Berlusconi-Gheddafi: nel 2009 il premier svenne aspettando il leader libico

Foto: Ap/LaPresse

Berlusconi-Gheddafi. Secondo un cablaggio di Wikileaks il presidente del Consiglio avrebbe ricorso a due iniezioni di cortisone per il ricevere il colonnello libico nel giugno 2009.

Per il famoso sito internet il premier “quasi svenne” all’aeroporto di Ciampino mentre attendeva il leader della Libia, che nei giorni precedenti alla visita minacciò di annullarla. Minaccia che costrinse Berlusconi “a due iniezioni di cortisone” per accoglierlo.

E’ quanto si apprende nel resoconto del viaggio a Roma del leader libico dell’ambasciatore italiano a Tripoli, Francesco Trupiano, all’ambasciatore americano e quelli europei.

Si legge ancora che il Cavaliere ufficialmente “aveva il torcicollo” ma invece “soffriva di un acuto mal di schiena quel giorno e chiese una iniezione di cortisone per potersi vestire. Ma le cose non migliorarono, e allora gli italiani notificarono a Gheddafi, che in quel momento si trovava a bordo del suo aereo e sorvolava Roma, che il premier avrebbe potuto non esser presente all’aeroporto”.

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