Berlusconi: “Da Obama non vado, non sono una comparsa!”. La Rice: “Veramente nessuno ti aveva invitato”

[Photo| Flickr]. Una precisazione. Tutti i giornali, media, tg etc hanno riportato le dichiarazioni di Silvio Berlusconi in occasione dell’inaugurazione della presidenza di Barack Obama il 20 gennaio:

Non sono andato per Bush e poi io sono un protagonista e non una comparsa

(però era una battuta, eh).

Nessuno ha voluto forse riportare le “istruzioni per l’uso” di Condoleeza Rice, invece (sarà perchè è abbronzata?)

As in the past, foreign delegations will not be invited to Washington for this occasion

Insomma, è uso e consuetudine, data l’alta affluenza e probabilmente ragioni logistiche, non invitare i Capi di Stato stranieri in occasione dell’insediamento. Solo gli ambasciatori. L’invito non è arrivato a nessuno, e neppure a Silvio.

Ah. Neanche all’epoca di Bush, probabilmente…

Guantanamo, Governo USA ammette l’utilizzo della tortura

Guantanamo? E’ una una prigione ben gestita, e chiuderla è proprio una cattiva decisione per Barack Obama.
A parlare è il vicepresidente uscente degli Stati Uniti, Dick Cheney, che, con l’ormai uscito di scena George W. Bush, ha sempre negato l’utilizzo di pratiche di tortura a Guantanamo. Per lui il problema è un altro: il carcere è diventato un simbolo per la sinistra in questo Paese e forse per alcuni nostri critici all’estero: hanno fatto una campagna così dura contro Guantanamo che ora non hanno altra scelta che chiuderlo.
Ma… Ooops I did it again.
Abbiamo torturato Qahtani
Ad ammetterlo in un’intervista al Washington Post è Susan Crawford, l’alta funzionaria del Pentagono incaricata di rivedere le pratiche di detenzione di Guantanamo. Qahtani è stato torturato, e su indicazione del ministro della Difesa, Robert Gates.
avevamo tutte le autorizzazioni per farlo: le conseguenze sulla salute del prigioniero sono state pero’ la goccia che ha fatto traboccare i vaso
Già, perchè il detenuto è stato ricoverato due volte, secondo il Washington Post, con sintomi di bradicardia (tachicardia estrema che può portare anche alla morte). E la tortura psicologica? Isolamento prolungato, privazione del sonno, esposizione al freddo, nudità, insulti alla madre e alle sorelle.

Super-stagisti in salsa calabrese

Stagisti pagati 900 euro per lavorare 5,7 ore al giorno. (Corrisponde all’impiego 75%, mi pare, no). Sono 45 euro al giorno calcolando in media 20 giorni lavorativi al mese. Sarebbero 7.2 euro l’ora – dato che sono 1.500 ore annuali). Spicciolo più, spicciolo meno. Netti. Voglio andare a vivere in Calabria… voglio la rugiada che mi bagna… ma vivo qui in cittààààààààààààààà… La regione Calabria ha trovato i soldi in parte nei bilanci – 3 milioni di euro -e altrettanto nei fondi europei.

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria Giuseppe Bova proprio non capisce cosa ci sia che non va nella proposta. Nella sua lettera aperta al senatore e giuslavorista Pietro Ichino scrive:

Noi tentiamo di offrire ai migliori giovani laureati un’opportunità per fare un’esperienza di alta formazione nella loro regione

Qui la ricostruzione del Corriere: 423 laureati calabresi, entro il 29 gennaio, saranno destinati in vari enti pubblici della regione per cominciare due anni di alta formazione (dopo aver terminato la formazione teorica di tre mesi ieri) a 900 euro al mese netti per 10.800 euro all’anno e 5,7 ore al giorno.

Pietro Ichino spiega la sua contrarietà:

È scandalosa la durata di questi stage, doppia rispetto al limite di legge, e lo è anche l’entità del compenso, decisamente abnorme rispetto a quel che accade normalmente. Ho organizzato decine di stage ogni anno, in passato, per i miei studenti: non duravano mai più di sei mesi e, di norma, il compenso andava dai 400 ai 600 euro. Per il modo in cui questa cosa è stata attivata il contenuto formativo mi sembra del tutto formale, non sostanziale

Forse rosichiamo e basta. Sfido chiunque a raccontarci quanto è stato pagato per uno stage. E SE è stato pagato.

