World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 12 giugno 2008

Ore 01:34. Sicurezza. E rispetto. Sembrano questi gli unici desideri dei cittadini di tutto il mondo, quindi europei ed extraeuropei, o almeno questo è quanto traspare dalle prime pagine dei giornali della nostra rassegna che, come ogni notte (per voi giorno, fortunati voi) mi appresto ad illustrarvi.

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 11 giugno 2008

Ore 01:19. Nessuna notizia generale raccoglie l’attenzione di tutte le testate giornalistiche cosicchè sono le notizie nazionali a farle da padrone in questo 11 giugno. Dalla sanità al caro-petrolio ecco come i diversi paesi affrontano la splendida giornata che ci avviamo a vivere.

Rassegna Critica – Vengo dopo il Tiggì (ma prima di Bush)

Arriva Giorgio Passeggiatore Bush, quindi. Ma come sta vivendo l’Italia l’ultimo viaggio da Presidente e da uomo più potente del mondo (per quanto, attualmente, probabilmente anche il più impopolare) di George W. Bush?
I Tg nazionali sono pro o contro il suddetto? Posto che non dovrebbero essere nè l’uno nè l’altro. Posto che dovrebbero riportare i fatti e non altro, e aiutare l’utente, anzi, il telespettatore, che rispetto all’utente web è per alcuni versi meno smaliziato, a comprendere le storie.
Cominciamo con l’odierna edizione del Tg1. Ecco i titoli.

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 10 giugno 2008

Ore 01:31. I campioni del Mondo sono diventati i bidoni del mondo. Questo titolano quasi tutti i giornali europei. La vittoria dell’Olanda sull’Italia con un clamoroso 3 a 0, fa passare in secondo piano tutte quelle problematiche politiche e non che assillano la vita di tutti i giorni. Una eco, quella calcistica, poco diffusa negli Stati Uniti, ancora troppo impegnati tra le presidenziali e i rincari del carburante.

Rassegna Critica – Vengo dopo il Tiggì. Ilaria Alpi

Ilaria Alpi. Riaperta l’inchiesta. Sono passati SOLO 14 anni.
20 MARZO 1994 – A Mogadiscio, un commando somalo uccide Ilaria Alpi, inviata del Tg3 Rai, e l’operatore Miran Hrovatin, in Somalia per seguire la guerra tra fazioni che stava insanguinando il Paese africano e le operazioni militari lanciate dagli Usa con il nome di “Restor Hope”, con l’appoggio di numerose nazioni alleate, compresa l’Italia, per porre fine alla guerra interna e ristabilire un minimo di legalità nel disastroso scenario somalo. Qui, tutta la cronologia della vicenda sull’Osservatorio sull’informazione – Ilaria Alpi. Il 7 giugno, ore 21 Palazzo del Turismo di Riccione, c’è stata la premiazione dei vincitori della XIV edizione del Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi.

World Press – Rassegna Stampa Internazionale del 09 giugno 2008

Ore 01:09. L’eco dell’abbandono di Hillary Clinton dalle primarie democratiche si fa ancora sentire in alcuni paesi del vecchio continente, ma come spesso è usanza la domenica, ma ancor più in particolare nel weekend, l’attività politica tende spesso a stabilizzarsi e a concentrarsi sui piccoli problemi nazionali che ogni stato possiede. Poche le notizie riprese da tutti i quotidini a parte le vicende sportive di Euro 2008, ma quello è un altro discorso (ma a tal proposito un bel FORZA ITALIA per questa sera non me lo toglie nessuno). Tutto questo mentre il caro-petrolio impazza in tutta Europa quasi fosse una nuova malattia…

Rassegna Critica – Vengo dopo il Tiggì. E dopo il Gay Pride

Taaaaaaaanto se n’è parlato, di questo benedetto appuntamento. Taaaaaaanto. Polemiche a non finire, in tempi di cambi al vertice nell’Urbe. Da Veltroni ad Alemanno, uno che di sicuro nella vita come primo provvedimento politico non penserebbe esattamente alla difesa del Gay Pride.
Tempi in cui il Ministro più piacente della storia della Repubblica italiana – dicono così, e come dare torto – ha negato il patrocinio delle Pari Opportunità al Gay Pride in questione. E giù la polemica – il dibattito? il confronto? la crescita? in teoria… – per giorni e giorni, all’epoca dei fatti. Ciò detto, uno si aspetterebbe, per completezza di informazione, che ci sia l’ultima puntata della vicenda, nei tg del giorno del fattaccio. E cioè ieri, giorno in tutt’Italia – anche Roma – si è svolta l’anteprima del Gay Pride, che si terrà quest’anno, in salsa nazionale, a Bologna.
Quindi sarà in agenda, no, nelle edizioni di ieri sera dei pregevoli tg nazionali? Il Tg1 parte con l’intervista esclusiva a Bush di Gianni Riotta.

