L’assoluzione in appello di Berlusconi rinforza il governo Renzi?

Silvio Berlusconi parla della manovra economica, Tremonti e Umberto Bossi

L’accusa a Silvio Berlusconi e la condanna in primo grado di sette anni per concussione nel caso Ruby è caduta. In appello c’è stata un’assoluzione piena perché il fatto non sussiste. Berlusconi ha affermato di sentirsi sollevato e contento e anche che Forza Italia non cambierà. Di certo, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi sembra andare tutto bene.

Aumento Iva: Berlusconi vuole lo stop

berlusconiSilvio Berlusconi è tornato a parlare di Imu e Iva, due suoi “tradizionali” cavalli di battaglia politica. A margine delle recenti dichiarazioni del governatore di Bankitalia Ignazio Visco, il leader del Pdl ha invitato ad accelerare le riforme in materia fiscale, rivedere il ruolo di Equitalia, defiscalizzare il lavoro: priorità assolute, secondo il Cavaliere, visto e considerato che “con la legge elettorale la gente non mangia”.

Berlusconi a processo: i suoi parlamentari lo difendono

Erano in 150 i parlamentari accorsi dinanzi al Palazzo di Giustizia di Milano per “difendere” Silvio Berlusconi mentre era all’ospedale San Raffaele alle prese con una nuova visita fiscale che i magistrati del caso Ruby hanno richiesto per accertare le reali condizioni di salute e la veridicità del presunto legittimo impedimento. Una vicenda che – secondo i parlamentari – manifesterebbe un vero e proprio accanimento nei confronti dell’ex premier.

Processo Ruby Berlusconi: il trailer. Dal 6 Aprile 2011

Processo Ruby Berlusconi: il trailer. Dal 6 Aprile 2011. Ha già fatto il giro della rete. Loro sono geniali. Ecco il trailer del’appuntamento del 6 aprile.

Signora, scusi. Oggi è il 4 o il 5?

Oggi è il 6.

Parte la corsa.

Oggi è il 6 aprile!

Oggi non vengo al lavoro, sono malato.

… Allora mi licenzio!

Scritto e diretto da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi. Con Giancarlo Fontana – Simona Piatti – Ivan Maria Spadacenta – Fiorenza Salvador – Andrea Altieri – Giuseppe G. Stasi. Assistente alla regia Lorenzo D’Angella. Montaggio Giancarlo Fontana. Producer Marco Lupo Angioni.

Traduzione e adattamento Gianluca FontanaPerché, che lo si voglia o no, che si tifi per una parte o per l’altra, che si speri, ci si interessi, o che si conservi una dignitosa indifferenza, quella del 6 aprile è una data a cui tutta l’Italia guarda. Con gli occhi di un paese in cui un processo diventa una partita di calcio, un premier – Silvio Berlusconi – non lesina show (a vario titolo) e un’aula di tribunale diventa più popolosa di un casting hollywoodiano (più o meno).

Minetti: “Farnesina? La carica di ministro degli Esteri mi piacerebbe”

Foto: Ap/LaPresse

In una recente intervista rilasciata a Repubblica.it, Nicole Minetti parla del suo ruolo politico e del suo ruolo nella vicenda Ruby. Tante le esternazioni del consigliere regionale in Piemonte. Riguardo al caso Ruby, la Minetti ha dichiarato: “Nessuna delle ragazze che compaiono nelle intercettazioni è stata presentata da me al presidente. Ci si ritrovava a cena, con Silvio si era creato un rapporto di amicizia. Era una specie di grande famiglia“.

Riguardo Silvio Berlusconi, Nicole Minetti afferma:  “Affascinante, molto generoso, uno che mantiene sempre le promesse”. E alla domanda che il giornalista gli pone, riguardo un possibile difetti che il premier possa avere, Nicole Minetti ribatte: “Troppo impegnato. E con troppe donne attorno che lo corteggiano”.

