“eh allora? l’avrai commesso!” Vergogna!!
Ma sai, Ricca è riuscito a farla ammettere la verità: il tirapiedi del mafioso ha detto: “non è colpevole ma prescritto, cioè il reato l’ha commesso prima”. Capito? Non è colpevole…ahahahahah…
“eh allora? l’avrai commesso!” Vergogna!!
Ma sai, Ricca è riuscito a farla ammettere la verità: il tirapiedi del mafioso ha detto: “non è colpevole ma prescritto, cioè il reato l’ha commesso prima”. Capito? Non è colpevole…ahahahahah…
Dopo la straripante vittoria ottenuta da Hillary Clinton in West Virginia era normale, quasi scontato, aspettarsi dal Democratic National Committee una mossa per ristabilire quell’equilibrio interno al partito che dovrebbe vedere Obama leader fino al termine delle elezioni.
Cosi per dissipare le speranze della bionda candidata ecco che John Edwars, altro candidato alle elezioni presidenziali sempre di fede democratica, decide di abbandonare la sua candidatura, sostenendo apertamente un candidato.
Di quale candidato si potrà trattare? Di Hillary Rodham Clinton o dell’ Illinois senator Barack Obama?
Calabresi. Un cognome importante, pesante, che si porta sulle proprie spalle una storia, una lotta, un significato di ribellione a tutto ciò che è terrorismo. A tutto ciò che è violenza ingiustificata.
E andato infatti in scena, alla Fiera del Libro di Torino, il nuovo libro di Mario Calabresi dal titolo “Spingendo la notte più in là”. L’opera di Calabresi è un documento autobiografico che riprende la sua vita e non solo, come anche indica il sottotitolo “Storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo”
Il terrorismo di cui parla Calabresi non è quello che oggi vediamo di carattere religioso che, fortunatamente, ci riguarda solo di striscio, che è “lontano” da noi, seppur ci ha colpito nei tragici eventi in Medio Oriente, tra cui il più noto è l’indimenticabile Nassyria. Il terrorismo di cui parla l’autore è quello politico, è quello degli opposti estremi, che negli anni 70-80 hanno dilaniato il nostro paese.
Le primarie democratiche ormai le potremmo definire molto più semplicemente le primarie del pareggio. Eppure se nella precedente sessione il pareggio si poteva intendere come una vittoria leggera da parte di Obama questa volta non sembra proprio cosi.
I risultati in Nebraska e in West Virginia infatti hanno visto questa volta la Clinton dominare, ma questa volta non leggermente. Vediamo il motivo.
Se in Nebraska la vittoria è andata a favore del coloured candidate Barack Obama con un 49% a 47%, è in West Virginia che Hillary ha dato il meglio di sé.
Caro direttore, ringrazio D’Avanzo per la lezione di giornalismo che mi ha impartito su Repubblica di ieri. Si impara sempre qualcosa, nella vita
Ma, per quanto mi riguarda, temo di essere ormai irrecuperabile, avendo lavorato per cattivi maestri come Montanelli, Biagi, Rinaldi, Furio Colombo e altri. I quali, evidentemente, non mi ritenevano un pubblico mentitore, un truccatore di carte che “bluffa”, “avvelena il metabolismo sociale” e “indebolisce le istituzioni”, un manipolatore di lettori “inconsapevoli”, quale invece mi ritiene D’Avanzo. Sabato sera sono stato invitato a “Che tempo che fa” per presentare il mio ultimo libro, “Se li conosci li eviti”, scritto con Peter Gomez, che in 45 giorni non ha avuto alcun preannuncio di querela
A Travaglio piace sottolineare il suo passato e i guru che lo hanno cresciuto. Una velleità cui, probabilmente, chiunque cederebbe. Lui, in particolare, lo fa in modo non a tutti gradito. La sua faccia lo permette. I tratti del viso, e i toni di voce.
Noi abbiamo fatto l’antimafia mandando un messaggio chiaro ai lavoratori. Il sindacato non deve perdere mai di vista il rapporto con la gente
Cercate Mafia su Current TV. Hanno già non poco materiale. La mafia è la Mafia.
