Le liti politiche sono la radice del calo dell’affluenza alle urne

Le liti politiche sono la radice del calo dell’affluenza alle urne. Lo ha detto Mattarella che dopo le elezioni amministrative ha deciso di modificare il suo discorso per il giorno della Festa della Repubblica. 

Lo scrive Repubblica e noi vogliamo crederci.

Nel day after delle elezioni amministrative in sette regioni e oltre 700 comuni italiani, il dato sull’affluenza (52,2% degli aventi diritto), particolarmente basso e ancora in calo, induce il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a inserire un paragrafo nel suo messaggio per il 2 giugno. “Le discussioni, la dialettica anche acuta, sono preziose, ma le liti esasperate creano sfiducia, contribuiscono a creare sfiducia e allontanano la partecipazione dei cittadini” le parole del capo dello Stato, che per evitare altre interpretazioni spiega anche di riferirsi alla “vita istituzionale” del Paese. Perché “senza adeguata partecipazione dei cittadini” alla politica “la democrazia si impoverisce molto”.

Per questo siamo andati a cercare il paragrafo intero dell discorso del Presidente della Repubblica

L’Italia nella sua storia recente ha attraversato diverse stagioni molto difficili e le ha superate operando con spirito solidale, al di là e al di sopra delle differenze politiche anche profonde talvolta : la ricostruzione del dopoguerra, la lotta al terrorismo, l’ingresso in Europa, le tante catastrofi naturali che si sono succedute. Le difficoltà possono essere superate se vi è coesione e senso di solidarietà. Nella nostra società vi sono tanti esempi di spontanea coesione, penso ai cittadini di Milano che un mese fa hanno ripulito le strade della città devastate dai Black Bloc; penso ai giovani della Liguria che si sono mobilitati per cancellare e riparare le ferite delle alluvioni. Vi sono tanti esempi di questo genere da seguire anche nella vita istituzionale. Le discussioni, la dialettica anche acuta è preziosa, sono preziose le discussioni tra opinioni diverse. Ma le liti esasperate creano sfiducia, contribuiscono insieme ad altri fattori ad alimentare sfiducia e allontanano dalla partecipazione i cittadini, e senza un’adeguata partecipazione e coinvolgimento dei cittadini la democrazia si impoverisce molto.

Che potete leggere integralmente sul sito del Quirinale.