio. Il governo si assume tutte le proprie responsabilità riguardo a questa emergenza perchè sta mettendo in gioco il paese. Parole non allegre (già accantonata la ventata di ottimismo delle Feste, vero?) dal Presidente del Consiglio Romano Prodi, che, da Bologna, ha detto la sua sulla drammatica emergenza rifiuti nel napoletano. Il Premier sa e sostiene la necessità di risolvere il problema, e di risolverlo per sempre.

Intanto, non si placano le proteste e gli scontri. Ieri pomeriggio un gruppo di persone, una ventina, ha bloccato un autobus e incendiato i cassonetti dei rifiuti a San Giorgio a Cremano, uno dei centri più colpiti dalla crisi dello smaltimento dell’immondizia. I presenti? Applaudivano.

A Napoli nel pomeriggio, in pieno centro, lo stesso scenario: cassonetti dei rifiuti dati alle fiamme e correlati interventi dei Vigili del Fuoco. E non si placa la rabbia contro la riapertura della discarica di Pianura: si è unito ieri ai manifestanti anche un gruppo di una cinquantina di mamme con bambini. La protesta contro la discarica del contendere ha causato anche il blocco della circolazione ferroviaria sulla linea Napoli-Roma, tra Pozzuoli e Giuliano.


Ed è proprio a Pianura che, in seguito ad una sassaiola contro le forze dell’ordine, sono state fermate, e poi rilasciate, una decina di persone. Scontri e tafferugli hanno causato il ferimento di due agenti della polizia. Nella notte, la polizia ha scortato una trentina di camion adibiti a movimentare la terra per creare l’invaso che poi sarà coperto dai teloni impermeabilizzati già portati all’interno nei giorni scorsi. Anche questa operazione è stata ostacolata dai manifestanti, che si sono seduti nella carreggiata.

I dolori del giovane Veltroni, tra legge elettorale, Grandi Coalizioni e presidenzialismo francese (che poi così presidenziale non è)

Walter Veltroni

Walter Veltroni, leader del Partito Democratico, finalmente ha parlato. In un’intervista a La Repubblica, spiega le sue ragioni. Siamo a un passo da un traguardo che può essere storico per il Paese, si tratta solo di superare le divisioni, e di fare l’ultimo miglio. Il 2008 sarà l’anno delle riforme, ha già avuto modo di tuonare con ottimismo. Anche se “tuonare” è un parolone per l’immagine del soggetto politico in questione. La verifica di maggioranza è vicina, e nonostante le polemiche letteralmente esplose da alcuni giorni sulla legge elettorale – su input del suo vice, Dario Franceschini – l’ancora Sindaco di Roma è certo di farcela.

Le condizioni di Veltroni. Approccio positivo, ma Walter pone dei limiti: no a un accordo a tutti i costi, sì invece a un sistema misto per salvare il bipolarismo. Sul sistema elettorale, e sulla direzione del Pd sulla questione, risponde così – anche alle frange interne simpatizzanti del modello tedesco: Hanno in mente la Grande Coalizione: ma questo non è e non sarà mai il progetto del Pd. Amen. D’Alema stoppa decisamente il modello francese, Veltroni quello tedesco. Sarà: quello italiano – se di modello si può parlare – resta un dramma.

E sulla rocambolesca proposta di emulare la Grandeur, vera o presunta, dei francesi fatta da Franceschini, arriva la stroncata impietosa del Corriere della Sera . Nientepopodimenoche Giovanni Sartori così scrive: Il nostro stupidume politico quest’anno ha celebrato ed esibito il suo meglio attorno a Capodanno. Perché la proposta elettorale di Dario Franceschini, il numero due di Veltroni, supera ogni precedente primato per: 1)incomprensibilità, 2)confusioni a catena. Primo: incomprensibilità. Vale a dire, non si capisce quale sia l’intento. La proposta Franceschini a chi giova? A chi o cosa serve?

