Nuove tensioni tra Corea e Stati Uniti

missile-coreaSi acuisce di nuovo la tensione nell’est asiatico, dopo le presunte dichiarazioni di Pyongyang sulla Tv di stato. La Corea avrebbe ultimato il suo ultimo test e il suo missile intercontinentale, Hwasong-15, sarebbe pronto. Con questo missile, la Corea potrebbe colpire tutte le città degli Stati Uniti, e quindi affrontare la minaccia di Washington. Il test si sarebbe svolto martedì, e il missile avrebbe volato fino a 4000 metri di altezza, il massimo raggiunto da un razzo di Pyongyang. Dopo 50 minuti di volo, il razzo sarebbe caduto a nord del Giappone, secondo il ministero degli esteri nipponico. I militari americani lanciano l’allarme. Secondo gli esperti militari, il missile sarebbe capace di raggiungere almeno la costa californiana. In questi casi però, si deve sempre fare attenzione e valutare con molta precauzione la propaganda da entrambe le parti. Se Pyongyang ha bisogno di mostrare i muscoli per ottenere condizioni più favorevoli, l’amministrazione americana ha bisogno di un nemico per portare l’attenzione dalla politica interna a quella esterna. Oggi, che la riforma fiscale di Trump sembra andare sulla direzione giusta, l’annuncio della Tv di stato coreana ha fatto meno sensazione in America. Non a caso, per il momento il presidente Trump ha fatto solo un laconico annuncio. Un pacato “ce ne occuperemo”, rispetto ai toni più bellicosi del passato. Nemmeno i mercati finanziari si sono preoccupati più di tanto, e Wall Street continua a segnare records su records.

Fallito il blitz per liberare Azzarà

Tredici poliziotti uccisi e trenta feriti, è questo il bilancio del blitz fallito atto a liberare il volontario di Emergency, Francesco Azzarà, a dare tale informazione è la polizia locale che cita fondi di stampa sudanese. Una versione diversa, però, viene fornita dal governatore del South Darfur , il quale dichiara che il blitz era mirato per liberare tre militari presi prigionieri da gruppi armati. La presidente di Emergency, Cecilia Strada , ha dichiarato però che “al momento, non ci risulta che c’entri Francesco”.

La sparatoria sarebbe avvenuta a Jebel Marra, nel Darfur Sud Sudan. La sparatoria è stata confermata anche dal capo della polizia Ahmed al-Tughani, che ha dichiarato che c’è stato uno scontro a fuoco con “un gruppo di banditi e non ribelli”. Francesco Azzarà è stato sequestrato a Nyala, mentre in auto si stava dirigendo verso l’aeroporto.

Gheddafi, nega la fuga e parla di guerra psicologica

 

Muammar Gheddafi torna a farsi sentire, questa volta tramite un messaggio audio mandato in onda da una tv di Damasco, la tv Al Rai. Dallo scorso 23 Agosto, quando i ribelli hanno preso il suo bunker a Tripoli, sono stati molti i messaggi audio che Gheddafi ha inviato alle TV, sue immagini, però, non si vedono dallo scorso 12 giugno. In questo suo ultimo messaggio audio Gheddafi ha ironizzato sulla sua possibile fuga ed ha parlato di guerra psicologica da parte della Nato, inoltre, ha dichiarato nuovamente che l’invasore verrà sconfitto.

“Hanno detto negli ultimi giorni di aver visto Gheddafi in un convoglio verso il Niger – così il colonnello commenta le notizie sulla sua fuga -. Quanti convogli di contrabbandieri e mercanti, persone, transitano ogni giorno nel deserto diretti in Sudan, Ciad, Mali o Algeria. Come se fosse la prima volta che un convoglio attraversa verso il Niger!”

Si apre oggi il processo a Mubarak

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Si apre oggi in Egitto il processo contro Hosni Mubarak, insieme a lui altri nove imputati tra cui i suoi figli Gamal e Alaa, ma anche l’ex ministro dell’interno del governo Mubarak. Hosni Mubarak appare in pubblico dopo lo scorso 10 Febbraio su una barella, ed è la prima apparizione pubblico da quando è crollato il suo governo. Per l’occasione è stata allestita una sala all’interno dell’accademia della polizia alla periferia della capitale.

Tante le persone accorse per assistere al processo che si sta compiendo in queste ore, circa 300 persone più i vari imputati ed i famigliari, sono attesi all’interno di questa aula. La sala è stata predisposta per dividere gli imputati ed i famigliari dal resto del pubblico, la divisione è stata ottenuta con delle celle metalliche. Il pubblico è distante da Mubarak per evitare che gli venga tirato qualche oggetto contro.

