Il Lodo Alfano non basta. Passaparola



Che il Lodo Alfano non bastasse, in effetti, era un dubbio che era venuto.


Di nuovo, c’è che gli atti del processo Mills sono gloriosamente partiti: destinazione Corte Costituzionale. E cosa farà la Corte Costituzionale? Le tocca pronunciarsi sulla costituzionalità del benedetto Lodo Alfano. Ma rifacciamo il punto. Da un lato, il Lodo Alfano. Dall’altro il Processo Mills.

LODO ALFANO. Facciamoci aiutare da Wikipedia.

La scelta del termine “lodo”, da parte di Antonio Maccanico, dipese dall’impostazione che in origine egli volle dare alla sua proposta, presentata come un tentativo “bipartisan” di evitare che nel semestre di presidenza italiana del Consiglio europeo potesse essere lesa l’immagine internazionale dell’Italia con la condanna del suo premier in un processo. Ecco perché componente essenziale del “lodo” era la negoziazione tra destra e sinistra e l’apposizione di un termine semestrale alla durata della previsione legislativa

TENTATIVO BIPARTISAN, quindi, signori. E, in effetti, non si può dire che sia stata fatta, nella storia italiana, la giusta opposizione a questi disegni. C’era il PD che, in epoca di approvazione – a giugno – al massimo invitava l’esecutivo ad attendere la successiva legislatura, per il benedetto lodo. In fondo, il concetto forse non dispiace, e la speranza è sempre quella di usufruirne.


Dall’epoca Maccanico, la terminologia è stata portata avanti. Il Ministro della Giustizia d’oggi, Alfano, appunto, ha introdotto svariate modifiche all’interno del testo del lodo, e si è sempre detto certo che non potrà essere tacciato di incostituzionalità.


Resta il fatto, al momento, che, prevedendo la sospensione di ogni tipo di procedimento penale a carico del Presidente del Consiglio per tutta la durata del suo mandato, il capolavoro Alfano è un unicum nel panorama politico europeo.


Altrove, nel Vecchio Continente, infatti, l’immunità è prevista in genere solo per i parlamentari e comunque limitatamente all’esercizio delle loro funzioni: i rappresentanti dell’esecutivo non godono di nessuna agevolazione in questo senso. Ci sono poi Grecia, Portogallo e Francia che garantiscono l’immunità ai capi di Stato o ai reali. Silvio è l’unico rappresentante intoccabile di un Governo.


Naturalmente, al merito, EGLI ebbe a dire: la legge che sospende i processi penali per le quattro più alte cariche dello Stato è il minimo che una democrazia possa fare quando si è in presenza di magistrati che vogliono sovvertire l’esito del voto. PROCESSO MILLS. Il procedimento per corruzione in atti giudiziari vede tra gli imputati il premier Silvio Berlusconi, che, grazie al Lodo, imputato non è più. L’accusa era di aver pagato 600 mila dollari al legale inglese Mills per una testimonianza favorevole in occasione del processo Mediaset. Un processo in cui si accusa di compravendita gonfiata dei diritti televisivi il Premier, e che, appunto, è stato già sospeso grazie al Lodo.


Il Pubblico Ministero, De Pasquale, ha fatto partire il processo di verifica costituzionale. La corte ha deciso che c’è sufficiente materia per chiamare in causa la Consulta e chiederle di esprimersi sulla costituzionalità o meno del Lodo.



A spiegare le implicazioni possibili, Marco Travaglio. Il processo per Mills si blocca per Silvio. Ma deve – vizi della giustizia – andare avanti per gli altri imputati: lo ha deciso (la logica? no) la Corte del Tribunale milanese. Gli avvocati di Silvio non ne sono stati entusiasti: avrebbero preferito un rinvio dell’intero procedimento in modo da rimandare nel tempo l’eventuale decisione sfavorevole.


Ma se Silvio è immune, che gli frega? Mills potrebbe essere giudicato colpevole tra qualche mese. Ma siccome, come sottolinea Travaglio, la corruzione si fa in due, uno compra l’altro vende, uno corrompere, l’altro si fa corrompere, la condanna significherebbe colpevolezza anche per l’immune.


E se poi il Lodo dovesse essere – qui si sogna, certo – dichiarato incostituzionale?


Ecco perché Silvio ce l’ha tanto con la Gandus.

E’ andata esattamente come previsto, Milano non applica le norme approvate dal Parlamento che consente al presidente del Consiglio di curare gli interessi del Paese. Loro lo vogliono al processo e non interessano loro né i rifiuti di Napoli né Alitalia

Parola del parlamentare Nicolò Ghedini, difensore di Berlusconi. Un problema processuale straordinario e irrisolvibile, la cui colpa risiede naturalmente solo nell’operato delle toghe. Ma ancora:

Mills sarà assolto, perché è estraneo ai fatti come lo è Berlusconi. Questi giudici diventeranno incompatibili, e Berlusconi processato da un altro collegio sarà sicuramente assolto, perché è innocente

To be continued. Speriamo.


5 commenti su “Il Lodo Alfano non basta. Passaparola”

  1. Se Mills viene condannato, a Berlusconi spetterà al massimo una condanna morale. Dovendo il processo ripartire da capo, è plausibile credere che interverrà la prescrizione (anche considerando che temo si applichi la ex Cirielli).

    Ma non dubito che eviterà la condanna morale con un nuovo affondo contro i giudici, che saranno nuovamente bollati come giustizialisti, comunisti, stalinisti, mangiabambini e sovversivi, grazie all’aiuto gentilmente offerto dai media.

    Intanto un nuovo processo legato a Berlusconi si apre. Dopo Previti, dopo Dell’Utri, il 21 ottobre tocca a Confalonieri. Manco a dirlo, per frode fiscale.

    Ne ho parlato da me, se ti può interessare. http://blog.tooby.name/politica/tutti-gli-uomini-di-berlusconi-tutti-sotto-processo/

  2. @Tooby. Sì,m è vero, il massimo è un po’ di polemica in più, data la condanna di tipo limitatamente etico possibile. Non certo un ostacolo insormontabile, anche nell’ambito di un radioso futuro di Presidente della Repubblica. Il tuo post, comunque, è un’analisi che ben fa il punto della situazione. Della drammatica situazione.

    @cohiba. Che firmiamo? A qualcuno è venuto in mente un referendum popolare? “Bastano” 500.000 firme… Ah sì. Ma… Che fine ha fatto la raccolta di Di Pietro? http://fisconline.blog.espresso.repubblica.it/liberalamente/2008/08/topo-gigio-velt.html

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