Salvini, Pontida e i cori da stadio contro i napoletani

Matteo Salvini, qui potete leggere la sua biografia wikipediana. Nel video, invece, potete ammirarlo e ascoltarlo in tutto il suo splendore a Pontida. Canta, l’onorevole, il giorno prima del ritrovo annuale del partito della Lega Nord. L’eurodeputato canta, in compagnia, un coro da stadio contro i napoletani e Napoli tutta.

21 marzo, Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia

Oggi si celebra la XIV edizione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. L’incontro è organizzato dalle associazioni Libera e Avviso pubblico. L’appuntamento è a Napoli, e la partecipazione prevista ruota intorno all’ordine delle 100mila persone da tutta Italia. Da Ercolano, da Torino, dalla Toscana, dalla Sicilia.

Da sempre una battaglia di giustizia che vede in prima linea il presidente e fondatore don Luigi Ciotti, ma anche tanti protagonisti del mondo della magistratura, delle istituzioni, dell’associazionismo.

I cento passi, per il primo giorno di primavera.

Di Pietro offende Napolitano? Ecco le sue parole

Ma cosa ha detto davvero Antonio Di Pietro? Perchè da due giorni è sulla bocca di tutti e sulle prime pagine di tutti i giornali per “aver offeso” il Colle e il suo inquilino, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano? Non solo: il Capo dello Stato gli ha anche risposto con tanto di comunicato ufficiale.

Mi sono presa la briga di trascrivere quello che ha detto. Poi giudicherete voi. (E soprattutto POI l’ho trovato già sbobinato… che polla…). Ecco il discorso fatto da Antonio Di Pietro ieri a Piazza Farnese a Roma in occasione della manifestazione sulla giustizia organizzata da Sonia Alfano. Italia dei Valori e Di Pietro insieme all’Associazione Nazionale Vittime di Mafia, ad altre associazioni e ai cittadini sono scesi in piazza alla manifestazione per ribadire il loro sostegno al Procuratore Capo di Salerno, Luigi Apicella.

Ecco il discorso, dopo il salto. In corsivo l’appello a Napolitano.

Cristiano Di Pietro indagato

Indagato Cristiano Di Pietro.
La Procura di Napoli lo ha iscritto nel registro degli indagati per le seguenti ipotesi di reato: corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Il tutto, nell’ambito dell’inchiesta sul malaffare gestito dall’ex provveditore alle opere pubbliche della Campania e del Molise, Mario Mautone.
Il padre, il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, è stato sentito ieri per tre ore dal procuratore aggiunto Franco Roberti e dai sostituti D’Onofrio, Falcone e Filippelli.
E si scatena la polemica. Il Giornale gongola, Libero si accoda, Travaglio lo difende ma gli dice basta familismo nell’IDV. Perché ccà nisciuno è fesso

De Mita sbarca su Facebook

Facebook spopola tra i politici italiani. Chi l’avrebbe mai detto. Dopo Brunetta, la Gelmini su You Tube e molti altri, anche l’arzillo 81enne Ciriaco De Mita si appassiona per il più popolare social network dei giorni nostri.

Ieri era a Napoli per la prima riunione della Costituente campana di centro, il nuovo partito che sta nascendo intorno all’Udc di Pier Ferdinando Casini e altre forze moderate. E, chiaccherando con i giornalisti, ecco la rivelazione:

Sono iscritto a Facebook. E ho tante amiche che mi contattano, qualcuna mi chiede “ma è davvero lei o è uno scherzo?” E io rispondo a tutte

Su Facebook, in effetti, digitando Ciriaco De Mita si trovano 4 risultati: De Mita Ciriaco, Ciriaco de Mita, Ciriaco De Mita e On. Ciriaco De Mita. Solo uno di loro sarà il De Mita ufficiale: sarà l’ultimo, quello con “rimembrata” la carica di onorevole?