Obama annuncia l’accordo per eliminare il debito USA

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Dopo una domenica di spasmodica attesa, alle ore 20:40 a Washington (le 2.40 del mattino qui in Italia), il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha dato alla nazione la notizie che ormai l’accordo di era raggiunto. “Mancano ancora delle importanti votazioni al Congresso, ma voglio annunciare che i leader dei due partiti, nelle due Camere, hanno raggiunto un accordo che ridurrà il deficit ed eviterà il default, un default che avrebbe avuto un effetto devastante sulla nostra economia. Comincia a diradarsi l’incertezza che pesava sulla nostra economia”, così ha annunciata Obama.

Il capo dei democratici al Senato, Harry Reid, ha dichiarato che questo è uno “storico compromesso bipartisan che mette fine a uno stallo pericoloso”, mentre il repubblicano John Boehner, ha dichiarato: “Non c’è nulla in questo accordo che contraddica i nostri principi. Abbiamo ottenuto che non ci siano nuove tasse”.

Caso Murdoch, Cameron chiede scusa al parlamento

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In una sessione straordinaria del parlamento, il primo ministro inglese Cameron, ha risposto a tutte le domande in merito allo scandalo intercettazioni che sta colpendo l’Inghilterra in questi giorni. Il primo ministro ha dichiarato che “Un torrente di rivelazioni hanno incrinato la fiducia in media, polizia e politica”, inoltre ha aggiunto che l’inchiesta pubblica, dovrà fare luce “sui rapporti fra stampa, polizia e politici, e sulle condotte individuali”.

L’opposizione dalla voce di Miliband, chiede le dimissioni di Cameron il quale dichiara di non volersi assolutamente dimettere e che è “estremamente dispiaciuto” per il furore che ha provocato dalla nomina di Coulson, ex direttore del News of The World, quale capo delle Comunicazioni. Solamente nel caso in cui Coulson si rivelasse complice delle intercettazioni ma anche solo a conoscenza dei loschi traffici del tabloid inglese, il premier ha dichiarato che presenterà le sue “profonde scuse” al parlamento.

Libia, la Nato conferma di aver colpito obiettivi civili

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Dopo le accuse da parte del governo di Gheddafi, rivolte verso la Nato, riguardo l’ultimo raid aereo che ha ucciso anche dei civili, nella giornata di ieri è stato rilasciato un comunicato ufficiale sul sito della Nato, che afferma che l’agenzia è a conoscenza di quanto afferma il gruppo vicino a Gheddafi e che sta svolgendo delle indagini per capire se effettivamente le vittime sono state causate da un loro raid aereo.

Il viceministro degli Esteri, Khaled Kaim, ha dichiarato che questo è stato un attacco “intensionale contro edifici civili, un altro segno della brutalità dell’Occidente”. Secondo quanto si legge sul comunicato, la Nato si mostra dispiaciuta per quanto accaduto e si scusa con le popolazioni coinvolte ma ricorda che la Nato, ha operato 4.400 volte in questa lotta contro le repressioni di Gheddafi, ed ogni operazione viene prima pianificata con estrema precisione.

Lula da Silva, annulla la visita a Roma per colpa di Cesare Battisti

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Era prevista per fine giugno la visita in Italia dell’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, ma vista la decisione presa dalla Suprema Corte Federale brasiliana, riguardo l’ex terrorista rosso Cesare Battisti, Lula ha deciso di annullare la visita per paura di ricevere delle contestazioni una volta arrivato a Roma. E’ quanto riporta il giornale Folha de Sao Paulo. Lula sarebbe dovuto arrivare in Italia per spingere la candidatura del suo ex ministro per la Sicurezza alimentare, Josè Graziano, alla direzione della Fao.

Proprio le polemiche italiane sulla decisione presa in merito al caso Battisti “potrebbero diventare un ostacolo alla vittoria di Graziano nella successione al senegalese Jacques Diouf”, è quanto riporta il giornale Folha. Solamente poche ore prima, il ministro Frattini, rilasciava alcune dichiarazione al programma Le Storie – diario italiano riguardo la decisione presa da Lula, “chi ha sbagliato è solo ed esclusivamente l’ex presidente del Brasile. Ha fatto un gravissimo errore”.

Strauss-Kahn si dichiara innocente

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Sicuramente in molti ricorderete la vicende di Strauss-Khan, l’ex direttore del fondo monetario Internazionale, accusato di stupro da parte di una cameriera di un albergo a Manhattan. Dominique Strauss-Kahn, oggi si presenterà davanti la corte di giustizia americana, per dichiararsi innocente ed estraneo alle accuse che gli vengono fatte.

Strass-Kahn, secondo le leggi americane, rischia fino a 25 anni di carcere.

