Pd, Bersani: “Berlusconi ha fallito, ora mobilitiamoci nel più grande porta a porta”

Pierluigi Bersani parla a nome del Partito Democratico. Ha lasciato che Silvio Berlusconi facesse altrettanto interpretando il pensiero del PdL dopo il vertice di Palazzo Grazioli nel quale si è indicata la rotta che la maggioranza non può perdere di vista e poi si è pronunciato: “Che cosa c’è di nuovo sotto il sole? Berlusconi racconta favole, ragiona da caudillo sui temi della democrazia, della Costituzione, della legge elettorale e, al dunque, vuole il suo processo breve. Il documento Pdl certifica, in realtà, il fallimento di questi due anni di governo e non offre base alcuna per affrontare i problemi reali del paese, dei quali non si mostra la minima consapevolezza. Adesso la parola è al Parlamento. Noi apriremo il confronto tra tutte le forze di opposizione e apriremo la nostra mobilitazione nel paese. Certamente, con un governo così non si può andare avanti“.

Di Pietro – Bersani: “Alleanze e strategie comuni per l’opposizione”

IdV e Pd sembrano aver trovato una convergenza ideale rispetto al cammino da intraprendere da qui alle eventuali elezioni anticipate. Attraverso le parole dei massimi referenti dei due partiti di opposizione, Antonio Di Pietro e Pier Luigi Bersani, pare di percepire una volontà strategica comune: quella di cacciare, una volta per sempre, Silvio Berlusconi e la sua maggioranza.

Nel fare ciò, pare che la strada da percorrere – ma, insegna la storia partitica recente, un conto sono le parole e un altro i fatti – sia quella di individuare una coalizione il più allargata possibile: evidente il motivo. Se andassero ciascuno per proprio conto, PdL e Lega farebbero l’ennesima incetta di voti. Sembrano usciti, i due leader, da altrettanti dibattiti a tavolino: talmente evidente, il razionalismo che sta alla base delle frasi pronunciate in giornata, che Di Pietro ha anche virato nettamente rispetto a quel che andava dichiarando qualche giorno fa.

Ora, il buon Tonino sarebbe pronto a mettere in un angolo il voto e darebbe spazio a una fase di Governo tecnico: di emergenza, con mandato e funzione chiara. DI PIETRO: “E’ inutile perdere tempo. E’ in atto una gravissima crisi che investe il paese sul piano economico, istituzionale e politico, con lo sfaldamento di una maggioranza i cui componenti ormai giocano allo sfascio, rinfacciandosi vicende scabrose di cui sono protagonisti. Italia dei valori si batte affinché si vada al più presto alle urne, anche in autunno, e siamo disposti ad allearci perfino con il diavolo pur di ridare al paese una speranza per il futuro. Siamo anche disponibili, semmai ciò fosse possibile, a lavorare affinché il Parlamento dia al paese una nuova legge elettorale e una legge che garantisca realmente il pluralismo e la correttezza dell’informazione. Ma, in questo caso, vogliamo dal Presidente del Repubblica una data certa e un mandato chiaro per evitare che, come al solito, un governo tecnico di emergenza divenga governo di lunga durata“.

Primarie Pd: Vendola e Chiamparino, sfida a Bersani con l’incognita D’Alema

C’è aria di elezioni anticipate, i pronostici più rosei parlano di possibile accordo tra PdL e Fli su un accordo programmatico composto da quattro punti cruciali (giustizia, Federalismo, Mezzogiorno e fisco) ma tra i banchi dell’opposizione in pochi credono a una intesa. Motivo per il quale ci si inizia a preparare in vista dell’ennesimo ritorno alle urne.

Il Partito democratico, nonostante il clima balneare da “chiuso per ferie” pare un laboratorio in cui ci si organizza per fare gli straordinari. Sembra l’occasione più ghiotta – anche in virtù della fuoriuscita dei finiani – per tornare a investire su una vittoria elettorale.

Che, a quanto pare, passerà attraverso un ritorno alle primarie al fine di individuare un candidato premier. Di fianco alla figura di Pier Luigi Bersani, attuale segretario del Pd, iniziano a comparire alternative vogliose di porsi alla guida di una eventuale coalizione.

Bersani – Finocchiaro (Pd), Alfano – Pisanu (PdL): punti di vista

Bersani (Pd): “Di Pietro, Casini e Rutelli non pongano veti”
Alfano (PdL): “L’opposizione ha paura di andare a votare”
Finocchiaro (Pd): “Pronti alle elezioni per definizione”
Pisanu (PdL): “Contrario alle urne, mi opporrò”

Pier Luigi Bersani e Anna Finocchiaro parlano a nome del Partito Democratico, Giuseppe Pisanu e Angelino Alfano propongono il punto di vista del Popolo delle Libertà.

