Abruzzo, terremoto e inchieste. E il fotografo si finse prete

A L’Aquila non c’è più nessuno. Il sindaco ha predisposto la chiusura del centro storico. A L’Aquila non c’è più nessuno. I fantasmi ve li racconta Daniele Mastrogiacomo qui. Le vittime accertate sono, ad ora, 272. Più di 1100 i feriti, di cui almeno un centinaio in condizioni gravi. Il numero dei morti sale. Basta controllare per più volte durante la giornata un qualsiasi giornale o una qualunque agenzia.

Un fascicolo contro ignoti sul terremoto, indagando per disastro e omicidio colposo, è stato aperto presso la Procura de L’Aquila. Un atto dovuto, fanno sapere. Ed ecco un’altra news.

Abruzzo, nuova scossa

La terra trema ancora. Terremoto Abruzzo. Il bilancio ufficiale, ad ora, è di 230 persone. Cinquanta i dispersi, oltre 150 le persone salvate. Il numero dei feriti supera di poco le 1000 persone, delle quali 500 già ospedalizzati. Silvio Berlusconi ha parlato oggi di 100 di loro in condizioni difficili. Per altre 48 ore si continuerà a scavare e ad estrarre corpi, sperando di trovare ancora vivi i dispersi. E io, a Roma, mi giro ogni cinque minuti a guardare il lampadario, dopo la scossa delle 19.47.

20 tendopoli dotate di 16 cucine da campo sono state allestite o sono in corso di allestimento. Una delle notizie di queste ore riguarda la grande solidarietà giunta da ogni parte del ondo. Silvio Berlusconi ringrazia sentitamente. Prima assicura: l’Italia farà da sè. Salvo poi aprirsi alla telefonata dell’abbronzato Obama.

Il terremoto nell’oscurità della Capitale addormentata

“Che facciamo? Copriti, forse c’è da scappare via. Che ne so come sono messe queste mura…”. Un rumore incredibile nella notte serena della città. Un boato sordo, e poi la terra ha cominciato a tremare. Urla dalle case, dove la gente corre: “Svegliati, alzati, c’è il terremoto”.

“Sentivo tutte le porte cigolare. Io ho paura. E mò chi dorme più….”. Sono attimi dalla durata infinita per tutti. La signora, capelli bianchi e viso smarrito, si affaccia preoccupata dal quinto piano di un enorme palazzo in via Tripoli. L’edificio è il più alto della zona. La sua voce è un fremito. Continua a parlare, sperando che i vicini continuino a rimanere affacciati, forse a farle compagnia. Anche tante altre teste sbucano fuori dalle finestre e dai balconi. Sono anziani, nella maggior parte dei casi. Vivono da soli, e passeranno il resto della nottata in bianco.

Terremoto in Abruzzo

3.32. Non c’è nulla da aggiungere. Stanotte anche Roma ha sentito quella scossa. La parola d’ordine diventa solidarietà e aiuto. Se possibile, e il più possibile. I giornali e le agenzie parlano di oltre 100 morti ad ora, le 17.10.
Su IoChatto una lista di primi gruppi che si sono spontaneamente formati su Facebook. All’appello a donare sangue hanno risposto in molti, tanto che un paio di ore fa il presidente della Regione, Gianni Chiodi ha fatto sapere che non serve più sangue.

Report, Poveri noi

Poveri noi. Stasera Report parlerà di qualcosa divenuto (tristemente?) famoso negli ultimi tempi in Italia: la Social Card – o Carta Acquisti che dir si voglia. Sapete di che si tratta?

Nata nell’ultimo mese del 2008, consiste in una sorta di carta di credito del circuito Mastercard con a disposizione 40 euro al mese. Viene ricaricata dallo Stato ogni due mesi e può essere utilizzata per fare acquisti ad esempio nei supermercati e in farmacia, nonché (80 euro a bimestre, eh) per pagarci bollette di luce e gas.

Manifestazione CGIL a Roma

Ecco alcune foto della manifestazione di Roma di oggi della CGIL. La solita lotta dei numeri. Siamo due milioni e 700 mila. Per la questura: Solo 200mila. Berlusconi risponde: Con i sordi non si può parlare. Dopo il salto.

Crisi, Berlusconi bacchetta (?) Obama al G20

Silvio Berlusconi oggi al G20:

Ho detto a Obama che si deve tirare su le maniche per far uscire il mondo dalla crisi visto che arriva proprio dall’America. Lui mi ha risposto che ho ragione e che l’importante è restare tutti insieme per risolvere i problemi

Si potrebbe commentare in molti modi tutto questo. Si potrebbe, invero.

G20, un morto

Carlo Giuliani è morto a Genova, il 20 luglio 2001. Ucciso da un colpo di pistola esploso dal Carabiniere Mario Placanica durante gli scontri di piazza tra forze dell’ordine e dimostranti che protestavano contro il G8. Che c’entra?

Scontri a Londra per il G20. E la polizia ha appena rivelato la morte di uno dei manifestanti, il cui cordpo è stato ritrovato vicino alla Banca d’Inghilterra. Sarebbe morto per un collasso cardiaco. Silvio Berlusconi è giunto a Londra.