Processo all’Aja per Ratko Mladic: “sbagliata la mia data di nascita”

Si è aperto oggi il processo contro Ratko Mladic da parte della corte dell’Aja. Mladic è accusato di genocidio. Mladic è infatti accusato, di aver trucidato circa 8.000 musulmani bosniaci nell’eccidio del Luglio 1995, ordinato dall’ex generale serbo bosniaco. Da Sarajevo, sono arrivate sei madri bosniache, che ormai da anni combattono per dare giustizia alla morte dei loro figli, causa proprio da Mladic.

Ratko Mladic si è presentato in aula, in giacca e cravatta con un berretto in testa a coprire la testa pelata, berretto che si è tolto una volta iniziato il processo. Ieri il suo avvocato di Belgrado aveva rivelato che Mladic si era sottoposto alla chemioterapia, per combattere un umore nel 2009. Le prime risposte di Mladic sono state dirette ma con la voce tremante.

Retko Mladic ha contestato la data di nascita. Quando il giudice ha iniziato ad elencare le generalità di Mladic, indicando come data di nascita quella del 12 Marzo 1942, Mladic ha detto “Questa non è la mia data di nascita” ed aggiunge “io sono nato nel 1943”. Il Giudice Orie ha risposto “poi verificheremo”.

Germania, addio al nucleare entro il 2022

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La Germania dice definitivamente NO! Al nucleare. La decisione è stata data ieri a Angela Merkel, la quale ha confermato che l’ultimo reattore presente in Germania, ora ne sono presenti circa 17, verrà spento nel 2022. Il primo ministro Norbert Roettgen ha dichiarato: “e’ una decisione irreversibile”. Dei 17 reattori nucleari presenti in Germani, e solamente 8 sono collegati alla rete elettrica e coprono il 22% del fabbisogno della nazione.

La dismissione dei 17 impianti, comporta un costo di 40 miliardi di euro. Entro 11 anni, la Germania dovrà trovare un’alternativa per coprire l’assenza del nucleare. Sicuramente saranno prese in considerazione le prime energie rinnovabili. La Germania, dopo l’incidente di Fukushima, ha subito detto di voler fermare il nucleare e quella di ieri, è stata la conferma definitiva.

Foto attentato a Marrakesh

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Una forte esplosione ha svegliato Marrakesh questa mattina, l’esplosione proveniva dal caffè Argana situato a poca distanza dalla famosa pizza Jama’a al-Fna di Marrakesh in Marocco. ”E’ conseguenza di un attentato terroristico” nell’esplosione sono rimaste ferite 20 persone e ne sono morte circa 18. ‘Ci sono diversi europei tra le vittime” ha detto l’inviato di ‘al-Arabiya’ che ha riferito di aver visto “agenti della polizia marocchina sul luogo della deflagrazione con in mano passaporti europei”.

Attualmente non è stata ancora specificata l’identità delle persone straniere ma se ne contano circa 12. Dalle prime notizie, non risultano esserci italiani rimasti coinvolti nell’esplosione, è quanto rende noto la Farnesina. La polizia marocchina ha arrestato il presunto attentatore, “l’uomo si trovava nel caffè prima dell’esplosione con una grossa valigia e ha chiesto un’aranciata a un cameriere, prima di allontanarsi”.

Video nuova esplosione centrale Giappone

Nella mattinata di oggi, le autorità in Giappone e tutte le testate giornalistiche mondiali hanno segnalato una nuova esplosione nella centrale nucleare di Fukushima 1. Il video di questa nuova esplosione, lo trovate qui sopra. Sembrano non placarsi le accuse dopo questa nuova esplosione che la comunità mondiale sta rivolgendo contro le autorità del posto.

Guerra civile in Egitto, FOTO: esercito in strada, almeno 20 morti

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Continua a divampare in Egitto la protesta contro il presidente Mubarak, e, nonostante l’ intervento dell’ esercito, i dimostranti continuano ad occupare strade e piazze delle principali città, e, secondo quanto avrebbe riferito la tv di stato, avrebbero assaltato il ministero degli Esteri. La stessa tv di stato ha annunciato l’ inizio del coprifuoco, che sarà in vigore fino alle 8 di domani mattina, ed è stato esteso a tutto il Paese. Ci sarebbero inoltre almeno una ventina di vittime, mentre i feriti sarebbero oltre mille, e 400 persone sarebbero state tratte in arresto.

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Il presidente Husni Mubarak dovrebbe tenere un discorso alla nazione. I manifestanti, comunque, sembrano per ora ignorare il coprifuoco, sia al Cairo, dove hanno assaltato anche la sede della televisione nazionale,sia a Suez, dove alcuni sarebbero saliti sui blindati dell’ esercito, e questi avrebbero risposto aprendo il fuoco. L’ opposizione ha ribattezzato le manifestazioni di oggi “il venerdì della collera“, e un corrispondente della tivù di stato ha riportato che “la manifestazione non è guidata da alcun esponente politico e animata in maggioranza da giovani fra i diciotto e i trent’ anni”.