Berlusconi: “Fiat non interessata a incentivi”

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Incentivi Fiat.Stavamo esaminando” l’erogazione di incentivi al settore automobilistico, però “pare che il principale produttore non sia interessato ad averlo”; comunque “è ancora un capitolo aperto, stiamo discutendo con altri protagonisti del settore auto e vediamo come si metteranno le cose, noi siamo sempre aperti e pronti a dare una mano ai settori che ne hanno bisogno”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi a conclusione del Consiglio dei ministri. Le imprese devono avere “un più intenso senso di responsabilità sociale” dal momento che “ora come non mai l’aspetto occupazionale assume alta rilevanza sociale”. L’ha detto, alla presentazione del rapporto sulla sussidiarietà del 2009, il presidente del Senato, Renato Schifani, che sottolinea:

Bisogna avere il coraggio di dire basta ad elargizioni statali se non vengono salvaguardati i posti di lavoro e i presidi industriali. Il patrimonio industriale e produttivo della Fiat di Termini Imerese deve essere salvato, non dobbiamo e non possiamo disattendere questo impegno morale.

Occorre fermare la logica degli incentivi se non è seguita da una attenta e forte politica delle imprese che esalti e tuteli l’occupazione. Gli aiuti dello Stato vanno erogati solo se le aziende rispettano questo preciso dovere etico.

Nucleare, dopo le Regionali la resa dei conti?

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A (provare a) scatenare le ire dei contrari al nucleare (oggi Lucia Annunziata ha proato, naturalmente, a mettere in crisi Nichi Vendola, suo ospite a In 1/2 ora. La figliola non ne è uscita bene, e non solo gli osservatori più raffinati, ma anche quelli più distratti hanno potuto sospettare chi ci fosse – nominato più volte – dietro a quelle domande. Ma Vendola ha ribaltato i giochi e dato dei contenuti, con buona pace della giornalista) è un’intervista di oggi su L’Unità a Claudio Scajola, ministro per lo sviluppo economico.

Finalmente il progetto del governo sul nucleare è chiaro: scavalcare totalmente le popolazioni, precludendo ogni possibilità di decidere sul destino del proprio territorio; non sfruttare le possibilità di occupazione, lasciando alle nostre imprese solo le briciole della bassa manodopera; abdicare in favore dei privati sulla programmazione. Ovvero, l’esatto opposto di ciò che ha in mente la Regione Lazio in tema di energia

Tuona oggi l’assessore regionale agli Enti locali, alle reti territoriali energetiche, portuali, aeroportuali e dei rifiuti, Giuseppe Parroncini. Il tema riguarda da vicino Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, papabile per ospitare una centrale.

Eurispes: In Italia i single aumentano del 10%

EurispesIn Italia ci si sposa sempre di meno e sempre di meno si pensa a costruire una vita amorosa stabile. Semmai ce ne fosse stato bisogno, arrivano le conferme. Se, infatti, il trend degli ultimi sette anni dovesse rimanere costante, nel 2010 i single aumenteranno del 10% rispetto a tre anni fa. Lo rivela l’Eurispes nel Rapporto Italia 2010, presentato oggi a Roma. Dal 2001 al 2007 le persone che vivono da sole sono aumentati da 5.592.381 a 6.910.716 (dati Istat). Prendendo in esame i dati disponibili, che risalgono al 2007, i single sono presenti soprattutto a Nord-Ovest con un numero pari a a 2.220.466 (32,1%).

Ecco i numeri delle altre zone del nostro paese: a Nord-Est, al Centro e al Sud, nel 2007 risultano rispettivamente pari a 1.415.001 (20,5%), 1.347.824 (19,5%) e 1.216.510 (17,6%). Le persone che vivono da sole, rispetto all’intera popolazione italiana, sono più inseriti nel mondo del lavoro. Gli occupati, infatti, sono il 69,2% e i disoccupati il 4,3%.

Cosentino, Camera: no all’arresto

cosentinoNicola Cosentino non verrà arrestato. La Camera, infatti, ha respinto la richiesta d’arresto per il sottosegretario all’Economia e coordinatore del Pdl in Campania. Con 360 pareri favorevoli e 226 contrari, Montecitorio ha approvato la decisione della Giunta per le autorizzazioni a non procedere contro Cosentino, accusato di rapporti con la camorra nell’inchiesta sui rifiuti.