Spauracchio Partito Democratico, Giordano lancia un ultimatum sulla riforma elettorale

Giordano

Il Segretario di Rifondazione, Franco Giordano, si fa sentire. Noi siamo ancora aperti a un confronto che può produrre una larga maggioranza in parlamento. Lo è anche il Partito democratico, oppure si prende la responsabilità di far saltare tutto?. Più chiari di così. Walter Veltroni, in questi giorni, ne ha di interrogativi a cui dare una risposta.

Dopo l’altolà di D’Alema e il richiamo del Prc, l’Unione apre il nuovo anno con la spinosa questione della riforma elettorale. Dall’ala estrema della sinistraera difficile non aspettarsi questa reazione. L’intervista che Dario Franceschini, numero due del Pd, ha rilasciato a Repubblica nei giorni scorsi, nella quale rilanciava la proposta del modello francese, ha scatenato un maredi polemiche. Il Premier Romano Prodi ha sottolineato più volte che il varo della legge elettorale spetta solo alle forze politiche e al Parlamento. L’esecutivo, dal canto suo, può eventualmente instaurare il clima affinché ci possa essere l’intesa.

La sinistra estrema critica a sua volta: Dal Partito democratico si avanza una proposta diversa, una proposta che dal nostro punto di vista è agli antipodi di quella che aveva garantito l’avvio del confronto sulla legge elettorale. Il Ministro degli Esteri, nonchè Vice Premier, Massimo D’Alema, continua a non perdonare: C’è stato un giro di consultazioni, promosso dal leader del Pd è stata presentata la proposta Vassallo. I risultati di questo lavoro sono stati offerti ai presidenti della commissioni di Camera e Senato come base dell’opera del Parlamento. Si sta lavorando a una legge elettorale proporzionale con sbarramento e con correttivi. E su una riforma costituzionale che prevede il cancellierato e la sfiducia costruttiva. In sintesi? La strada indicata per la ricerca di un accordo è questa: non mi sembra utile ricominciare da capo. Insomma, proprio non gli va giù l’uscita di Franceschini.

Napoli: fantocci, spazzatura e Napolitano tardivamente allarmato

cumuli immondizia napoli

La situazione non cambia, la tensione non scende. Il quartiere di Pianura a Napoli è ancora blindato, dopo l’ennesima notte di protesta con autobus incendiati e blocchi stradali per evitare la riapertura della discarica della discordia, quella della contrada Pisani. Non si spengono i roghi in tutta la Campania, soprattutto nella zona vesuviana e quella flegrea, meno grave la situazione nella periferia napoletana. I vigili del fuoco hanno effettuato nella nottata cinquanta interventi.

Le istituzioni si stanno mobilitando. Finalmente, e almeno nella comunicazioni ufficiali. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si definisce non preoccupato, quanto allarmato, e aggiunge: Penso che il governo prenderà un’iniziativa al massimo livello. Sono d’accordo con il presidente del Consiglio e con i ministri di Interni e Ambiente sul fatto che ci sia un’assunzione di responsabilità precisa per sbloccare questa situazione.

E il Governo che fa? In una nota, si fa appello alla grande e ferma unità delle istituzioni a sostegno delle azioni, ineludibili e necessarie, intraprese sul fronte dei rifiuti. Punta il dito contro gruppi estremisti: Hanno cercato e cercano di alzare barricate di dissenso. Contro la radicata sfiducia dei cittadini (ma scusi, signora notaufficiale di Palazzo Chigi, chi può volerne alla sfiducia dei cittadini sommersi dal fetore e dalla monnezza?), ribadisce la ferma azione del Governo, che fa sua la garanzia che ciascuno dei siti, a partire da Pianura, sia rigorosamente destinato all’autosufficienza locale. Eppur, non si muove.

Caso Binetti: Prodi a rischio “aborto”

I problemi per Prodi sembrano non finire mai. Questa volta è il tema dell’aborto a dare una spallata alla scricchiolante maggioranza del premier, che dovrà gestire al meglio la situazione per evitare di ritrovarsi a piedi.