Ruby adescata a 16 anni: “Fece sesso a pagamento 13 volte”

Foto: AP/LaPresse

La Procura di Milano ha chiuso oggi le indagini nei confronti del consigliere PDL in Lombardia Nicole Minetti, dell’ imprenditore  Lele Mora e del giornalista  Emilio Fede, accusati di favoreggiamento ed induzione della prostituzione di 32 ragazze maggiorenni e, appunto, dell’ allora minorenne Ruby. Quest’ ultima, in particolare, secondo i pm, sarebbe venuta in contatto con Lele Mora ed Emilio Fede, per la prima volta, nel settembre 2009, quando aveva solo 16 anni, e non nel febbraio 2010, come sostenuto finora. Inoltre, scrivono sempre i giudici, avrebbe compiuto “atti sessuali con Silvio Berlusconi, dietro pagamento di corrispettivo in denaro e altre utilità” per 13 volte, dal 14 febbraio al 2 maggio 2010, ma il reato di induzione e favoreggiamento alla prostituzione, per Fede, Mora e la Minetti, sarebbe proseguito fino al gennaio 2011, quando l’ inchiesta era già iniziata.
La Minetti, poi, avrebbe svolto un ruolo di intermediazione per “la sistematica erogazione di corrispettivi per l’ attività di prostituzione svolta previo assenso di Silvio Berlusconi “, occupandosi della concessione in comodato d’ uso alle ragazze delle case in via Olgettina. Emilio Fede, invece, doveva valutare “la rispondenza dei requisiti estetici” delle ragazze invitate ad Arcore, e sia lui che Lele Mora si occupavano di trovare le giovani, talvolta anche nell’ ambito dell’ agenzia gestita da Lele Mora.

Berlusconi: spunta bonifico alla mamma di Noemi

Foto La Presse

Spunta un bonifico di 20 mila euro da parte di Silvio Berlusconi ad Anna Palumbo, la madre di Noemi Letizia, la ragazza di Casoria che per prima chiamò “papi” il presidente del Consiglio, quando si presentò a sorpresa alla festa dei suoi 18 anni.

Il versamento, riportato oggi da alcuni quotidiani, risale allo scorso anno e proverrebbe da uno dei conti ufficiali del premier sui quali il suo fiduciario Giuseppe Spinelli ha la delega a operare. Conti da cui sarebbero arrivati i soldi avuti da Nicole Minetti, la consigliera regionale del Pdl che per volontà di Berlusconi prese in consegna Ruby nella notte tra il 27 e il 28 maggio, quando la ragazza su richiesta del premier venne rilasciata dalla Questura di Milano.

Sulla ricostruzione della vicenda, come riporta il Corriere della Sera, la Minetti ha detto ai magistrati: “Berlusconi mi disse: vai tu in Questura perché sei una persona per bene, sei incensurata, ti presenti bene”.

Il caso Ruby alla giunta per le autorizzazioni della Camera

Foto: AP/LaPresse

La giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera ha inziato a riunirsi oggi, tra le polemiche, per decidere in merito alla richiesta del tribunale di Milano di perquisire gli uffici del tesoriere di Silvio Berlusconi. Nella sua relazione, il relatore di maggioranza Antonio Leone, del PDL, ha chiesto che venisse negata l’ autorizzazione a procedere, in quanto vi sarebbe l’ evidenza di un “fumus persecutionis“, un “intento persecutorio“, dei pm nei confronti del premier.

Di diverso parere i gruppi dell’ opposizione, del PD, dell’ IDV e del Terzo Polo, per i quali “la relazione di Leone è tutta improntata su questioni procedurali, cavilli e tatticismi disattesi sia dalle norme che dalle pronuncie della Corte Costituzionale”, senza, aggiungono, “nessun accenno ai gravissimi fatti che hanno dato origine a questa vicenda giudiziaria”. Il dibattito si avvierà domani, mentre il voto arriverà entro giovedì.