Storie di precari

precariSiete i nuovi giovani? Tra i 18 e i 40 anni suonati, magari vivete ancora a casa con mamma e papà, e non per scelta.

Quanto perché un affitto è un lusso, e un mutuo un sogno? Siete anche voi parte dell’esercito di precari italiani? Due lavori, lo stress, e la voglia di scappare? Buona lettura. E buona scrittura, se ritenete.

Napolitano firma, Fini parla

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Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto correttivo e ha promulgato la legge anticrisi. Rassicurazioni del premier sulle riserve auree: l’applicabilità è stata subordinata al sì di Banca d’Italia e Banca centrale europea.

E parla anche Gianfranco Fini oggi. Che dice: occorre trovare un equilibrio ai poteri delle Camere e dell’esecutivo. Il ricorso continuo, da parte del Governo, di porre la fiducia è legittimo, ma così facendo non deve esimersi dal confronto parlamentare. Verrà rivisto il Regolamento. Vedremo come.

Foto|Tiscali

Otto per mille, campagna di sensibilizzazione

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Occhio all’otto per mille: siamo sicuri di sapere a chi stiamo dando i nostri soldi? Questo il monito lanciato dall’UAAR, l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalistici. Una campagna di sensibilizzazione – perché non so voi, ma io ad ogni dichiarazoone dei redditi mi aspico che i mieisoldi vadano lì dove ho indicato e non mi è esattamente immediato verificarlo – che potrebbe anche, a ragione, essere ritenuta un compito dello Stato italiano. No?

Sei italiani su dieci, quella casella la lasciano vuota. E vuoto che vuol dire? L’Uaar ha lanciato una campagna informativa sull’otto per mille, per spiegare che fine fanno i soldi prelevati dall’Irpef. Si tratta di più di miliardo di euro, che vengono ogni anno distribuiti tra Chiesa cattolica, altre confessioni e lo Stato. Quello dell’otto per mille è un meccanismo complesso, e raramente viene spiegato ai contribuenti.

Report, San Marino e il re nero

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Appuntamento oggi a Report, il programma condotto da Milena Gabanelli su RaiTre la domenica sera. La puntata di oggi si intitola IL RE NERO.

Ecco la sinossi della puntata che porta oggi la firma di Paolo Mondani.
San Marino è uno stato sovrano tra la provincia di Rimini e quella di Pesaro – Urbino. Lingua ufficiale è l’italiano, quella parlata è il dialetto romagnolo. Non esiste dogana. La Banca d’Italia, da qualche mese, ha imposto ai nostri istituti di credito di trattare le banche sammarinesi come se fossero delle Isole Cayman. Il Moneyval, organismo del Consiglio d’Europa che si occupa di riciclaggio, ha decretato San Marino come stato a rischio. E l’Ocse l’ha infilato nella lista grigia dei paradisi fiscali. Qui il credo si chiama segreto bancario e societa’ anonime. San Marino vuol dire 12 banche e 59 finanziarie.

Londra contro il G20

Il mondo si sta svegliando. Anzi: il mondo si sta svegliando? 8.000 manifestanti hanno occupato la City londinese. Assedio agli istituti di credito. Manager e impiegati sotto ciave. E non solo in Inghilterra. Avete seguito tutti la vicenda dei quattro manager della Caterpillar, sequestrati per protesta e nutriti la mattina con croissant a colazione. Il G20 aprirà i battenti tra meno di 24 ore. E come sovente accade in questi casi, la città che ospita il summit, Londra, è una vera e propria fortezza sotto assedio.

E leggendo queste notizie mi viene in mente: uno spettro si aggira per Europa.

Piano casa, il no delle Regioni. Home sweet home

Piano casa? No grazie. Salta per venerdì la presentazione del decreto al Consiglio dei Ministri del famosissimo piano. Il Governo era deciso, avviato, praticamente certo. Meno decise, come si sa, le Regioni e i Comuni. La Conferenza degli enti locali ha fino a martedì prossimo per trovare un accordo sui contenuti del progetto.