Io ho fatto tre stage.

Il primo, una bufala pazzesca, non retribuito e in un posto che credo fosse una copertura per traffici di dati di associati venduti sottobanco alle aziende. Non è una battuta. Dopo tre mesi sono andata via, a volte li googlo e scopro che esistono ancora. W l’Italia.

Il secondo pagato 400 euro al mese per sei mesi. Non ci pagavo l’affitto. O meglio: se pagavo l’affitto poi nun magnavo. Ma insomma, anzi che c’era un minimo di rimborso spese…

Il terzo, di nuovo gratis. Qui è stato per amore – era al desk fotografico di una delle più grandi agenzie di fotogiornalismo. 4 mesi, non promettevano niente e non davano niente, ma l’impegno era solo per tre mattine alla settimana. Per amore, ripeto.

Naturalmente, mi hanno proposto ancora e ancora e ancora stage a più o meno e variabilmente le stesse condizioni.

E voi?

Cesare Battisti, il caso: l’Italia allo specchio

Cesare Battisti rifugiato politico in Brasile. Ciò che più fa riflettere è la motivazione data alla decisione. Ma andiamo con ordine.

Ieri notte arriva in Italia la notizia che il Ministro della Giustizia brasiliano, Tarso Genro, ha deciso di non concedere l’estradizione a Cesare Battisti. Il punto è che Battisti è stato condannato in contumaciaergastolo, con sentenze passate in giudicato, per aver commesso quattro omicidi in concorso durante gli anni di piombo. Già latitante in Francia, dove benificiò a lungo insieme ad altri terroristi della dottrina Mitterrand, è diventato uno scrittore di romanzi noir. Quando la Francia decise che l’avrebbe restituito all’Italia, si rese latitante in Brasile, dove venne arrestato nel marzo 2007. E dove ora ha ottenuto lo status di rifugiato politico.

Militante dei Proletari Armati per il Comunismo, è stato condannato all’ergastolo per quattro omicidi: Antonio Santoro (Udine, 6 giugno ’78) – esecutore materiale, Lino Sabbadin (Santa Maria di Sala, 16 febbraio ’79) – copertura armata, Pierluigi Torregiani (Milano, 16 febbraio ’79) – attentato, co-ideatore e co-organizzatore, Andrea Campagna (Milano, 16 aprile ’79), esecutore materiale.

Buon compleanno Andreotti. Che avvisa: “Non sono mica ancora morto”

Giulio Andreotti ha compiuto 90 anni. Il Divo ha seppellito molti tra coloro che volevano seppellirlo. La Stampa fa una bella ricostruzione multimediale della sua lunga vita.

Andreotti è nato a Roma il 14 gennaio 1919. Afferma tranquillamente di non pentirsi di nulla. In più, spera nel Paradiso e in una proroga sulla Terra già che si trova… E avverte: Grazie, grazie a tutti per gli auguri, ma mi celebrate come se fossi già morto e non ne ho alcuna intenzione al momento. Anche perché, siamo certi, la sua parte è ancora così fresca, attiva e reattiva nella vita politica italiana

Gomorra, addio all’Oscar

Gomorra dice addio all’Oscar. Non ce lo aspettavamo. Non se lo aspettava nessuno. Non se lo aspettava certo il regista. Il film di Garrone aveva avuto un 2008 di tutto rispetto. Premiato a Cannes, premiato agli European Film Awards, era stato benedetto da Steven Spielberg e Sophia Loren, era innegabilmente in odor di Oscar.

E invece no, niente statuetta. Il 2009 è appena iniziato, ed è già una pessima annata. Gomorra è rimasto a secco sia ai Golden Globe sia agli Oscar: la pellicola non rientra nelle candidature. Fabio Cannavaro (grande e insospettabile critico cinematografico, oltre che calciatore a tempo perso) portasse un po’ sfiga?

Arrestato il re del videopoker in Calabria

Arrestato il re del videopoker in Calabria, Gioacchino Campolo. Da questa mattina è in carcere con l’accusa di trasferimento fraudolento di valori, mentre la moglie e il figlio di 27 anni sono finiti ai domiciliari. Gli sono stati sequestrati beni immobili per un valore di oltre 35 milioni di euro: più di 40 tra appartamenti e terreni a Reggio Calabria, e altri due appartamenti di lusso a lui collegati, a Roma e a Parigi.

