G8, accordo?

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Citazione da Spinoza (con consiglio di leggere tutto il post):

G8: raggiunto l’accordo sull’Africa. È quella grande sotto l’Europa.

Mentre George Clooney farà un film all’Aquila. E Carla Bruni non si fa rintracciare.

G8, il NYT e il Guardian

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Il New York Times critico nella gestione organizzativa italiana del G8 (Oh, that-G!). La Casa Bianca dà ben altra posizione, e apprezza il lavoro. Il dibattito è scatenato, mentre Obama è proprio ora all’Aquila. In un centro storico spettrale, dove oggi il Presidente degli Stati Uniti incontra volontari della Protezione Civile e osserva quello che un terremoto può fare. Certo, di questi tempi l’Italia dà di che parlare al mondo. E anche di che disegnare.

Ma ci sono punti comuni sui cambiamenti climatici? Le sfide sono tante e complesse, di natura economica e politica. Un percorso? Lo si spera, certo. I politici più potenti del globo del mondo si radunano a L’Aquila (tra Roma e L’Aquila, insomma) per il summit del G8. In cima all’agenda i cambiamenti climatici e le risposte a questo problema da parte dei paesi ricchi che appartengono al G8, che da soli producono oltre il 50% dell’inquinamento del pianeta.

Petizione per Aung San Suu Kyi

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Ricevo e pubblico.

“Cari Amici,

Dopo 13 anni di detenzione, il Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi è stata incarcerata di nuovo su accuse inventate dal brutale regime birmano. Lancia un appello al Segretario Generale delle Nazioni Unite per assicurare il suo rilascio e quello di tutti i prigionieri politici: Firma la petizione
La leader della democrazia birmana e vincitrice del premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, è stata arrestata in base a nuove accuse inventate, , proprio pochi giorni prima che scadessero i suoi 13 anni di detenzione. Lei e migliaia di monaci e studenti sono stati imprigionati per aver corraggiosamente sfidato il brutale regime militare con appelli pacifici per la democrazia.

Michela Brambilla ministro

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Promossa! Ma era predestinata… L’accordo informale con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, è arrivato. Michela Vittoria Brambilla diventerà ministro senza portafoglio del Turismo. Non solo: quattro, forse cinque sottosegretari diventeranno viceministri.
Si tratta di Adolfo Urso al Commercio con l’estero, Paolo Romani alle Comunicazioni, Roberto Castelli alle Infrastrutture, Ferruccio Fazio alla Sanità e, probabilmente, Giuseppe Vegas all’economia- anche se su quest’ultimo, forzista, si solleva il veto di An e della Lega, perché scomporrebbe gli equilibri.

Come specifica Silvio Berlusconi, queste promozioni non spostano il numero dei componenti del governo. Si tratta di sottosegretari che diventano viceministri per confrontarsi al meglio nelle riunioni internazionali con ministri di altri Paesi. Sempre 61 insomma.

Turisti pentiti restituiscono il “souvenir” del Colosseo

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Una bella notizia, che sta già facendo il giro del mondo: quella dell’anonima turista “pentita” che dagli Stati Uniti ha riconsegnato all’Urbe il frammento raccolto nell’area archeologica di Roma del Colosseo. E Regione Lazio e Comune di Roma rilanciano insieme il messaggio rivolto ai visitatori della Capitale, affinché contribuiscano alla tutela del suo patrimonio artistico, rispettandone i monumenti. Dice l’assessore al Turismo della Regione Lazio, Claudio Mancini

Questa vicenda, grazie anche all’interesse della stampa internazionale può aiutarci a rilanciare il legamene con i turisti stranieri e in particolare con quelli americani. E ci piacerebbe riprodurre vicino ai monumenti romani il testo della lettera scritta da questa turista del North Carolina, che riconsegnando il frammento raccolto 25 anni fa può essere di certo un esempio per sensibilizzare tutti al rispetto del prezioso patrimonio culturale della città

Dopo solo 25 anni!