Gli avvocati di Berlusconi hanno integrato la documentazione con 29 verbali degli interrogatori condotti nel corso delle indagini difensive. Il PD si è mostrato però critico con le scelte dei legali del premier, con la capogruppo in commissione giustizia alla Camera, Donatella Ferranti, che ha dichiarato: “La giunta per le autorizzazioni della Camera è chiamata a verificare l’ esistenza del fumus persecutionis, non certo ad entrare nel merito di una indagine in corso. Il tentativo degli avvocati del premier di parlamentarizzare il caso Ruby è pertanto inaccettabile. La sede competente è la Procura di Milano.”

Caso Ruby, Bertone: “Santa sede turbata”. Bossi invita alla calma il premier

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Il “caso Ruby”, che vede coinvolto il premier Berlusconi, continua a suscitare prese di posizione nel mondo politico e istituzionale: oggi, in particolare, si è pronunciato il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di una cerimonia di inaugurazione: “La Santa Sede segue con attenzione e in particolare con preoccupazione queste vicende italiane, alimentando la consapevolezza di responsabilità sopratutto di fronte alle famiglie, alle nuove generazioni, di fronte alla domanda di esemplarità e ai problemi che pesano sulla società italiana” ha affermato Bertone, richiamando chi ricopre cariche politiche ed istituzionali importanti ad “una più robusta moralità, di un senso di giustizia e legalità.” E, rispondendo a chi gli domandava se condividesse, quindi, il turbamento di Napolitano, il cardinale ha risposto: “Avete visto la nota del Quirinale pubblicata dall’ Osservatore romano”.

Oggi, anche il quotidiano dei vescovi, l’ Avvenire, si è espresso in maniera piuttosto critica sulla vicenda, titolando a tutta pagina “Tensione altissima, al livello di guardia”, in riferimento all’ attacco del premier ai pm di Milano sferrato con il videomessaggio di ieri, e pubblicando integralmente il testo di un appello sul caso Ruby del “Movimento politico per l’ unità”, a cui aderiscono parlamentari cattolici di tutti gli orientamenti politici. Nel testo dell’ appello si legge: ” Il turbamento dell’ opinione pubblica sottolineato dal presidente della Repubblica per le gravi ipotesi di reato del premier-concussione e sfruttamento della prostituzione minorile– è anche il nostro” e, nella conclusione, viene affermato : “Vogliamo dunque cogliere l’ occasione per una rigenerazione morale e corale per far compiere alla società un soprassalto di dignità ed aprire una fase nuova“.

Berlusconi: “Pm da punire”. Il Terzo polo: “Si dimetta o elezioni”

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La giunta per le autorizzazioni della Camera ha rinviato l’ esame degli atti sul “caso Ruby“, in cui è coinvolto il premier, a martedì prossimo, su richiesta del relatore Antonino Leone, del PDL. Berlusconi già ieri aveva fatto sapere di non avere alcuna intenzione di presentarsi davanti alla Procura di Milano, che secondo i suoi avvocati non sarebbe competente, nè tantomeno di dimettersi: “Siete matti? Mi sto divertendo” aveva detto ai giornalisti.
Oggi, con un messaggio destinato ai Promotori della Libertà, diffuso in serata, il presidente del Consiglio è partito al contrattacco nei confronti dei magistrati milanesi, ribadendo di voler continuare a governare e fare una riforma della giustizia per impedire che giudici di sinistra possano destituire chi è stato eletto democraticamente, continuando a parlare di persecuzione giudiziaria, e sostenendo l’ inconsistenza delle accuse e che, nel “caso Ruby”, vi sarebbe stato un dispiegamento di mezzi e di forze sproporzionato. Inoltre, oltre a respingere ogni accusa, ha anche parlato di violazione di principi costituzionali, e di non voler recarsi dai pm di Milano, che non sarebbero competenti in merito.

