La Corea consegna i suoi piani nucleari e torna tra i buoni

Vi dico la verità, io in questi casi rimango sempre e comunque scettico. Un paese che ha vissuto i suoi ultimi anni a dominare la scena internazionale minacciando gli altri di avere il nucleare, di punto in bianco non abbandono tutto ciò che ha.

Sicuramente in possesso di una via alternativa, almeno nei miei pensieri e di quelli di Bush, la Corea ha consegnato i suoi piani nucleari e si siederà al tavolo delle trattative per venire tolta dagli stati sponsor del terrorismo.

Con gli USA ancora cauti riguardo la situazione, oggi Pyongyang ha in progetto di far abbattere, come segno di buona volontà, la torre del reattore nucleare di Yongbon.

Una notizia che sicuramente fa stampare un piccolo sorriso sul volto di tutti i cittadini, ogni giorno riempiti di brutte notizie; ma per voi: C’è da fidarsi della Corea?

Così Copenhagen brucia i rifiuti con tecnologia made in Italy

Tratto da “Voglia di cambiare”, di Salvatore Giannella, Chiarelettere editore, € 13,60.
Per chi arriva a Copenhagen, una foto d’obbligo è davanti alla Sirenetta, in porto. Ebbene se alzate gli occhi al di sopra della statua simbolo della capitale danese, vedrete su un’isola sita un chilometro dopo il braccio di mare, le ciminiere di un inceneritore. Qui i danesi bruciano quel poco (trenta per cento) di rifiuti che non riescono ad imbrigliare nella pratica delle “4 R” raccomandata dall’Unione europea: e cioè la riduzione, raccolta differenziata, riciclaggio, recupero dell’energia. Lo bruciano con tecnologia made in Italiy: infatti l’impianto fu costruito nel 1995 dai genovesi dell’Ansaldo Volund.

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 27 giugno 2008

Ore 01:21. La notte è ormai profonda qui nella pianura padana, di poco a ridosso delle prealpi, eppure il caldo tipicamente estivo è finalmente arrivato. Cosi in pantaloncini corti e canottiera smanicata mi appresto a presentarvi le prime pagine dei giornali di oggi.

Libera informazione

Siccome però di parlare sempre di quello che da Grillo, con una certa ossessione che però lo accomuna a chiunque altro, in Italia, chiama lo psiconano stanca, stanca assai… c’è anche la parte buone notizie.

Libera Informazione-Teche Rai: “Documenti per far crescere le coscienze”.
Siglato l’accordo per l’utilizzo e la diffusione di materiale audio-video sui temi di mafia e antimafia

Qui, la notizia.

Delle intercettazioni

Volevate sapere davvero tutto questo? Da Silvio, veniamo a a conoscenza del fatto che 789 Pubblici Ministeri e Magistrati si sono interessati all’uomo di Arcore nella loro attività lavorativa dalla di lui discesa in campo. Prima domanda. Abbiamo 789 comunisti nella nazione e non lo sapevamo? Una bella media, sui 9000 magistrati sparsi sul territorio nazionale (e considerando che la Sinistra è, ad esempio – ma è solo un esempio – scomparsa dal Parlamento). Direte voi: non ha mica detto comunisti. Parla di accanimento giudiziario. Giusto. Dal 1994, 789 tra Pubblici Ministeri e Magistrati non avevano, evidentemente, nessun criminale di meglio da perseguire. Questa non se la perde neppure Beppe Grillo.
Volevate sapere davvero tutto questo? Seconda domanda. Perchè Silvio Berlusconi è andato alla Confesercenti? Certe voci dicono: visto che la Confesercenti si dichiara bipartisan, ma neutra poi non lo è del tutto, è andato volontariamente a prendersi i fischi, per dimostrare che così non è. Terza domanda. Le intercettazioni. Ma voi. Volevate sapere davvero tutto questo?

I portuali protestano a Bruxelles e la isolano

Probabilmente non era questo l’obiettivo dei portuali polacchi scesi in piazza davanti al palazzo della Commissione Europea a manifestare, o forse si. Fatto sta che questo è il risultato ottenuto.

Palazzo Berlaymont, davanti al quale appunto manifestavano i pescatori, anziché affrontare i riottosi, si è chiuso a riccio ordinando alla sicurezza di blindare l’edificio.

Risultato: La commissione UE è risultata irraggiungibile per più di un’ora. Una “paura da manifestante” quella che si vive a Bruxelles, che la commissione europea non riesce a risolvere.

Meno di un mese fa altri manifestanti, sfruttando questo panico, hanno costruito un muro nella piazza antistante il palazzo. A questo punto per aiutare la UE vi chiedo: Come si dovrebbero arginare certe proteste?

