Super-stagisti in salsa calabrese

Stagisti pagati 900 euro per lavorare 5,7 ore al giorno. (Corrisponde all’impiego 75%, mi pare, no). Sono 45 euro al giorno calcolando in media 20 giorni lavorativi al mese. Sarebbero 7.2 euro l’ora – dato che sono 1.500 ore annuali). Spicciolo più, spicciolo meno. Netti. Voglio andare a vivere in Calabria… voglio la rugiada che mi bagna… ma vivo qui in cittààààààààààààààà… La regione Calabria ha trovato i soldi in parte nei bilanci – 3 milioni di euro -e altrettanto nei fondi europei.

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria Giuseppe Bova proprio non capisce cosa ci sia che non va nella proposta. Nella sua lettera aperta al senatore e giuslavorista Pietro Ichino scrive:

Noi tentiamo di offrire ai migliori giovani laureati un’opportunità per fare un’esperienza di alta formazione nella loro regione

Qui la ricostruzione del Corriere: 423 laureati calabresi, entro il 29 gennaio, saranno destinati in vari enti pubblici della regione per cominciare due anni di alta formazione (dopo aver terminato la formazione teorica di tre mesi ieri) a 900 euro al mese netti per 10.800 euro all’anno e 5,7 ore al giorno.

Pietro Ichino spiega la sua contrarietà:

È scandalosa la durata di questi stage, doppia rispetto al limite di legge, e lo è anche l’entità del compenso, decisamente abnorme rispetto a quel che accade normalmente. Ho organizzato decine di stage ogni anno, in passato, per i miei studenti: non duravano mai più di sei mesi e, di norma, il compenso andava dai 400 ai 600 euro. Per il modo in cui questa cosa è stata attivata il contenuto formativo mi sembra del tutto formale, non sostanziale

Forse rosichiamo e basta. Sfido chiunque a raccontarci quanto è stato pagato per uno stage. E SE è stato pagato.

Io ho fatto tre stage.

Il primo, una bufala pazzesca, non retribuito e in un posto che credo fosse una copertura per traffici di dati di associati venduti sottobanco alle aziende. Non è una battuta. Dopo tre mesi sono andata via, a volte li googlo e scopro che esistono ancora. W l’Italia.

Il secondo pagato 400 euro al mese per sei mesi. Non ci pagavo l’affitto. O meglio: se pagavo l’affitto poi nun magnavo. Ma insomma, anzi che c’era un minimo di rimborso spese…

Il terzo, di nuovo gratis. Qui è stato per amore – era al desk fotografico di una delle più grandi agenzie di fotogiornalismo. 4 mesi, non promettevano niente e non davano niente, ma l’impegno era solo per tre mattine alla settimana. Per amore, ripeto.

Naturalmente, mi hanno proposto ancora e ancora e ancora stage a più o meno e variabilmente le stesse condizioni.

E voi?

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