Cannavaro: Gomorra? Non fa bene all’Italia

Per Fabio Cannavaro Gomorra non giova all’Italia. Per il cinema italiano spero che Gomorra vinca l’Oscar. Ma non penso che gioverà all’immagine dell’Italia nel mondo. Abbiamo già tante etichette negative. Il calciatore entra così, a gamba tesa in un’intervista esclusiva al settimanale Chi, diretto da Alfonso Signorini, sul pluripremiato film che ha vinto agli EFA (European Film Academy), gli Oscar europei, i premi per: Miglior film, Migliore regia, Migliore sceneggiatura, Migliore fotografia e Miglior attore.
Il cruccio di Cannavaro è il cruccio di un italiano all’estero:

Ancora oggi un mio compagno di squadra al Real mi ha detto: ‘Italiano? Mafioso’. È facile che un problema locale venga generalizzato

Vedi Napoli e poi muori



E’ scoppiato un nuovo scandalo. Un enorme scandalo, che ha come location la città di Napoli. Una città, invero, meravigliosa.


Bufera sul Comune, quindi, per l’inchiesta legata alla delibera Global Service: una gara d’appalto da 400 milioni poi ritirata per mancanza di fondi. Qui la diretta dei fatti. Rutelli si è presentato in procura a Napoli per dichiarazioni spontanee. E’ uscito anche il suo nome.


Rosa Russo Iervolino, oltre ad aver comunicato a Veltroni che non si dimetterà, chiede un confronto in seguito all’arresto di due assessori.


Per riflettere sulle parole di oggi di Gennaro Carotenuto:

…l’unica cosa che conta sono le poltrone, i soldi, la spartizione delle tangenti come delle carriere, E Bocchino di Alleanza Nazionale (quello dei pizzini di Latorre) può dire che lui insieme al deputato del PD Lusetti e al faccendiere Romeo sono “un sodalizio”. E dove il caso Villari, ancor più di Pescara e Napoli ha messo a nudo l’incapacità di scegliere la classe dirigente di centro-sinistra. Hanno fatto un partito con il manuale Cencelli nel quale l’unica cosa che prevale oltre ai giochi di potere è il diritto di veto su tutto


Per riflettere.


Partito Democratico, ovvero: una squadra compatta



Parlare del Pd è come sparare sulla Croce Rossa. E fa male, in fondo. Per la grande delusione che c’è nel leggere quello che accade. Per la grande delusione di aver sperato in qualcosa di nuovo, in qualcosa di decisivo, in qualcosa di SOCIALE E RIFORMATORE. E poi.


Scrive oggi Enzo Di Frenna, riepilogando lo stato dell’arte del Partito Democratico:

• due assessori Pd arrestati a Napoli.
• stessa inchiesta a Napoli: parlamentari Pd coinvolti.
• Del Turco (Pd) arrestato in Abruzzo, si candida nel Pdl.
• Bassolino (Pd) sotto processo, non si dimette.
• D’Alema (caso Unipol) sega le gambe a Veltroni
• La Torre (caso Unipol) lascia pizzini anti-Di Pietro
• Villari (Pd) cacciato dal partito, non lascia la Vigilanza
• Napolitano presidente (Pd) firma il lodo Alfano
Alla faccia del nuovo partito…


E poi. Il Sindaco di Pescara, D’Alfonso, ai domiciliari.


Pd, questione di morale



Non siamo la tangentopoli rossa


Sono due sindaci piddini a parlare, nel bel mezzo della questione morale che sta travolgendo il non-partito, inguaiato tra D’Alema e Veltroni.


Parlano: il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, e quello di Firenze, Leonardo Domenici, che ieri si è incatenato davanti alla sede della sede del gruppo Repubblica-l’Espresso con un cartello che rivendicava un’informazione corretta in merito alla vicenda politica innestata dall’inchiesta giudiziaria Fondiaria-Sai. E anche a Napoli, inchieste giudiziarie hanno coinvolto esponenti delle amministrazioni locali.


La crisi, in realtà, è della politica tutta, con buona pace del Premier che non perde l’occasione e che cavalca, naturalmente, l’Onda – non quella, ma la sua. Perché per il Pdl si tratta di una nuova Tangentopoli.


Good Morning, Mezzogiorno!