“I magistrati cancro della democrazia”. Quando il capo perde la testa

A occhio le ipotesi qui sembrano essere due: o il cavaliere ha capito che se non si da una mossa il processo Mills lo porterà ad una scomodissima condanna, o piuttosto, suggerito da avvocati e consigliori, ha realizzato che le promesse elettorali erano davvero eccessive e ha deciso di puntare alla bagarre istituzionale. Il bello è che in entrambi i casi non sarebbe una novità.
Se infatti pensiamo alla prima ipotesi, quella del caimano mangia-processi, annoveriamo per la cronaca: depenalizzazione del falso in bilancio, legge sulle rogatorie internazionali, legge Cirami sul legittimo sospetto, lodo Schifani sull’improcedibilità contro le alte cariche dello stato, legge Pecorella sull’inappellabilità delle sentenze di assoluzione in primo grado, ex Cirielli per il taglio dei tempi di prescrizione, svariati decreti salva Rete4, riforma della disciplina delle intercettazioni, sospensione dei processi. Gli ultimi quindi anni ci mostrano impietosamente che il cavaliere non è cambiato affatto, e la giustizia è sempre la sua passione, ben aldilà dei suoi studi accademici.
Guardando invece alla seconda possibilità proposta in apertura, definite in passato armi di distrazione di massa, alcune considerazioni su queste prime settimane dell’esecutivo nascono quasi spontanee.

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 26 giugno 2008

Ore 08:33. Rassegna mattutina dopo una serata passata a teatro, una realtà che consiglio a tutti di provare e riprovare per assaporare su se stessi la sensazione della purezza di recitare, pur non essendo attori, ma spettatori. Ma ora bando alle ciance, che si aprano i quotidiani.

Stampa clandestina

La notizia è di pochi giorni fa, ma naturalmente il mainstreaming l’ha ignorata.
Una condanna per “stampa clandestina” ha colpito un sito fatto alla luce del sole.

Un paradosso che nasce dall’incontro di una regola fascista con le nuove tecnologie del terzo millennio

scrive la Redazione di Voci Libere.

Carlo Ruta è un clandestino. Il suo sito, antimafia, sia detto, www.accadeinsicilia.net è stato condannato dal tribunale di Modica per non aver registrato le sue pagine web come testata giornalistica. Stampa clandestina, insomma.

Mugabe al bivio

Nello Zimbabwe sono giorni decisivi. Infatti venerdi sarà il giorno del ballottaggio presidenziale, il giorno in cui Robert Mugabe, il dittatore oserei definirlo, cercherà di conquistare per l’ennesima volta il potere.

Per riuscirci le sue forze militari hanno fatto particolari pressioni nei confronti del suo avversario Morgan Tsvangirai che di pronta risposta si è rifiugiato nell’ambasciata olandese.

La situazione di guerriglia non sembra affievolirsi, almeno per ora. Dalle parole di Mugabe pare infatti che il tempo delle trattative avverrà solo dopo il 27, ovvero dopo il ballottaggio.

Gli USA non riconosceranno il voto ottenuto con la violenza, la Cina sostiene Mugabe per il traffico d’armi remunerativo che ha con lo Zimbabwe: E voi da che parte state?

Roma, il buco e il grande bluff

E’ incredibile che si proponga come leader politico. Se sono confermate le notizie sulla bancarotta di Roma, dovrebbe ritirarsi
Bruxelles, 19 giugno 2008, Silvio Berlusconi a proposito di Walter Veltroni
Cancelleremo la Notte Bianca e razionalizzeremo le spese per la cultura, atti necessari per garantire i servizi sociali
Roma, 19 giugno 2008, Gianni Alemanno a proposito del bilancio di Roma
Tre giorni dopo gli attacchi del centrodestra, la replica dell’ex sindaco Walter Veltroni, con le dovute precisazioni e dati alla mano.
Quella del buco del buco di Roma, come è stata definita da chi non sa neanche di cosa parla è una delle più grandi bufale mediatiche che siano mai state inventate, costruite, nel corso del tempo“.
E’ ineditamente scuro in volto, Veltroni, nel giorno della smentita alle accuse mosse dal premier e dal neosindacon Alemanno circa il buco che la sua amministrazione avrebbe lasciato in eredità alla nuova. Parla di strumentalizzazioni politiche che infangano il nome della città.
Poi il contrattacco.

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 25 giugno 2008

Ore 01:10. La notte è fonda ormai, così mentre il silenzio avvolge la mia casa e tutto ciò che la circonda mi appresto a presentarvi gli argomenti principali trattati dai giornali internazionali. Da “Il Caimano” allo Zimbabwe di Mugabe tutti gli argomenti, qui nella Rassegna Stampa Internazionale di Politicalive.

Non solo politica

Sarà politica? Non lo sarà? Politica, l’arte di governare. Le polis appaiono sì lontane. Non è politica, non solo politica. Uno sfogo lontano dalla politica, che la politica tocca. Mentre il decreto sicurezza passa trionfalmente, mentre il lodo Schifani ripasserà a breve, mentre si osserva questa Italia. Che cos’è quest’Italia?
Oggi mi interrogavo sull’esigenza e urgenza, soprattutto l’urgenza, di una norma che assicurasse l’immunità alle 5 più alte cariche dello Stato.
Urgenza del popolo, non grida altro in effetti, non lo sentite? A gran voce. Nessun particolare accanimento contro il Caimano: egli (egli, sic!) è solo l’incarnazione meglio riuscita del sistema all’italiana. Sistema perfettamente trasversale.