Come leggere le difficoltà del Governo? Quali prospettive possibili e quali auspicabili? Intervengono oggi – con interviste concesse a mezzi di informazione differenti – quattro personaggi politici di evidente spessore e autorevolezza tanto per i colleghi di partito quanto per gli avversari.

Il poker di politici, oltre a essere figure di primo piano dei rispettivi schieramenti, gode infatti di rispetto politico trasversale: motivo ulteriore per attribuire alle parole pronunciate un peso ancor più marcato. Difficile intuire che succederà se non provando a leggere tra le righe. A conti fatti – vedremo – il più attratto dalla prospettiva delle “elezioni subito” pare essere il Ministro della Giustizia, Alfano. Assai più cauti il segretario del Pd, Bersani (che tuttavia, si dice non intimorito dalla prospettiva del voto), e il Presidente della Commissione Antimafia, Pisanu (il quale auspica una riconciliazione con l’area finiana). La Finocchiaro? Per il Presidente dei senatori Pd, occorre modificare la legge elettorale ma – in caso di elezioni – il suo partito sarebbe pronto.

A stralci, i passaggi significativi delle dichiarazioni dei quattro politici.

Parole dure nei confronti di Silvio Berlusconi arrivano da BERSANI, intervistato da La Repubblica: “Dobbiamo liberarci di Berlusconi. Per questo mi rivolgo a tutti. Se la posta in gioco è la stessa democrazia, ognuno si assuma le proprie responsabilità. Accorciamo le distanze tra i partiti che vogliono archiviare questa stagione ed evitiamo veti reciproci“. Non si fa attendere la pronta replica del Ministro della Giustizia, ALFANO: “Bersani propone un governo guidato da chi ha perso le elezioni contro chi ha vinto le elezioni e usa un linguaggio di una violenza inaccettabile che è contro le opposizioni di tutte le democrazie occidentali“. Intanto la FINOCCHIARO, attraverso le pagine de L’Unità, sottolinea: “Si chiude più rapidamente del previsto una fase della vita politica segnata da un attacco senza precedenti alle forme del vivere democratico. Illegalità, furberie, pratiche illecite come sistema: immondizia da spazzare. Non abbiamo paura del voto: c’è un segretario eletto da poco con milioni di voti, migliaia di quadri e amministratori, un popolo pronto a mobilitarsi“. Voce fuori dal coro – almeno stando alle dichiarazioni ufficiali – quella di PISANU che si dissocia dal pensiero dominante nel PdL per affermare a La Repubblica: “La maggioranza non si è dissolta. Semmai si è articolata diversamente. Fini non ha mai messo in discussione nè la leadership di Berlusconi nè la fiducia al suo governo. Se il premier insistesse per le elezioni anticipate, allora, mi opporrei“.

Pd: Vendola è prigioniero di un dovere, Bersani: “Non è il momento”

Nichi Vendola non perde occasione per ribadire la necessità che il Partito Democratico si confronti con i citadini al fine di individuare un percorso politico che possa realmente rappresentare una alternativa alla destra. Dopo aver annunciato pubblicamente la propria candidatura a guidare il Pd, il Presidente della Regione Puglia conferma oggi – da Bertinoro, dove partecipa alla scuola di politica promossa da ‘Democratica’, fondazione presieduta da Walter Veltroni – l’intento di far scegliere al popolo democratico se il suo nome rappresenti o meno una valida carta da spendere.

In barba alle molteplici dichiarazioni di cui, nei giorni scorsi, si sono resi protagonisti illustri esponenti del Pd (tra tutti, il segretario Pier Luigi Bersani) e che sono di fatto uno stop agli intenti vendoliani. Già mobilitati gli aderenti della Fabbrica che raccoglie i simpatizzanti del referente di Sinistra e Libertà (a cui le primarie, in Puglia, hanno già regalato grosse soddisfazioni) che rimarca:

Bersani: “Fiat? Deve fare investimenti su Pomigliano”

Pier Luigi BersaniOra la Fiat senza tentennamenti, senza se e senza ma, ribadisca l’investimento su Pomigliano“.

E’ la richiesta del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che fa sentire la sua voce da Piazza Navova, in cui si sta svolgendo la protesta dei sindaci contro la manovra, dopo il successo dei sì al referendum che si è svolto allo stabilimento Fiat.

Ddl intercettazioni: al Senato il 31 maggio

senatoIl disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche arriverà in Aula al Senato lunedì prossimo 31 maggio. La decisione è stata presa dalla conferenza dei capogruppi di Palazzo Madama. La presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, ha parlato di “decisione di un gravità inaudita, ci saranno 10 ore di discussione in tutto, un’ora per gruppo“.

Inoltre il Governo – continua Anna Finocchiaro – porrà la fiducia: lo abbiamo chiesto al ministro Vito che non lo ha escluso“.

Bersani: “Berlusconi è nervoso e invade le tv”

Pier Luigi BersaniBerlusconi è nervoso e cerca di rimontare invadendo spazi televisivi e ripetendo il solito disco”.

