Bulgaria, spose in vendita

[Photo|Wikipedia] Mogli in vendita. A proposito di donne. Donne giovani – basta che abbiano più di 15 anni – vestite a festa, con gli abiti migliori e carichi di colori. Orecchini d’oro pesanti e luccicanti, e trucco marcato. Sono le spose in vendita a Tinker, nella Bulgaria meridionale. Qui la comunità gitana ogni anno mette su un vero e proprio mercato, il “mercato delle spose“. Lo fa in occasione della festività di San Teodoro.

Basta aver compiuto i 15 anni. Qui al mercato i genitori presentano le loro figlie, e qui i potenziali futuri mariti scelgono la merce. Pagheranno la più bella diverse migliaia di euro. Per loro non c’è nulla di strano.

Come spiega una madre:

Portiamo qui le nostre figlie perché in questo modo possono incontrare i ragazzi, visto che noi non le mandiamo in discoteca

Nulla di strano. Lei non ci vede nulla di strano. Loro non ci vedono nulla di strano.

Le spose sono spesso bambine. Perché a 15 anni sei una bambina, e in più sei una bambina in vendita. Il raduno è una vera e propria festa, cui partecipa tutta la comunità che qui si dà appuntamento.

Meglio della discoteca, dice. Ed ecco qui i maschi in fase di valutazione, le femmine da valutare, i genitori commercianti. E i bambini. Non mancano alla grande festa neppure i bambini che corrono felici qua e là. Lo sanno o non lo sanno? Si divertono e pregustano il momento in cui toccherà a loro. Scegliere, valutare la merce, eventualmente acquistarla o rifiutarla.

Meglio della discoteca. Ma certo non legale nel mondo. Perchè a volte assume forme esportabili che hanno l'”aspetto” del traffico di esseri umani e della schiavitù. E’ recente la scoperta di una vera e propria centrale operativa dello “smercio” di giovani donne comprate proprio in Bulgaria come promesse spose e poi sbarcate nel campo nomadi di Roma di Tor di Quinto. Non mogli, ma ladre e borseggiatrici.

A proposito di donne.

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