Videopoker contraffatti per aumentare gli incassi: questa l’attività di Campolo. Il video poker è un gioco d’azzardo, derivato dal poker, molto diffuso nei casinò, che si gioca con una console computerizzata di dimensioni analoghe ad una slot machine. Il giocatore non gioca contro un avversario umano, ma contro una macchina.

Tra gli inquilini eccellenti del re del videopoker il ministero della Giustizia, l’ex sindaco di Reggio Calabria Italo Falcomatà, morto alcuni anni fa ed estraneo all’inchiesta, un altro ex primo cittadino di Reggio, Demetrio Naccari Carlizzi, genero di Italo Falcomatà e all’epoca vice sindaco, Naccari Carlizzi, attuale assessore regionale al Bilancio. Persino un ex sacerdote di Reggio Calabria, Don Salvatore Nunnari, attuale arcivescovo metropolita di Cosenza.

Secondo gli inquirenti, Campolo si sarebbe anche reso disponibile per riciclare proventi della criminalità e, tramite il mercato immobiliare sarebbe – per gli inquirenti – entrato in contatto con la politica.

Mike Bongiorno Senatore a vita?

Mike Bongiorno Senatore? E’ il suo sogno, e non ne ha mai fatto mistero. E forse il 2009 potrebbe finalmente essere l’anno buono.

Chissà che davvero nel 2009 non riesca a ottenere il regalo più grande, diventare senatore a vita

Michael Nicholas Salvatore Bongiorno è nato a New York il 26 maggio 1924. Ha 85 anni ed è una certezza della vita e della culura (dalla tv) italica da oltre mezzo secolo. Ecco perché spera in questo riconoscimento istituzionale: la poltrona a Palazzo Madama sarebbe un ottimo modo per sottolineare che ha rappresentato e rappresenta un pilastro per la televisione italiana ma anche per il costume del nostro Paese.

Filoberlusconiano, deve molto al suo datore di lavoro.

Tutte le volte che lo incontro, Berlusconi mi saluta con un ‘Ciao, senatore’

Mike Bongiorno ha votato per le presidenziali americane, e ha contribuito alla vittoria di Barack Obama. Peccato che poi dichiari:

Un Obama italiano? Non c’è, godiamoci il nostro Obama Berlusconi

E godiamocelo…

Contro la tv cinese: la lettera dei 22

Sono dissidenti e sono giornalisti, avvocati,scrittori. Qui la notizia. Gli autori annunciano una politica dei quattro no, parodiando la politica delle Quattro modernizzazioni che Deng Xiaoping lanciò nel dicembre 1978, l’avvio delle riforme e dell’apertura. La Cctv?
L’emittente eserciterebbe una vera e propria propaganda (uno per tutti, il caso del latte adulterato alla melamina), di riportare solo buone notizie (Bondi sarebbe così soddisfatto…) dalla Cina e esattamente il contrario quando si tratta di fatti internazionali. Il boicottaggio si intende esteso anche al sito web. E citano Aleksandr Solgenitsyn, dissidente dell’epoca sovietica.
Abbiamo l’obbligo di scegliere di non mentire. Dobbiamo scansarlo come la peste… Se lo facciamo, alla fine la verità metterà radici nella nostra società. Quando sentite qualcuno mentire e pronunciare parole d’assurda propaganda, alzatevi e andatevene…
Avanziamo la proposta anche in Italia?

Guantanamo? Presto chiusa. Il dietrofront di Obama

Guantanamo? Chiusa. Anzi no. Anzi sì. Barak Obama intende ordinare la chiusura del carcere di Guantanamo nel primo giorno del suo mandato, con un ordine esecutivo che sospende il sistema di commissione militari istituito dall’amministrazione Bush per processare i detenuti.. A riportarlo è prima l’Associated Press, poi rilanciata dal New York Times, che cita fonti vicine ad alcuni collaboratori del presidente-eletto statunitense.
Ieri, il presidente eletto aveva invece rallentato sulla chiusura della prigione. Il NYT chiarisce che, però, ci potrebbero comunque volere diversi mesi per chiudere la struttura: sarà, infatti, necessario trasferire alcuni dei restanti 248 detenuti in altri Paesi e poi decidere come processare il resto dei sospetti terroristi.
Comunque Obama è un genio: annuncia di chiudere Guantanamo, così i fessi ci cascano e sono contenti, però non lo chiude
Un atteggiamento che ha più lo stile di un Silvio, caro Christian…

