Obama Day, la papera del giudice

[Photo| Flickr] Obama Day: Barack Hussein Obama è il 44esimo Presidente degli Stati Uniti. Già. Che scoop eh?

Barack Hussein Obama è anche un Presidente cui è scappato un sorriso nel corso del suo solenne giuramento ieri, seguito in diretta da milioni di persone, americani e non. Sorride, Barack, mentre giura solennemente sulla stessa Bibbia usata da Abraham Lincoln il 4 marzo 1861. Da allora, la copia non era mai stata più utilizzata per l’Inauguration Day.

Perché ha sorriso, il bell’Obama? Per la papera (no, non la moglie, di cui pure in molti hanno criticato il vestito giallo – polemica che, a mio avviso, fa molto “pippa” all’italiana, se permettete) del giudice John Roberts, che lo ha fatto sbagliare e gli ha fatto scappare un sorriso. Roberts, infatti, ha invertito alcune parole, e ha detto:

Giuro solennemente di svolgere l’incarico di Presidentedegli Stati Uniti con fedeltà

Mentre la formula era invertita:

Giuro solennemente di svolgere con fedeltà

Il fuori-etichetta è sempre meglio e più umano, in fondo…

Update: l’amico Tooby ci fa notare che potrebbe trattarsi di una vendetta. Un annetto fa il giudice Roberts era stato criticato aspramente proprio da Obama, il quale gli votò anche contro.

Eluana, Sacconi va avanti per la sua strada

Per lui è un atto dovuto, e lo rifarebbe. Maurizio Sacconi, Ministro del Welfare, a dicembre scorso, attraverso un atto di indirizzo, ha, di fatto, bloccato il ricovero di Eluana Englaro nella clinica Città di Udine. Naturalmente, dal suo punto di vista, è l’inchiesta su di lui a costituire una vera e propria intimidazione – come se indagare su qualcuno dovesse necessariamente assumere questa connotazione, soprattutto se trattasi di Ministro.

Il ministro ha emanato un provvedimento che impedisce di sospendere ai disabili alimentazione e idratazione artificiali. In seguito alla denuncia correlata presentata dai Radicali, il Ministro è indagato per violenza privata nei confronti della clinica che era in procinto di accogliere Eluana.

Lui si difende così:

È stato un atto doveroso, di indirizzo al servizio sanitario nazionale affinché avesse comportamenti omogenei sul dovere di alimentazione e idratazione delle persone disabili, in ossequio alla legislazione italiana e alle carte Onu

Ma non è tutto così lineare.

Russia: uccisi l’erede della Politkovskaya, Anastasia Baburova, e Stanislav Markelov

MOSCA (Reuters) – Un influente avvocato russo che si era battuto contro il rilascio anticipato di un colonnello dell’esercito condannato per l’omicidio di una ragazza cecena è stato ucciso oggi insieme a una giornalista in una strada di Mosca. Secondo la procura, il corpo di Markelov è stato trovato crivellato da diversi colpi d’arma da fuoco in una delle strade principali di Mosca. Aveva appena avuto un incontro con i giornalisti. Anastasia Baburova, una praticante del giornale della Politkovskaya Novaya Gazeta che aveva indagato sul neonazismo in Russia, è stata colpita insieme a Markelov, morendo dopo poco in ospedale. Stanislav Markelov aveva rappresentato la famiglia della 18enne Elza Kungayeva, il cui omicidio nel 2000 era diventato un simbolo nella lotta contro gli abusi dei diritti umani nella Cecania segnata dalla guerra. Markelov, 34 anni, aveva tentato di bloccare per vie legali il rilascio del colonnello russo Yuri Budanov, condannato per l’omicidio.

Quando uno aveva bisogno di una giornalista coraggiosa chiamava la Politkovskaya e quando voleva un avvocato senza paura si rivolgeva a Markelov

Lev Ponomarev, attivista dei diritti umani in Russia.

Anna Politkovskaya, la giornalista di Novaya Gazeta, fu ammazzata nell’androne di casa da un killer ceceno nel 2006.

Obama Presidente. Obama Day

[Photo| Flickr] Obama Day. Finalmente ci siamo. Il grande giorno è arrivato: oggi il 44esimo presidente degli Stati Uniti, il primo afroamericano, si insedia alla Casa Bianca.

Due milioni di persone seguiranno l’evento – almeno – la cui security sarà composta da 20 mila uomini. Chi ha letto il discorso di Obama dice che protagonista sarà la cultura della responsabilità. Ieri Obama ha reso omaggio a Martin Luther King, nel giorno in cui l’America celebra il profeta dei diritti civili.

Obama e il volontariato. Il neopresidente ha chiesto agli americani di onorare la sua memoria con il volontariato. E ci ha messo la faccia: si è recato, infatti, all’ospedale dell’esercito americano di Walter Reed, per incontrare i soldati feriti e le loro famiglie. Non pago, è passato alla Sasha Bruce House, un centro di accoglienza per i giovani senza tetto, dove ha aiutato altri volontari a dipingere un muro.

