Le notizie sui nuovi poveri presenti nel nostro paese sono quanto meno allarmanti sia perché crescono di numero sia perché la povertà è generalizzata e interessa lavoratori di tutte le nazionalità che sono nel nostro Paese per lavorare. Ma il governo ha un pianto per contrastare il fenomeno?
Molti disoccupati oggi sono stranieri perché i lavoratori non italiani che sono arrivati nello Stivale per sistemarsi professionalmente, hanno accettato lavori poco qualificati e di conseguenza, senza aver conseguito alcuna specializzazione si ritrovano oggi senza qualifica e senza lavoro e seguito della crisi e dei tagli del personale. I tagli interessano infatti le aziende di tutti i settori produttivi.
Il Rapporto della Caritas parla infatti di povertà plurali e spiega che sul fronte povertà poco o niente è stato fatto dal punto di vista politico, sociale ed economico. Fino a questo momento i cambiamenti nella composizione degli strati deboli della popolazione non sono stati percepiti. Bisogna infatti prendere coscienze dell’aumento del 3% dei poveri tra 18 e 34 anni. Una sostanziale stabilità del numero di poveri tra gli over65. Il che vuol dire che gli interventi su scala nazionale dovrebbero essere volti a tutelare gli anziani ma anche i giovani che per scappare alla povertà cercano fortuna all’estero. Tra i giovani, sono gli uomini a chiedere più aiuto delle donne alla Caritas.
Stabile invece la composizione dei poveri se si considera la situazione affettiva. Vuol dire tra i poveri è stabile il numero di separati e divorziati mentre chiedono sempre meno aiuto i coniugati con figli nonostante ci sia un aumento pari al 10% delle famiglie monogenitoriali.
E il Governo che fa? Preso atto delle indicazioni del rapporto il ministro Poletti ha dichiarato
Si tratta del primo intervento organico, nella storia del nostro Paese, diretto a contrastare la povertà e l’esclusione sociale. Nel 2017 partirà il reddito di inclusione, che potrà contare sulle risorse di un Fondo specifico: 1 miliardo di euro l’anno, che il disegno di legge di bilancio appena approvato in Consiglio dei Ministri incrementa di ulteriori 500 milioni.