Un’altra chicca, dopo la notizia data dal Ministro Fitto, (un tavolo tecnico per trovare una soluzione condivisa) è la spiegazione di Silvio Berlusconi di questa che è stata la sua più grande idea dei tempi recenti (e che chissà da quali altre azioni politiche sta distogliendo, in fondo, l’italico posto). Il suo piano di rinascita nazionale in salsa edile non varrà per i palazzi dei centri cittadini e i condomini.

Ma guarda un po’.

Berlusconi e l’antidoto alla crisi. “Lavorate di più”

C’è la crisi? Lavorate, lavorate, lavorate. Parola del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Nell’ondata di ottimismo che da ormai una vita tenta di attivare, in Italia e nel mondo, Silvio consiglia la sua ricetta infallibile e imperdibile. Siete pronti?

Voglia di reagire, di impegnarsi e magari lavorare anche di più, reagendo a questa influenza americana, a questo virus che viene dall’America

Lo dice mentre inaugura la linea alta velocità sulla tratta Bologna-Firenze. E aggiunge la sua personalissima versione della crisi. E cioè: viene da lontano e non dipende, fondamentalmente, da noi.

Crisi, Marcegaglia batte cassa

Mentre per Confindustria la crisi si aggrava e servono soldi veri (non stiamo mica pettinando le bambole, insomma. Quindi la Marcegaglia batte cassa a Silvio Berlusconi e i suoi), trovo in giro – su Specchio Economico – l’editoriale del Direttore Responsabile Victor Ciuffa che ci tiene a ridimensionare la portata della crisi suddetta. E allora sorge spontanea la domanda alla Supertramp. Crisis? What Crisis?

Non si scherza, per Nostra Signora di Confondustria. La crisi è un’emergenza vera. Non è una boutade mediatica, dice Emma Marcegaglia oggi. E giù tutti a tremare. Cittadini, politici, domanda e offerta del mercato.

Tassa una tantum ai ricchi. Bossi come Little John

Qui Franceschini è Robin Hood, e Umberto Bossi mi interpreta Little John. Dario Franceschini sembra un uomo in cerca di identità. Per sè e per il Partito Democratico. (Negli ambienti parlamentari circola la barzelletta, battuta, o realtà estrema: Gianranco Fini sarebbe un ottimo segretario, in fondo. Per il Pd, naturalmente).

La sinistra e la sua identità sociale, per andare a rinverdire ormai congelate passioni e bollori di vecchi elettori smarriti e fuggiti a gambe levate. Ed ecco allora l’uomo alla ricerca di sè proporre prima di tutto il sussidio ai disoccupati. Non pago della bocciatura del suddetto, Franceschini-Robin ci riprova.

Ecco la rivoluzionaria proposta: un contributo straordinario per l’anno in corso – sapete com’è, sono tempi di crisi e qualcuno si dovrà pur sacrificare – di due punti Irpef. Da chiedere a chi? Robin Hood dice: ai redditi superiori ai 120.000 euro. Che non vedono l’ora, possiamo scommetterci.

Annozero, Tremonti e la crisi

Centrali nucleari in Italia. Tornano tra noi, e Greenpeace e Legambiente insorgono. Centrali nucleari che l’Italia metterà su (siamo tutti d’accordo?), a detta di Marco Travaglio ieri ad Annozero, per far contenti i francesi, mentre in America Obama sceglie l’economia verde (nonché più tasse ai ricchi per pagare la sanità a tutti). Travaglio ha ricordato anche come il Ponte di Messina abbia già avuto un costo di 250 milioni di euro – mentre ancora non ne esistono neppure le briciole. Ma su questo Silvio non c’entra, aggiungerei io. O meglio, non c’entra solo lui.Sempre Travaglio non ha perso occasione per commentare il processo Mills.

L’Italia è leader nel mondo per evasione fiscale e corruzione. Come lei nessuno mai, insomma. Crisi Crisi Crisi. E’ il tema della puntata di ieri sera del programma di Santoro. Crisi, ovvero: parliamone con Giulio Tremonti. Crisi. Non c’è una parola che sia stata pronunciata più spesso, e a livello globale, nell’ultimo anno.