Infine, una chicca attendendo le 12 ora locale di oggi – le 18 in Italia.

Inaugurazione Obama. 150 milioni alla faccia della crisi

[Photo| Flickr] Alla faccia della crisi e della recessione. L’inaugurazione di Barack Obama sarà la più costosa di sempre: con la modica cifra di 150 milioni, il costo della faccenda sarà pari a quasi quattro volte quello che è stato speso per l’incoronazione di George W. Bush del 2005 (e cioè 42 milioni di dollari).

Di più: per Obama verrà speso cinque volte l’importo che sio era sborsato per Bill Clinton del 1993, e cioè 33 milioni. Quattro giornate storiche, per carità. Quattro giorni di balletti, trenini, cotillon, concerti, dediche, ospiti, feste e festini. Un tonfo, però, in termini di immagine: il team della transizione aveva fissato un obiettivo di raccolta di 45 milioni, e ne sono arrivati 41.

Sborsare soldi per chiudere otto anni di era di Bush è un nobile atto

Si scrive oggi. A celebrare il primo presidente USA afroamericano della storia ci saranno Beyoncè, gli U2, Bruce Springsteen. Ma da dove sono venuti tutti i restanti soldi?

Renato Curcio, niente pensione

Renato Curcio in pensione? No. L’Inps gli ha comunicato che non ne ho diritto: ha lavorato nelle carceri, ma non ha cumulato un numero di anni sufficienti. Curcio, 67 anni, non ha diritto neppure alla pensione sociale, dato che la moglie lavora e ha un reddito.

Renato Curcio, fondatore delle Br mai pentito né dissociato. Ha scatenato oggi la polemica sul diritto alla pensione, scatenando l’ira dei parenti delle vittime che hanno interpretato le sue parole come una richiesta dell’assegno mensile.

Lorenzo Conti, figlio di Lando il sindaco fiorentino ucciso dai brigatisti:

Se lo Stato concede a Curcio una pensione pagata dall’Inps, io chiedo asilo politico all’America o a Israele che hanno mostrato sempre vicinanza alle vittime del terrorismo e non ai carnefici».

C’è chi parla, però, di strumentalizzazione delle parole del fondatore delle Brigate Rosse. Dicono:

Gli hanno chiesto se, dato che ha 67 anni, stesse per andare in pensione e lui ha risposto che non ne ha diritto. Il resto è strumentalizzazione perché qui a Pesaro siamo già in campagna elettorale

Che ne pensate? Parole strumentalizzate o intenzione reale?

Berlusconi: “piano Marshall” per il Medio Oriente

Silvio Berlusconi e il suo “piano Marshall”. Aiuti concreti e carabinieri italiani ai valichi, nonché pattugliamenti in mare. L’Italia – nella persona e nelle parole del suo Presidente del Consiglio – si offre anche di ospitare una conferenza di pace a Erice.

Erice, comune di 28.880 anime della provincia di Trapani, sull’omonimo Monte (e nome di un personaggio mitologico ucciso da Ercole) è, per Silvio, la chiave dei secolari problemi del Medio Oriente. Non si può dire certo che non sia un ottimista. Ecco la sua proposta, per la quale è volato a Sharm el Sheikh per partecipare al vertice tra leader europei e arabi alla presenza del segretario generale dell’Onu dopo la prima giornata senza sangue dopo più di tre settimane.

L’Italia vuole esserci: carabinieri ai valichi (non lo ricorda nessuno, ma truppe italiane sono già impegnate in Sinai con missioni internazionali), pattugliamento in mare, aiuti umanitari e assistenza ai feriti. Oggi il Ministro degli Esteri Frattini sarà in Palestina a portare viveri e medicine, e saranno trasportati da noi bambini feriti per essere curati. Offerta antica – Silvio dice di battersi da oltre 30 anni per la pace in MO – sottolineando di essere dalla parte di Israele.

Appuntamento a Erice?

Cristiano Di Pietro indagato

Indagato Cristiano Di Pietro.
La Procura di Napoli lo ha iscritto nel registro degli indagati per le seguenti ipotesi di reato: corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Il tutto, nell’ambito dell’inchiesta sul malaffare gestito dall’ex provveditore alle opere pubbliche della Campania e del Molise, Mario Mautone.
Il padre, il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, è stato sentito ieri per tre ore dal procuratore aggiunto Franco Roberti e dai sostituti D’Onofrio, Falcone e Filippelli.
E si scatena la polemica. Il Giornale gongola, Libero si accoda, Travaglio lo difende ma gli dice basta familismo nell’IDV. Perché ccà nisciuno è fesso

Idv, auguri ad Andreotti

Andreotti, no grazie. Questo il titolo dell’articolo scritto ieri sul sito dell’Italia dei Valori da Felice Belisario in occasione del novantesimo compleanno – viene da scrivere “anniversario”… Com’è strana la mente umana… – di Giulio Andreotti. Quelli dell’Idv sono degli auguri un po’ particolari. Certo originali.

