Egitto, Mubarak ai domiciliari colpito da infarto

Foto: Ap/LaPresse

L’ ex presidente egiziano Hosni Mubarak è stato messo in custodia cautelare per 15 giorni, assieme ai due figli Alaa e Gamal Mubarak, secondo quanto annunciato dalla procura. Mubarak, ieri, durante un interrogatorio, aveva avuto un infarto, e nella notte era stato colpito da un’ altra crisi cardiaca dopo aver appreso dell’ arresto dei figli, e sarebbe stato trasferito d’urgenza dall’ospedale di Sharm-el-Sheik all’0spedale militare del Cairo, dove si troverebbe in terapia intensiva. Anche la moglie dell’ ex-presidente è stata interrogata ieri, in merito ad accuse relative ai fondi della biblioteca di Alessandria.
L’ interrogatorio nei confronti dell’ ex presidente e dei figli mirava ad accertare loro eventuali responsabilità dirette nella feroce repressione delle proteste di piazza che hanno poi portato alla caduta del regime, nel corso delle quali sono morte circa ottocento persone. Il provvedimento di arresto sarebbe stato motivato da “esigenze investigative”.
Mubarak, che compirà 83 anni il 4 maggio, era già stato trasferito martedì ad Al-Tor, capoluogo del governatorato, per essere interrogato, ma si era sentito male e i medici gli avevano diagnosticato un attacco cardiaco; l’ ex presidente era stato quindi ricoverato a Sharm-el-Sheik.

Davanti al tribunale di Sharm-el-Sheik si erano radunate oltre duemila persone per chiedere l’ arresto di Mubarak, tirando pietre e bottiglie al passaggio del furgone della polizia con a bordo i due figli. Il Consiglio dei generali al potere in Egitto dalla fine del regime, l’ 11 febbraio, ha svolto indagini sui più importanti funzionari di Mubarak, scoprendo che Gamal, il più giovane dei suoi figli, era un dirigente del partito principale e considerato il successore del padre. I due fratelli sarebbero indagati per corruzione e abuso di potere nella repressione delle proteste. All’ arrivo al carcere di Tora, i due sarebbero stati contestati e derisi dagli altri detenuti, e, secondo quanto riporta l’ agenzia “Mena”, avrebbero dovuto lasciare i loro abiti civili e tutti i loro averi, ricevendo dalle autorità, in cambio, solamente lenzuola, materassi e coperte. I due sarebbero sembrati “attoniti e sgomenti”.
Il portavoce dei “Fratelli musulmani”, Galal Taggedine, ha detto che quella di mettere agli arresti domiciliari Mubarak e i figli è una decisione coraggiosa, che conferma “la fiducia del popolo egiziano” nell’ esercito e nella procura, aggiungendo che adesso bisogna “fissare con urgenza la data del giudizio”.

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