World Press – Rassegna Stampa del 05 giugno 2008

Ore 02:20. E’sempre Barack Obama il protagonista dei maggiori quotidiani mondiali, alla cui vittoria nelle primarie democratiche fa eco la sconfitta e il futuro ancora incerto di Hillary Clinton. Una Clinton che nei prossimi giorni si troverà a dover decidere sul proprio futuro all’interno del partito con la obbligata scelta di divenire o no il vice-presidente del senatore dell’Illinois.

Chiudi le valigie Obama, si va a Washington!

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In aria di Europei non può che risalire quell’atmosfera nell’aria. Quello spirito calcistico, e al tempo stesso azzurro, che ci ha fatto rabbrividire mentre uno dei migliori commentatori italiani di sempre ci invitava a chiudere le valigie e partire per la destinazione del prossimo turno.

Sfruttando quel motto che divenne così famoso anche grazie alla vittoria del campionato del mondo di calcio non posso che rivolgere lo stesso invito ad Obama.

Il mio sostegno per la bionda Hillary rimane è ovvio, però direi che ormai i giochi sono talmente tanto finiti che, nonostante il coloured candidate non abbia ancora vinto ufficialmente, e come se lo fosse già vincitore.

Conferenza Bilderberg, il governo ombra mondiale

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Definizione da Wikipedia: Il Gruppo Bilderberg (o conferenza Bilderberg) è una conferenza internazionale annuale, non ufficiale, ad invito di circa 130 esponenti, spesso con ruoli di rilievo nel mondo economico, finanziario o politico. Dato che le discussioni durante questa conferenza non sono mai registrate o riportate all’esterno, questi incontri sono sia oggetto di forte critica sia la fonte di molte teorie del complotto. L’obiettivo iniziale del gruppo sarebbe stato, nel contesto della guerra fredda, di rafforzare la cooperazione tra gli Stati Uniti ed i loro partner Europei. Inoltre, a causa del carattere molto riservato delle conferenze, il gruppo è stato a lungo considerato, da alcuni, una società segreta. Gli rimproverano possibilità di decisioni antidemocratiche che potrebbero essere prese da un gruppo così potente, in particolare, dalla caduta dell’Impero Sovietico, l’orchestrazione della mondializzazione economica. Un gruppo di pressione, una lobby. Anzi una superlobby.
Bilderberg ha successivamente costituito un altro gruppo, La Commissione Trilaterale, con lo specifico compito di dialogare con le potenze asiatiche emergenti. Negli anni 70 la Commissione comprendeva oltre a Stati Uniti ed Europa anche il Giappone; è di poche settimane fa la notizia dell’ingresso nella Trilaterale di Cina e India. Un organo privato di governo mondiale insomma.

Clinton’s List

Dal titolo di questo articolo qualcuno di voi potrebbe iniziare a pensare a qualche somiglianza con quel film di Steven Spielberg che, nel 1993, catturò l’attenzione di tutti nei confronti del “prima sconosciuto ora famoso” Oskar Schindler.
In questo caso non si tratta di nulla di ciò. Anzi, si tratta di qualcosa di completamente diverso. La lista di Clinton infatti non è una lista di nomi da salvare.
La Clinton’s List la potremmo forse definire meglio come una black list, una lista nera dove sono indicati tutte quelle persone, quelle organizzazioni, quei media che per un motivo o per l’altro hanno portato alla sconfitta di Hillary (ancora non ufficialmente, ma in dirittura di arrivo).

Clusters Bombs, svolta a Dublino?

Stati Uniti, Cina e Russia sono, naturalmente, contrari. Non pervenuti nemmeno Israele e Pakistan. Ma. Clustere bombs finalmente al bando?.

Obama nel nome delle donne

La storia ce lo ha sempre insegnato: affinchè un governo possa resistere, durare con successo governato da un uomo al suo fianco vi deve essere una grande donna.
Una donna che non deve essere obbligatoriamente la fidanzata, la moglie o l’amante, quanto invece una consulente, un sostegno, una compagna di squadra.
Perchè nell’ambito politico se è vero che gli uomini, essendo soprattutto in maggioranza, sono in grado di accentrare a se la maggior parte del potere, è altrettanto vero che le donne sono fondamentali con la loro dialettica e i loro modi di fare per ottenere ottimi risultati su tutti i campi.