I giudici: “Giovani prostitute da Berlusconi”. Ruby: “Gli ho chiesto cinque milioni”

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I giudici milanesi hanno inviato oggi alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera la “domanda di autorizzazione ad eseguire perquisizioni domiciliari nei confronti del deputato Berlusconi”, perquisizioni che dovrebbero essere svolte in particolare presso alcuni uffici di Segrate, per il noto “caso Ruby”, la giovane ragazza marocchina che sarebbe stata spesso ospite presso la residenza di Arcore del premier. Ma, se già nella stessa richiesta di autorizzazione a procedere l’ accusa viene formulata in maniera piuttosto esplicita (“Un rilevante numero di giovani donne si sono prostituite con Silvio Berlusconi presso le sue residenze, dietro pagamento di corrispettivo in denaro da parte di quest’ ultimo”, vi si legge infatti), sarebbero le intercettazioni e le citazioni da atti giudiziari a rendere più torbido lo scandalo, se venisse tutto confermato.

In un’ intercettazione, ad esempio, verrebbe detto:” Lo chiamano tutte “Amore, tesorino”. Non puoi nemmeno immaginare quello che avviene lì...Nei giornali appare molto meno della verità anche quando lo massacrano“. E, per quel che riguarda la questione della sicurezza del premier, per la quale questi era stato convocat0 al Copasir, dove però non è andato, una ragazza intercettata affermava: “Siamo entrate senza alcun tipo di controllo. E’ molto semplice. Dai il tuo nome al citofono ed entri”.

Financial Times-Berlusconi: “L’Italia merita di meglio”

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Financial Times-Berlusconi. Un “Enorme vergogna” per l’Italia, così il quotidiano britannico giudica la legge sul legittimo impedimento e il caso Ruby. Nell’editoriale si legge: “prima delle prossime elezioni, l’Italia merita un dibattito”.

Il giornale finanziario punta il dito contro l’abitudine della politica italiana degli ultimi anni di trattare la crisi “come un altro episodio del conflitto tra Berlusconi e il potere giudiziario. L’Italia merita di meglio”.

Ruby spesso ad Arcore, Berlusconi indagato: “Rapporti con minorenne”

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Nuovi guai giudiziari per  Silvio Berlusconi, che, dopo la bocciatura di ieri della legge sul “legittimo impedimento” da parte della Consulta, dovrebbe quindi presentarsi davanti ai giudici, questa volta per concussione e prostituzione minorile, per via del “caso Ruby”. La procura di Milano, che conduce l’ indagine, intende procedere con rito immediato, sostenendo di avere “ prove evidenti”, e ha notificato un ordine di comparizione al premier, indicando tre date in cui dovrebbe comparire davanti ai magistrati: il 21, il 22 e il 23 gennaio.

Per gli avvocati di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo, “la procura di Milano non è competente“, poichè, per quanto riguarda la concussione, “la competenza funzionale è pacificamente del Tribunale dei Ministri,” mentre per l’ accusa di prostituzione minorile, sarebbe competente territorialmente il tribunale di Monza. Per i legali, inoltre, “Si tratta di una gravissima intromissione nella vita privata del presidente del Consiglio”, e sostengono che il premier non abbia mai avuto rapporti sessuali con la ragazza, e quindi, il caso sarà archiviato.

Caso Ruby: Berlusconi indagato per concussione e prostituzione minorile

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Caso Ruby, indagato Berlusconi. La Procura di Milano ha indagato il presidente del Consiglio per “concussione” e “prostituzione minorile”.

Per la prima ipotesi di reato al premier viene contestato che nella notte fra il 27 e il 28 maggio 2010 avrebbe abusato del proprio ruolo per convincere i funzionari della Questura di Milano a consegnare alla consigliere regionale lombarda Nicole Minetti l’allora 17enne Karima “Rubi” El Mahroug.

Ragazza che porta alla seconda ipotesi di reato, quella secondo cui Berlusconi sarebbe stato cliente della prostituta marocchina in numerosi fine settimana ad Arcore.