E’ la parte negativa di questi vertici che sono comunque indispensabili

Questo l’emotivo commento alla notizia.

Libera Radio, per voi

Mi permetto di segnalare la bellezza dell’informazione Libera. Libera e libera. Libera Radio è un progetto, un’idea, una missione. Sfrutta quel meraviglioso medium vocale e immaginifico. E a chi vuole intendere, può forse insegnare. Ho intervistato Federico Lacche, responsabile di redazione.

Elettronucleare, se ne parla a Report

Elettronucleare, si torna a parlarne. Report, stasera, ci delizierà con una inchiesta sui reattori e la storia dell’aatomo per la pace, come diceva Eisenhower. Alla fine si tratta solo di riscaldare acqua per far girare delle turbine che devono produrre elettricità. Ma non e’ che e’ esagerato mettere in moto una reazione nucleare per fare l’acqua calda? 436 sono ancora sparsi per il mondo.

Il programma della Gabanelli va indietro nel tempo. Fino al 1953, quando appunto si parlava di utilizzare l’atomo non solo in senso militare, ma anche per l’elettricità. Passando per gli incidenti: Sellafield, Three Miles Islands, Chernobyl.

Chiaiano, aperta indagine a Bruxelles sulla discarica

Un’indagine sulla realizzazione della discarica di Chiaiano: la commissione per le petizioni della Comunità Europea ha deciso di chiedere a Bruxelles di indagare. A riportarlo è PandoraTV. Ricordate Chiaiano?

La petizione ha ottenuto dunque un primo risultato per i suoi sostenitori. La scelta di localizzare una discarica a Chiaiano, zona ad altissima densità di popolazione, viene bocciata dai cittadini che aderiscono alla protesta sia per ragioni economiche che per motivazioni di impatto ambientale. Si dicono certi del fatto che la giustizia, prima o poi, farà il suo corso.  Noi continueremo a lottare PER IL BENE COMUNE, convinti che non è più tempo di essere leggeri sullo sperpero di denaro pubblico, sulla salute dei cittadini e del pianeta.

Letizia Moratti, i guai di un Sindaco

Letizia Moratti: nuovi guai giudiziari per la Sindachessa di Milano. Il giudice per le indagini preliminari medeghino, Paolo Ielo, ha, infatti, disposto nuove indagini a carico della Moratti sindaco. Con lei, altre quattro personle, tra cui l’ex direttore generale del Comune, Giampiero Borghini, e la sua vice, Rita Amabile. Il provvedimento si inserisce in una più ampia inchiesta su presunte irregolarità nell’affidamento di consulenze da parte del Comune di Milano.

Il gip ha respinto la richiesta di archiviazione della Procura, e va avanti. Non si tratterebbe solo di illeciti amministrativi come paventato dalla Procura nella sua richiesta di archiviazione.

Il sindaco dovrà rispondere di abuso d’ufficio; gli altri, a vario titolo di abuso d’ufficio, concussione e truffa aggravata.

Letizia… E’ dal 2007 che tribola

Bulgaria, spose in vendita

[Photo|Wikipedia] Mogli in vendita. A proposito di donne. Donne giovani – basta che abbiano più di 15 anni – vestite a festa, con gli abiti migliori e carichi di colori. Orecchini d’oro pesanti e luccicanti, e trucco marcato. Sono le spose in vendita a Tinker, nella Bulgaria meridionale. Qui la comunità gitana ogni anno mette su un vero e proprio mercato, il “mercato delle spose“. Lo fa in occasione della festività di San Teodoro.

Basta aver compiuto i 15 anni. Qui al mercato i genitori presentano le loro figlie, e qui i potenziali futuri mariti scelgono la merce. Pagheranno la più bella diverse migliaia di euro. Per loro non c’è nulla di strano.

Bergamo, manganellate sui manifestanti

Manganellate e piedi in testa. A Bergamo, pochi giorni fa. Nel video le immagini diffuse da www.youreporter.it, girate durante l’inaugurazione di una sede di Forza nuova. Una telecamera sfasciata da una manganellata. Sono immagini forti quelle che arrivano da Bergamo sugli scontri tra polizia e i manifestanti scesi in piazza contro l’apertura della nuova sede. E ci va di mezzo anche la stampa, tanto che l’Ordine dei Giornalisti insorge:

Un agente di polizia ha deliberatamente più volte manganellato il collega videoreporter del Tg di Canale Italia che stava documentando i fatti. Questo nonostante fosse evidente quale lavoro stesse facendo e si fosse più volte qualificato. A farne le spese fortunatamente solo la telecamera e la possibilità di poter svolgere correttamente il mestiere di informare. Credo che una seria e serena spiegazione da parte del questore di Bergamo e una costruttiva presa di posizione da parte dell’Ordine dei Giornalisti possa essere utile a circoscrivere questo grave episodio a un caso singolo e non ad una tendenza generale. Nella delicata gestione dell’ordine pubblico la stampa deve essere tutelata almeno quanto chi ha diritto a manifestare
Ad affermarlo è il direttore del Tg di Canale Italia, Angelo Cimarosti.