Una foto: in bianco e nero un po’ sgranato (ha trent’anni). E’ la foto del cadavere del giornalista Mino Pecorelli riverso sul sedile della sua auto e colpito a morte.

Nei commenti, qualcuno posta questo articolo di Repubblica:

PERUGIA – Non esistono prove che colleghino Giulio Andreotti all’omicidio di Mino Pecorelli “al di là della sussistenza di un valido movente”. È questa, in breve, la motivazione della sentenza del processo di Perugia per l’omicidio del giornalista direttore del settimanale “Op” […]. Ma il documento della corte d’Assise aggiunge un altro elemento: i pentiti di mafia che hanno testimoniato al processo sono da considerarsi “attendibili”. Un’assoluzione destinata a far discutere: da un lato Andreotti è stato assolto per la mancanza di elementi certi che lo colleghino alla morte di Pecorelli e dall’altro, i giudici ritengono comunque che l’impianto accusatorio in larga parte sostenuto attraverso i collaboratori di giustizia (Tommaso Buscetta, Gaspare Mutolo, Francesco Marino Mannoia, Giuseppe Marchese e Baldassarre Di Maggio) sia stato valido. Insomma, quei pentiti – nonostante le tante vicende che ne hanno messo a dura prova la credibilità – dicevano il vero. Ma questo non è bastato all’accusa per dimostrare la colpevolezza del senatore a vita.

Belisario commenta la foto spiegando perché i parlamentari del suo gruppo si siano allontanati dall’aula di Palazzo Madama mercoledì scorso, nel momento della standing ovation bi-partitica di auguri a Giulio Andreotti.

Noi non c’eravamo perché non volevamo esserci, perché per noi Giulio Andreotti non è il modello di uomo politico da cui vorremmo fossero rappresentati i cittadini italiani

Annozero: l’Annunziata lascia Santoro

Lucia Annunziata se n’è andata ieri dagli studi di Annozero. La conduttrice di “In mezz’ora” ha criticato la “faziosità” della trasmissione di Santoro, a suo avviso al 99,9% schierata a favore dei palestinesi. La trasmissione di ieri, infatti, era incentrata proprio sul conflitto in corso a Gaza.
Lucia Annunziata era stata invitata assieme a Rula Jebreal e a Manuela Dviri per commentare ed analizzare quanto sta accadendo a Gaza. La giornalista ha criticato duramente l’impostazione che Santoro aveva dato alla trasmissione, a suo avviso troppo di parte (strano, un’accusa mai mossa al conduttore di Annozero…). Per tutta risposta, Michele Santoro ha polemicamente risposto alla Annunziata di lasciar perdere critiche che vengono avanzate da anni nei nostri confronti e di passare piuttosto all’analisi dei contenuti (appunto).

A scatenare il dibattito sono state, in particolare, le interviste fatte da Corrado Formigli a ragazzi della comunità palestinese di Milano. Mossa errata per l’Annunziata: certe questioni non si possono affidare a due ragazzine.

Santoro non ha, naturalmente, lasciato passare la critica nell’impunità.

stai acquisendo crediti verso qualcuno criticando la mia trasmissione?

e dopo il battibecco in piena regola l’ex presidente della Rai si è alzata e se n’è andata per protesta.

Giornalismo? In Italia è morto e sepolto da un pezzo.

Giudice anti-lesbiche,la Spagna cattolica si solleva

Donne sull’orlo di una crisi di nervi e giudici omofobi. Qui la notizia.

Fernando Ferrín Calamita è stato sospeso perché si è opposto a un’adozione di una coppia di donne: due anni, tre mesi e un giorno di esilio dall’ufficio, alla sezione Diritto di famiglia del tribunale di Murcia, e stipendio ridotto al minimo contrattuale, 1.700 euro al mese (un italiano farebbe i salti di gioia di fronte a simile cifra), fino a giugno 2010. Ha sette figli. Secondo il Tribunale, per un’autentica pulsione omofoba il giudice avrebbe rallentato la pratica di adozione di una bambina da parte di due lesbiche.

Solo che la coppia è regolarmente sposata – secondo le nuove leggi spagnole – e una delle due donne è la madre naturale di Candela. L’avvocato della coppia ha avuto gioco facile a fronte delle argomentazioni – basate sulle sole opinioni personali del magistrato – ad impugnare le carte, dare una svolta all’adozione e far giudicare il Giudice. Che ha già molti fan: www.juezcalamita.com ha raccolto in pochissimo tempo 16 mila euro per il ricorso: il giudice “anti-lesbiche” è diventato immediatamente l’eroe di tutta la Spagna cattolica.

Arriverà anche la Santa Sede in soccorso?