Il Giornale: “C’è un giudice anche a Roma. Travaglio diffama di proposito”

Il presunto collega Marco Travaglio diffama sapendo di diffamare, versione giornalistica del mentire sapendo di mentire. Comincia così l’articolo di oggi de Il Giornale – cui Marco Travaglio proprio non va giù. Si tratta, spiega il giornalista Filippo Facci, il passaggio cruciale del provvedimento con cui il giudice del Tribunale di Roma Roberta Di Gioia, il 15 ottobre scorso, ha motivato la condanna di Travaglio a 8 mesi di reclusione e 100 euro di multa per diffamazione ai danni di Cesare Previti.

Il Giornale ricostruisce i fatti, e conclude:

L’incredibile è che un giudice, per una volta, l’abbia messo nero su bianco

Attendiamo con ansia la risposta – se ci sarà – di Marco Travaglio. .

Dio non esiste. Neanche a Genova

[Foto| Flickr – Angela Gennaro]

La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno.

Il messaggio vuole diffondere ottimismo. La battaglia degli atei è ormai combattuta a tamburo battente sugli autobus, e sta facendo il giro del mondo.  Atei alla riscossa, dunque: dopo Usa, Inghilterra e Spagna, l’autobus ateo sbarca anche in Italia.

E non in una città qualsiasi. Dal 4 febbraio, a Genova, i cittadini del capoluogo ligure vedranno circolare per le strade della città il classico mezzo pubblico tappezzato dalla scritta di cui sopra:

La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno

Niente altro che una pubblicità. Quella “cosa” che, dalla notte dei tempi, tappezza, in ogni città muri, case, strade e tram, autobus e metropolitane. Ovviamente questa non è una pubblicità qualsiasi. Ovviamente, questa scatenerà il putiferio. In Italia, a Genova poi – città di Bagnasco…

De Mita sbarca su Facebook

Facebook spopola tra i politici italiani. Chi l’avrebbe mai detto. Dopo Brunetta, la Gelmini su You Tube e molti altri, anche l’arzillo 81enne Ciriaco De Mita si appassiona per il più popolare social network dei giorni nostri.

Ieri era a Napoli per la prima riunione della Costituente campana di centro, il nuovo partito che sta nascendo intorno all’Udc di Pier Ferdinando Casini e altre forze moderate. E, chiaccherando con i giornalisti, ecco la rivelazione:

Sono iscritto a Facebook. E ho tante amiche che mi contattano, qualcuna mi chiede “ma è davvero lei o è uno scherzo?” E io rispondo a tutte

Su Facebook, in effetti, digitando Ciriaco De Mita si trovano 4 risultati: De Mita Ciriaco, Ciriaco de Mita, Ciriaco De Mita e On. Ciriaco De Mita. Solo uno di loro sarà il De Mita ufficiale: sarà l’ultimo, quello con “rimembrata” la carica di onorevole?

Milingo: la Chiesa non rispetta i lavoratori

Milingo alla riscossa. Il sacerdote scomunicato (trovate qui la sua travagliata storia-soap). Libero lo intervista oggi nella Repubblica di San Marino, dove soggiorna da poco tempo in casa di amici. Prossima tappa: Roma, dalla prossima settimana. Sei giorni in cui farà certo parlare di sè, tra celebrazioni di messe, guarigioni e tanta fantasia. Con lui, naturalmente, Maria Sung.

Il punto succulento dell’intervista è la pensione di Emmanuel Milingo. Una pensione negata dalla Chiesa – Eppure mi sono impegnato per tanti anni come operaio della fede e quindi è un mio preciso diritto – e che il Vaticano non intende erogare al suo ex dipendente. Con quella pensione, racconta dall’alto dei suoi 78 anni, avrebbe potuto passare agevolmente il resto della sua vecchiaia…

Ma evidentemente qualcuno in Vaticano ha un’idea particolare sui diritti dei lavoratori…

Che dire? Un uomo che non smette mai di stupire. Appuntamento a Roma tra pochi giorni… Stay tuned!