Paisani… e paisane…. Qui si direbbe proprio necessario un risveglio.


Giorgio Napolitano, undicesimo Presidente della Repubblica, in carica dal 15 maggio 2006, di Napoli, laureatosi in Giurisprudenza nel 1947 con una tesi di economia politica dal titolo: Il mancato sviluppo industriale del Mezzogiorno dopo l’unità e la legge speciale per Napoli del 1904, ci ritorna su.


Il Sud faccia autocritica. Rialzati, Meridione. Nella gestione della cosa pubblica. Nessun panico, ma, insomma, la questione meridionale è tutt’altro che accantonata. Alcuni dati lo hanno ricordato anche recentemente.


Condizioni preoccupanti, e non eclatanti. Certo, ci sono settori di eccellenza. Ci sono coraggiose denunce. La cultura? C’è pure quella. La gestione ordinaria? Da Vietnam?


2020, Odissea nella Grande Città

E tu, dove vai a ballare? Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia.
Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perché può capitare che si stacchi e venga giù

Un po’ di ricordi strappalacrime, prego.
I miei genitori, ormai più di 30 anni fa, decisero di trasferirsi a Milano dal lontano Salento. Pacchi di cartone, provviste a profusione, caffè Quarta in scorte elefantiache. A studiare, poi a lavorare. Economia il corso di laurea che avevano scelto. Però poi i tempi hanno cominciato a dilatarsi. I soldi a mancare, e il lavoro a diventare sempre più necessario e a tempo pieno. Aggiungiamo poi che, con il tempismo che mi è proprio, sono nata io ed ecco saltato il progetto di conquista del mondo. Loro sono contenti così. Non si sono mai neanche lasciati scappare una remora.
Più di 30 anni dopo, sono partita anche io dal lontano Salento. Pacchi di cartone, provviste a profusione, caffè Quarta in scorte elefantiache. Ogni categoria di emigrati ha il proprio must, e per i leccesi è proprio quel caffè. Roma è stata la mia destinazione. Mentre mio fratello e mia sorella ci riprovano, con Milano.

Il nodo di Alfano

Sms sul cellulare – suo, proprio suo – del Ministro della Giustizia dal tono estremamente intimidatorio.
Non manca la classica busta con proiettile e contenente un messaggio con su scritto

Alfano boia

e firmato con una stella a cinque punte, trovata nelle scorse settimane nella sede del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap).

Una stpria cominciata l’estate scorsa. Rusultato: misure di sicurezza per il Guardasigilli rafforzate, e solidarietà bipartisan, naturalmente.

Se Saviano va via

Se Saviano va via. La mafia non sarà più la grande assente delle campagne elettorali in Italia.

Andrò via dall’Italia, almeno per un periodo e poi si vedrà…

E l’opinione pubblica si mobilita. Gli scrittori italiani manifestano solidarietà. E consigliano: lasciare l’Italia in questo momento è la cosa più giusta.
Se Saviano va via. Andare via dall’Italia sarà sempre la cosa più giusta. Se Saviano va via. L’Italia non potrà più cambiare.

Di calcio, scontri e rinvii a giudizio

Da un lato Calciopoli.
Luciano Moggi e altri 23 imputati sono stati rinviati a giudizio dalla giustizia ordinaria. Franco Carraro e Francesco Ghirelli, rispettivamente ex presidente ed ex segretario della Figc, sono invece stati prosciolti.
Appuntamento allora al 20 gennaio (2009, sì), data di inizio del processo davanti alla nona sezione del Tribunale, collegio A. Le accuse portano anche il nome di associazione per delinquere e frode per competizioni sportive.
La storia infinita, insomma. Repubblica, per gli appassionati, ha messo su tutto un dossier. Dai vertici inguaiati, alle basi. Perché la base calcistica è la vera, drammatica, ignorante valvola di sfogo della violenza di un paese altrimenti borghese. Scelta da chi follemente la attua, e strumentalizzata da chi governa. Dall’altro lato, quindi, il pensiero corre a quella che chiamarono La bufala campana.