Referendum, il sì di Berlusconi e la sbiancata della Lega

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In quanto dichiarato dal Premier non c’è nulla di strano. E’ perfettamente logico. Silvio, uomo che, nelle parole della moglie Veronica Lario, ha ormai le velleità di Napoleone, (e, nelle parole di qualcun’altra, anche “papi“, di questi tempi), ha avuto modo di spiegare la sua posizione in merito alle tanto agognate consultazioni referendarie.

Sì certo. La risposta è ovvia. Dà un premio di maggioranza al partito più forte e vi sembra che io possa votare no?

Non è mica masochista, lui. E noi tutti? La risposta, che potrebbe anche essere gradita dai promotori del referendum, lo sarà certo un po’ meno da quella Lega cui questo Referendum proprio non va giù. Referendum che nun s’ha da fare, e che comunque il partito di Bossi ha osteggiato fin da principio, impedendo di fatto il suo accormapamento in un election day con le Europee che tanto avrebbe fatto risparmiare al paese. Un referendum che dà il premio di maggioranza al primo partito… Carolina Lusanna, Lega, appunto, ieri a Ballarò tuonava: La democrazia ha i suoi costi!

Sostiene Tabucchi

Antonio Tabucchi ama il Portogallo e Fernando Pessoa.

sentì invece una grande nostalgia, di cosa non saprebbe dirlo, ma era una grande nostalgia di una vita passata e di una vita futura, sostiene Pereira

Il Dottor Cardoso e la confederazione di anime. Monteiro Rossi. Oggi una web radio.

Sostiene Pereira, e con lui Tabucchi: In Italia c’è un controllo dell’informazione come in nessun altro paese europeo. Per i giornalisti è arrivato il momento di far sapere all’Europa quello che succede qui, chiedendo un’udienza urgente alla Commissione europea. E se i padroni del vapore non hanno gli estremi per una denuncia di diffamazione contro le notizie fornite da Santoro, la Federazione della Stampa dovrebbe denunciare alla magistratura la commissione di Vigilanza Rai per abuso di potere

L’Aquila, il telegramma del Sindaco

Aiuto. Avevano già chiesto aiuto da L’Aquila. Il mezzo è quello che nell’immaginario vediamo come tipico delle comunicazioni urgenti e cariche di gravità. Il telegramma. Oggetto: richiesta di dichiarazione di “stato d’emergenza” per la città dell’Aquila, resa necessaria dalla concomitante segnalazione dello sciame sismico in corso, e di gravi lesioni ad edifici pubblici e privati.

Cinque giorni prima del Grande Terremoto, il Comune dell’Aquila ha inviato un telegramma di richiesta di aiuto e di accorato allarme a:

1. Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento della Protezione civile

2. Governatore della Regione Gianni Chiodi

3. Assessore regionale alla Protezione civile Daniela Stati

4. Prefettura dell’Aquila.

Terremoto Abruzzo, appuntamento a Ballarò

Terremoto in Abruzzo. Un protagonista non solo unico e inedito, ma che in questi giorni non teme concorrenza in termini di popolarità. Il quadro che si sta venendo a delineare, dopo i crolli, il dolore, la morte e ancora insieme alle scosse, è – volendo utilizzare un eufemismo – inquietante. Si è svegliata una forza che si era accumulata per secoli sotto quella terra. Un vero e proprio mostro. Ma ancora più paura, se possibile, fa il mostro umano.

Il terremoto di nuovo a Ballarò da Floris. Maurizio Crozza ha cominciato in grande. Con un pensiero quasi imbarazzato per gli abruzzesi, per la situazione attuale, per quanto accaduto e in corso. Ma Maurizio Crozza è un comico, e non può non fare il comico. Alla vista di Maroni e Belpietro in studio, esclama: ma non doveva essere una puntata sul meglio dell’Italia?

Terremoto Abruzzo, di giornali e registi

Non ero del tutto convinta della bontà dell’iniziativa: mandiamo in Abruzzo, tra le maceri, i registi in esclusiva per Repubblica. Registi italiani – a me in genere graditi – sulla scia dell’ispirazione sismica. Mi aveva quasi infastidito l’iniziativa. Una violenza all’intimità, un cavalcare il dramma. Un discorso umano, contro qualsiasi logica mediatica e ancor più giornalistica.

