Federconsumatori: spesa 2010, +1.118 euro. Italiani, gente in crisi

Osservatorio nazionale Federconsumatori fa rima con analisi, inchiesta, lista preventiva della spesa. E, come accade da parecchio tempo a questa parte, le tasche degli italiani sono sempre più prese di mira dalla concomitante situazione di una crisi ancora in atto e di un incremento della spesa evidente, palese, preoccupante.

Lo studio ha questa volta evidenziato come – nel corso dell’autunno-inverno alle porte – i risparmi verranno messi ancora a dura prova: in seguito agli ultimi andamenti, infatti, i nuovi aumenti di prezzi e tariffe determineranno un incremento pro capite di circa 1.118 euro rispetto allo scorso anno. A sancire la crescita notevole, spese per il riscaldamento e per la casa in generale ma anche l’imminente anno scolastico. A fare il quadro di cosa sta per accadere – da settembre in avanti – sono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, rispettivamente presidenti di Federconsumatori e Adusbef: “Ci sarà inevitabilmente un nuovo abbattimento del potere di acquisto delle famiglie, già duramente provato dalla grave crisi che il Paese sta attraversando da molto tempo, e dalle manovre economiche inique e sbagliate. Dal 2007 al 2010 la caduta del potere di acquisto è stata di ben il 9,6%, motivo per il quale pare indispensabile agire con determinazione avviando un processo di detassazione per le famiglie a reddito fisso ed operando un vero e proprio blocco di prezzi e tariffe“.

Si è citato – riprendendo le conclusioni dell’inchiesta – l’aumento delle tariffe del riscaldamento (oltre 140 euro in più), ma i ritocchi verso l’alto riguarderanno anche e soprattutto le spese per i mezzi di trasporto (+65 euro per chi viaggia in aereo e in treno; +180 euro, tra benzina e casello autostradale, perchi utilizza l’automobile; un incremento di 32 euro per chi sceglie i mezzi pubblici). In aumento anche la spesa per l’acqua (19 euro) e per i rifiuti (38 euro); di 36 euro la maggiorazione per l’acquisto di libri di testo scolastici; le spese bancarie costeranno 30 euro in più; il pagamento del mutuo, comporterà altri 65 euro di incremento. Tirando la riga, alla voce risultato compare un +1.118 euro che corrisponde alla media della spesa per famiglie rapportata a quella dello scorso anno. Per molti, poco meno di due mensilità per certificare un elemento incontrovertibile: chi parlando di fine crisi prospetta anche l’arresto del periodo critico, molto spesso non sa quel che dice.

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