Compro oro: come difendersi dalle truffe nel silenzio della legge

Mentre si attende, da sforzo politico, una migliore regolamentazione del business del compro oro, le banche sembrano aver posto qualche campanello d’allarme sulla propria clientela che esercita una simile professione. Il rischio di trovarsi dinanzi a persone dalla dubbia trasparenza operativa – anzichè, come fortunatamente accade nella maggioranza dei casi, a professionisti del settore – è dietro l’angolo. Di qui la necessità di fornire qualche rapido suggerimento se avete intenzione di rivolgervi a un compro oro.

Innanzitutto, cerchiamo di ribadire un concetto che dovrebbe contribuire a togliere gran parte dei timori: la grande maggioranza dei compro oro seguono regole di professionalità in grado di tutelare adeguatamente gli interessi dei propri utenti. Di fianco a tali attività – cronaca insegna – vi sono tuttavia delle attività celate da Compro oro, ma non certo così appetibili sul fronte della chiarezza delle condizioni.

Pertanto, se avete intenzione di rivolgervi a un compro oro, cercate sempre di puntualizzare dati precisi sull’andamento del prezzo dell’oro: la quotazione del metallo dorato cambia infatti giorno dopo giorno, anche in maniera significativa, ed è pertanto una buona abitudine quella di assumere ogni informazione in merito. Oltre al prezzo di mercato, è inoltre molto importante conoscere alla perfezione il peso di quanto si vuole vedere, evitando di fidarsi ciecamente del bilancino di chi compra (vedi anche Saldi, 2 Gennaio a Palermo dopo Milano e Roma).

Infine, occhio alle modalità di pagamento: accettate contanti solamente per piccole cifre, altrimenti pretendete assegni o bonifici. Come per qualsiasi attività di compravendita, vale anche in questo caso il solito, vecchio detto: fidarsi è bene, ma non fidarsi è (molto!) meglio.Ancora, fate massima attenzione alla qualità del vostro oro, sancendone in maniera trasparente la caratura. Diffidate inoltre da quelle attività che non richiedono documenti di identità, o ancora, pur richiedendo carta di identità e codice fiscale, non procedono a una regolare registrazione della vendita.

Lascia un commento