Fini: “Espulso dal PdL per l’illiberale concetto di democrazia che fa capo a Berlusconi”

Gianfranco Fini ha annunciato una conferenza stampa alle 15 presso l’Hotel Minerva di Roma. Il presidente della Camera approfondirà il proprio punto di vista rispetto alle decisioni assunte dall’Ufficio di Presidenza del Popolo delle Libertà e renderà noto, con ogni probabilità, il nome del nuovo gruppo parlamentare della sua corrente che è Futuro e Libertà per l’Italia: formalizzato presso gli uffici della Camera, cui sono state anche consegnate le 33 richieste di adesione da parte dei deputati che hanno deciso di seguire Fini

Ore 15.01. Gianfranco Fini è arrivato presso gli edifici dell’hotel Minerva, i cronisti hanno affollato la sala stampa.
Ore 15.05. Diffusi i primi sondaggi rispetto al peso effettivo del nuovo soggetto politico: per l’Ispo di Renato Mannheimer si attesta intorno al 10%; per Luigi Crespi sta tra il 10 e il 12%.

Ore 15.08. La conferenza stampa di Gianfranco Fini: “Ieri in 2 ore sono stato espulso dal partito che ho contribuito a fondare (legge il documento, ndr) ‘per contrarietà nei confronti del governo e critica nei confronti del partito oltre che attacco sistematico alla figura del Premier’. Nessuno mi ha permesso di difendermi. La concezione non liberale della democrazia che Berlusconi mostra di avere si manifesta anche quando invita il sottoscritto a dimettersi da presidente della Camera. Ovviamente non le do perchè il presidente deve garantire l’imparzialità dei lavori, non la maggioranza che lo ha eletto. Ringrazio col più profondo del cuore i cittadini che mi hanno manifestato solidarietà e gli uomini e le donne del PdL che formeranno gruppi politici autonomi. La battaglia per la legalità è un impegno che avverto per onorare il patto con i nostri milioni di elettori onesti, grati alla magistratura e alle forze dell’ordine, che non capiscono perché nel nostro partito il garantismo significhi troppo spesso pretesa di immunità. Ieri è stata scritta una brutta pagina del centro destra ma questo non ci impedirà di dare sostegno alle idee di libertà e riformismo che ci hanno sempre contraddistinto. Sosterremo il Governo nel rispetto del programma elettorale”.