In effetti iniziava a sembrare tutto un po’troppo semplice. Pareva quasi strano che tra israeliani e palestinesi, se si escludono i contrasti “italiani” avuti alla Festa del Libro di Torino, ci fosse un attimo di tregua.
Il fatto è che la tregua tra i due continua, il problema questa volta è in seno agli isrealiani che si ritrovano in una situazione molto difficile, che potrebbe portarli, nel caso in cui la faccenda dovesse degenerare, a rimanere senza il loro premier Ehud Olmert.
I problemi “israeliani” sono di tipo giudiziario e vedono coinvolto Olmert non come presidente quanto invece quando ancora era sindaco di Gerusalemme. Cerchiamo di comprendere meglio la situazione quale è.
Se nella realtà il buon Barack Obama è ancora impegnato in una lotta, a questo punto impari, contro la bionda Hillary in attesa di scontrarsi contro il repubblicano McCain, il toto-presidente è già in atto.
Sempre con la speranza che chi fa i sondaggi negli Stati Uniti non sia la stessa persona, o gruppo di persone, che li fa in Italia sembra che il prossimo presidente potrebbe essere Barack Obama.
Un’affermazione questa che deriva da alcune considerazioni che ci fanno rileggere in chiave decisamente differente anche l’importanza della vittoria nelle primarie democratiche.
I fascistelli di destra, di sinistra e di centro che mi attaccano, ancora non hanno detto che cosa c’era di falso in quello che ho detto
Si difende – o meglio, risponde – Marco Travaglio.
Gratis, naturalmente. Anzi dovrai versarmi qualcosa tu per l’onore che ti faccio
E lui narra:
Ho fatto l’abusivo al Giornale come vice-corrispondente da Torino dall’87 al ’92. Il corrispondente era Beppe Fossati, bravo e simpatico, ma con poca voglia di lavorare. A volte scrivevo pure i suoi articoli e lui mi dava cinquantamila lire al pezzo.
Le parole con cui il buon Indro Montanelli descriveva Marco Travaglio sono il sunto perfetto di questa recente, torbida faccenda del nuovo lodo Schifani:
No, Travaglio non uccide nessuno. Col coltello. Usa un’arma molto più raffinata e non perseguibile penalmente: l’archivio
una imprenditrice e politica italiana, ex-presidente dei giovani imprenditori di Confcommercio
Ma anche
Erede di una famiglia di industriali dell’acciaio da quattro generazioni, laureata in filosofia all’Università Cattolica
Una filosofa, dunque.
Michela Vittoria Brambilla si è candidata alle elezioni politiche del 2006 con Forza Italia nella VII circoscrizione Veneto 1, senza però risultare eletta. Successivamente nel 2007 si è autonominata presidente dell’Associazione Nazionale Circolo della Libertà
L’autonomina ha un sapore tutto suo. Non dimentichiamo un altro particolare della sua biografia:
Ha precedentemente lavorato come giornalista televisivo per il gruppo Mediaset
Tempo di elezioni in Serbia, che poco meno di due mesi fa, si è ritrovata a scegliere il suo presidente.
Allora fu Boris Tadic a vincere. Una vittoria che significo una fondamentale sterzata della Serbia in direzione Bruxelles e quindi Unione Europea.
Da quel giorno accadde un tira e molla continuo, sostenuto anche da una tensione particolarmente elevata, dovuta al fatto che il Kosovo, una regione della Serbia, si era dichiarato indipendente, sostenuto anche dalla comunità europea.
Le primarie democratiche sono fatte così. Piene di proclami, piene di cambi di direzione. Deviazioni che portano spesso, anche solo per alcuni commenti un po’ al di fuori dalle righe ad avere un giorno un favorito un giorno un altro.
Quando ormai mancano poche tappe alla fine delle primarie, con 5 date ancora da “scrutinare”, la situazione pro-Obama si va sempre più delineando.
Così se Hillary impegnata sul duplice fronte Florida-Michigan e prossime sessioni di primarie per Obama ormai l’obiettivo è uno solo, probabilmente molto più difficile di quello della bionda candidata.