Il nodo della questione è la legge 194, il cui tema è appunto l’aborto. La legge permette, entro i primi 90 giorni di gestazione, di interrompere la gravidanza volontariamente, mentre tra il quarto e il quinto mese è permesso solo in in caso di motivi terapeutici. La 194, che compirà 30 anni nel 2008, potrebbe quindi rivelarsi un’arma perfetta per l’opposizione al fine di sferrare l’attacco finale a Romano Prodi.

Di monnezza e di tensioni. The Neverending Story

Neverending Story

Novanta roghi in 12 ore. Spaventosa media. Soprattutto per la diossina. Petardi nei rifiuti? Sei pompieri feriti. L’autobus? Al rogo anche l’autobus, a Pianura, per opera dei contestatori. Una discarica da riaprire dopo 10 anni a Cercola? Sit-in. Giacchè, anche altri quattro bus del servizio urbano con le ruote forate messi di traverso per impedire l’accesso al quartiere della discarica del contendere. E una gazzella dei carabinieri attaccata con lancio di sassi e di un estintore. Qui, nessun ferito. Napoli? Ieri più di 2.000 tonnellate di spazzatura non rimossa. L’ingresso alla superstrada di Pozzuoli? Bloccato. Se questa non è esasperazione.

E Franceschini usò la parola sbagliata: “Francese”

D’alema

Dario Franceschini, numero due del neonato – e già assai tribolato – Partito Democratico, ha lanciato mercoledì una proposta che ha scatenato le polemiche più disparate. Il modello francese. Elezione diretta per dare forza al capo del governo. Il 2008 deve essere l’anno del cambiamento se l’Italia vuole reggere la sfida della globalizzazione. E in effetti, la sfida della globalizzazione, con un occhio ai rifiuti di Napoli e un altro agli operai bruciati vivi aTorino, è faccendanon di poco conto. Il Partito democratico non è nato per vivacchiare ma per cambiare il Paese usando la forza che gli hanno dato i tre milioni e mezzo delle primarie. Bontà vostra.

Chi siete? Cosa portate? Sì, ma quanti siete? 1 FIORINO!

traffico milano

Chi ha qualche annetto sulle spalle (ne bastano una ventina) sicuramente ricorderà la famosissima frase che viene ripresa nel titolo. Il famoso pagamento di “1 fiorino” veniva richiesto alla coppia Benigni-Troisi in “Non ci resta che piangere”, come dazio per l’attraversamento della dogana del ducato.

Quello che tanto ci faceva ridere vedendo la coppia comica, oggi è divenuto realtà in quel di Milano. Ha infatti esordito, alle 7,00 di questa mattina, il celeberrimo “Ecopass”, il nuovo sistema di controllo per limitare le polveri sottili istituito nella città meneghina.

Moratoria sull’aborto, tra Ruini e laicità

Ferrara

Sulla scia dell’approvazione, da parte dell’Onu, della risoluzione contro la pena capitale, Giuliano Ferrara, Direttore de Il Foglio, il 20 dicembre scorso ha lanciato, dalle colonne del suo giornale, la proposta di una moratoria per l’aborto. Nell’editoriale, Ferrara scrive: “C’è anche una pena di morte, legale, che riguarda centinaia di milioni di esseri umani. Le buone coscienze che si rallegrano per il voto dell’Onu ora riflettano sulla strage eugenica, razzista e sessista degli innocenti”.

Prodi non ci sta. Zapatero e il suo Pil non hanno ragione

Prodi Fotomontaggio1

Che le affermazioni delle controparte iberica non fossero esattamente state ben digerite dal nostro Presidente del Consiglio, Romano Prodi, ci si poteva mettere la mano sul fuoco. Ma che il suddetto Premier si prendesse la briga di inviare precisa e diffusa lettera all’Ansa per confutare metodologicamente la suddetta controparte, è meno banale.