Non ero per niente convinta. Poi qualcuno mi ha detto: il popolo italiano è fatto oggi di gente che si muove sulla scia dell’emotività. Ben vengano le foto drammatiche, di forte impatto. Peluche, bare bianche di bimbi innocenti, riprese di lacrime e dolore. Perché così, tenendo alto il livello di emotività, forse non smetteremo di parlare di questo terremoto tra pochi giorni.

Abruzzo, cemento e sabbia

Terremoto in Abruzzo, la macchina della giustizia si sta muovendo. Il numero delle vittime è salito a 294. Non ce l’ha fatta un uomo di 59 anni. Qui trovate la mappa delle tendopoli.

Molto probabilmente non ci saranno indagati, perché gli indagati saranno anche arrestati

Queste le parole, al Tg1, del procuratore della Repubblica presso il Tribunale dell’Aquila, Adriano Rossini. E’ stata, infatti, avviata unìinchiesta per fare luci su eventuali responsabilità per i crolli rovinosi avvenuti con il sisma nella regione abruzzese. Controlli previsti su ciò che rimane di quei palazzi. Analisi e verifiche. L’Italia, ammesso che continui questo picco di emotività, sta a guardare.

Abruzzo, intervista a Cortesi, coordinatore CISL Corpo forestale dello Stato

Abruzzo. Si riceve e si pubblica l’intervista a Pier Giorgio Cortesi (Coordinatore Nazionale CISL Corpo forestale dello Stato) di Gianni Lattanzio (Segretario nazionale Associazione Ambientevivo).

I mezzi di comunicazione, in questi giorni, hanno portato nelle case di tutto i mondo le immagini ed il grido di dolore delle popolazioni abruzzesi della zona aquilana colpita duramente dal sisma del 6 aprile. Un dolore che suscita interrogativi in ognuno, a ridosso della Pasqua, sulla vita e sulla morte ma anche sulla corretta gestione del territorio e del nostro patrimonio architettonico e soprattutto sulla sicurezza.

Per approfondire quello che rischia di essere solo sensazione abbiamo incontrato un protagonista, che è riuscito a sfuggire alla furia devastatrice del 6 aprile e mettersi al servizio di quelli più sfortunati, rimasti intrappolati tra le macerie: Pier Giorgio Cortesi, Coordinatore Nazionale CISL Corpo forestale dello Stato.

Abruzzo

Oggi non c’è nulla da dire. Oggi ci sono i funerali. Oggi ci sono le foto, i video, i racconti, le bare. Le foto: i media si accalcano su una bara piccola e bianca, quella di un bimbo di 5 mesi. 5 mesi o 95 anni: sembra impossibile poter pensare che un giorno si arriverà a parlare di altro. Che un giorno noi, lontani e ignari, supereremo il trauma. E chissà loro. Loro no. Vivranno, ricominceranno. Oppure no. Ci sono milioni di ragioni per cui quello che è accaduto, in qualche modo, era ineluttabile.

E milioni di ragioni per sentire, banalmente, retoricamente, semplicemente, che non è possibile.

Berlusconi, se il terremoto è come un camping

Berlusconi e il camping. Berlusconi e le gaffe. Digitate – al momento – di Google le parole chiave “Berlusconi” e “camping”. Vi uscirà, in questo momento, come primo risultato questo sito australiano.

Napolitano è a L’Aquila. Il Papa ci andrà – dopo una via crucis più compita in quel di Roma, però. La tragedia è immane e l’Italia ne esce non solo distrutta, ma in piena vergogna. E oggi questa notizia che l’Italia che non si vuole dare. Una notizia che è assai meno importante dei fatti. Ma che è Italia anch’essa. La gaffe di Silvio è grave, anche se ci siamo abituati. La gaffe non viene riportata, per ora, né su Repubblica, nè sul Corriere. A L’Aquila c’è un’atmosfera spettrale. Una città letteralmente rasa al suolo. Ma qualcuno riesce a tornare in auge con la menata dell’ottimismo. E’ il nostro Premier.