L’ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ospite di Mentana Condicio sul sito de Il Corriere della Sera. Bersani afferma che lo stop ai talk show ha generato “una totale anomalia, manca un confronto vero e le cose si sono ridotte a comizi reciproci e questo è un guaio”.

Candidati alle regionali: Agazio Loiero – Gallery

agazio loiero 3

Agazio Loiero è il candidato per il centrosinistra alla corsa per la Regione Calabria. Attuale governatore, cerca la riconferma dopo aver vinto alle primarie. Nato a Santa Severina, in provincia di Crotone, il 14 gennaio 1940. Sposato con Maria Blandini e padre di due figli: Valentina e Francesca. Suo avversario, Giuseppe Scopelliti.

In Calabria la situazione è complessa e tesa. Qui un quadro della situazione a livello politico e di liste fatta da La Stampa.

Candidati alle regionali: Giuseppe Bortolussi – Gallery

Giuseppe Bortolussi 6

La sua sembra essere una mission impossible. Eppure ci prova, Giuseppe Bortolussi. Nel Veneto i giochi sono belli che chiusi, dicono i sondaggi, a tutto vantaggio del ministro Luca Zaia, candidato Governatore del centrodestra. A Zaia i sondaggi consacrano un bel 60%. Ma Bortolussi, l’uomo del Pd in terra veneta, vorrebbe raggiungere comunque un risultato significativo: il 30% delle preferenze.

La regione, si sa, è difficile. Qui la Lega sta consolidando la sua presenza, forse anche tentando un distacco dal Popolo della Libertà.

Candidati alle regionali: Filippo Penati – Gallery

filippo penati 6

La corsa alle Regionali in Lombardia è particolarmente affollata. Insieme a Roberto Formigoni per il centrodestra senza più forse, attuale governatore e per il quale sembra già certa la riconferma, alle elezioni regionali Lombardia 2010 sono candidati Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano per il centrosinistra.

Ma anche Marco Cappato per la lista Pannella-Bonino, non alleata con il centrosinistra, l’ex segretario Cisl Savino Pezzotta per l’Udc, che corre da sola, l’ex europarlamentare Vittorio Agnoletto per Rifondazione e Comunisti italiani, il Presidente del Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo, Vito Claudio Crimi, e Gian Marco Invernizzi per Forza Nuova.

Dopo il salto, una gallery del candidato del centrosinistra.

Rutelli: “Di Pietro polizza assicurazione di Berlusconi”

Francesco RutelliSe Di Pietro va avanti così sarà la polizza d’assicurazione di Berlusconi. Se non avessimo la saggezza del presidente Napolitano saremmo nei guai”. L’ha detto Francesco Rutelli, intervenuto alla trasmissione RaiUno mattina”. L’ex sindaco della Capitale  non sarà domani in piazza del Popolo a Roma per manifestare il proprio dissenso al decreto del governo sulle liste:

Mi sono opposto al decreto, ma perchè continuare questo torneo inconcludente su questa pagina triste? Dobbiamo uscire fuori da questo clima da curva nord contro curva sud che sta esasperando gli italiani. Guardiamo avanti.

La destra ha annunciato una manifestazione di piazza contro i soprusi; ma i soprusi di chi? Gli italiani capiscono le cose.

Regionali, Di Pietro: “No a rinvio”. Berlusconi: “Sono tranquillo”

Di Pietro-BerlusconiNon so cosa chiedono i Radicali. Ma la macchina elettorale è in cammino. Quando scadono i termini elettorali, si lascia ai cittadini la possibilità di fare la loro scelta. Anche perchè un’istituzione in mano a chi non è stato eletto non funziona”. Parola del leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che ai giornalisti presenti a Montecitorio risponde così alla proposta del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, di azzerare ogni ricorso: “Rispettiamo le decisioni della magistratura, ma noi vogliamo vincere sul campo”. Dopo essere intervenuto in una conferenza stampa al ministero delle Finanze per dare il via al progetto della Banca del sud, Silvio Berlusconi riguardo il caos dell’iscrizione delle liste regionali del Pdl dice ai giornalisti: “Sono tranquillo, lo ero anche ieri…”.

Candidati alle regionali: Mercedes Bresso – Gallery

mercedes bresso 9

Oggi sbarchiamo in Piemonte, nel nostro viaggio attraverso i volti e le foto dei candidati alle elezioni regionali del 28 e del 29 marzo 2010. E andiamo a scoprire Mercedes Bresso, candidata del Pd e appoggiata anche dall’Udc, governatrice uscente della Regione. Molto amata sul territorio.

Attenta, tra l’atro, alle tematiche dell’ecologia e delle fonti rinnovabili. Annuncia con orgoglio che la sua è la prima campagna elettorale a emissioni zero, vantando una propaganda ad emissioni di anidride carbonica pari a zero. Dopo il salto, una gallery della candidata del centrosinistra in Piemonte, attuale Governatore della Regione.