Ruby spesso ad Arcore, Berlusconi indagato: “Rapporti con minorenne”

Foto: AP/LaPresse

Nuovi guai giudiziari per  Silvio Berlusconi, che, dopo la bocciatura di ieri della legge sul “legittimo impedimento” da parte della Consulta, dovrebbe quindi presentarsi davanti ai giudici, questa volta per concussione e prostituzione minorile, per via del “caso Ruby”. La procura di Milano, che conduce l’ indagine, intende procedere con rito immediato, sostenendo di avere “ prove evidenti”, e ha notificato un ordine di comparizione al premier, indicando tre date in cui dovrebbe comparire davanti ai magistrati: il 21, il 22 e il 23 gennaio.

Per gli avvocati di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo, “la procura di Milano non è competente“, poichè, per quanto riguarda la concussione, “la competenza funzionale è pacificamente del Tribunale dei Ministri,” mentre per l’ accusa di prostituzione minorile, sarebbe competente territorialmente il tribunale di Monza. Per i legali, inoltre, “Si tratta di una gravissima intromissione nella vita privata del presidente del Consiglio”, e sostengono che il premier non abbia mai avuto rapporti sessuali con la ragazza, e quindi, il caso sarà archiviato.


Nello specifico, il reato di “concussione” riguarderebbe le eccessive pressioni che avrebbe fatto, abusando della sua qualità di primo ministro, per indurre i funzionari della Questura di Milano ad affidare indebitamente l’ allora diciasettenne marocchina Kharima “Ruby” El Mahroug  alla consigliera regionale PDL Nicole Minetti, allo scopo di occultare  le sue frequentazioni con questa.
Il procuratore di Milano Bruti Liberati ha spiegato che il premier è stato iscritto nel registro degli indagati il 21 dicembre, e l’ invito a comparire gli è stato notificato oggi, mentre lo sfruttamento della prostituzione sarebbe stato compiuto ad Arcore tra il febbraio e il maggio 2010.
I magistrati avrebbero deciso di convocare Berlusconi dopo le deposizioni di altre persone che avrebbero raccontato di alcuni incontri tra i due, e dopo alcune perquisizioni a Milano  e nella casa dove attualmente risiederebbe la giovane Ruby col compagno, a Genova. Già nella scorsa perquisizione del 28 ottobre, erano stati trovati nel computer filmati e foto digitali di alcune feste in Sardegna con Berlusconi. Nell’ inchiesta, coordinata dai procuratori aggiunti Ilda Boccassini e Pietro  Forno e dal pm Antonio Sangermano, risultano coinvolti anche il direttore del TG4 Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora, per induzione alla prostituzione minorile.
Quanto ai commenti politici, il PDL fa chiaramente quadrato attorno al premier, parlando di “persecuzione”  e di “giustizia ad orologeria” (il ministro Gelmini),e addirittura di “killeraggio giudiziario”, con Stracquadanio, che arriva inoltre a definire “talebani” i giudici di Milano.  Nell’ opposizione, invece, Dì Pietro elogia la Procura di Milano per aver “aspettato la sentenza della Consulta proprio per non creare nessuna influenza”, mentre Bersani si augura che “ci vengano risparmiati ulteriori mesi di avvitamento dell’ Italia sui problemi di Berlusconi“. Duro anche il giudizio del leader di SEL Nichi Vendola, per il quale “Siamo in un paese che sta perdendo il senso del decoro di fronte al resto del mondo”.

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