Caso Ruby, la Camera dice sì al conflitto di attribuzione

La Camera ha oggi approvato, con 314 voti favorevoli e 302 contrari, il conflitto di attribuzione per il “caso Ruby” che vede coinvolto il premier, per cui, adesso, toccherà pronunciarsi alla Corte Costituzionale in merito alla competenza del Tribunale dei Ministri, che la sottrarrebbe al Tribunale di Milano. Il voto favorevole al governo si è avuto anche grazie alla presenza in aula dei ministri, al completo, e grazie ai tre deputati “liberaldemocratici” che oggi hanno votato assieme alla maggioranza.
Il premier Berlusconi non era presente in aula, ma prima si è incontrato a palazzo Grazioli con i capigruppo di Camera e Senato dei partiti di maggioranza, con il ministro della Giustizia Angelino Alfano, e il suo legale, Niccolò Ghedini. Con loro, secondo alcune indiscrezioni, Berlusconi avrebbe parlato addirittura di “brigatismo giudiziario” nei suoi confronti, di doversi difendere “da attacchi assurdi”, e, con riferimento, in particolare, ai processi Mills e Mediatrade, avrebbe aggiunto: “Si cerca di assaltare la vita delle persone solo per fini politici”. Dopo aver, però,ottenuto l’ ennesimo voto del Parlamento a favore di una “scappatoia” dai suoi problemi giudiziari, Berlusconi pare si sia detto soddisfatto.
Dall’opposizione, invece, si sono levate molte voci critiche: il capogruppo del PD Dario Franceschini ha affermato: “Questa è un’altra pagina davvero vergognosa. E’ straordinario vedere i banchi del governo così pieni e un ministro degli Esteri che, in piena crisi internazionale, passa le sue giornate a votare in Aula processi verbali e oggi il conflitto di attribuzione”. E, riferendosi al premier che sperava di arrivare a 330 voti, Franceschini ha aggiunto: “I 330 voti Berlusconi se li è sognati”. Qualche ora dopo, in effetti, il governo non ha raggiunto la maggioranza su un emendamento al Ddl per la valorizzazione dei piccoli comuni.
Significativo anche il commento della presidente del PD Rosy Bindi, che ha affermato: “Non hanno stravinto, ma hanno avuto i voti sufficienti per offendere l’ intelligenza umana, oltre al Parlamento, le leggi e la Costituzione”.

Democrazia Day, parla Sandra Bonsanti di LeG

«Non ci saranno tredicenni e girotondi ma contro il premier la piazza serve ancora» – da Il Riformista del 5 aprile 2011
di Angela Gennaro

SANDRA BONSANTI. La presidente dell’associazione Libertà e Giustizia parla della “Notte bianca della democrazia” di stasera: «Non accetto critiche alla società civile come quelle di Montezemolo. Saviano? Non prepariamo la sua discesa in campo».

La protesta passa dal web alla piazza, per dire un altro no a Silvio Berlusconi: a Firenze e a Roma, davanti a Montecitorio, mentre in aula si discute processo e prescrizione breve, e con una “Notte Bianca della democrazia”. Una “manifestazione necessaria”, spiega Sandra Bonsanti, presidente di Libertà e Giustizia.

Cosa vuole l’Italia dalla Tunisia?

Foto La Presse

Cosa vuole l’Italia dalla Tunisia? Una domanda che trova risposta in due punti. Andiamo con ordine. Volato nel paese nordafricano, ieri il premier Berlusconi ha tenuto fitti colloqui con i rappresentati del governo provvisorio locale in un incontro che è terminato così come era iniziato: posizioni diverse e nessun accordo.

Il presidente del Consiglio ha chiesto il contenimento dell’immigrazione clandestina e il rimpatrio di migranti arrivati nel nostro paese dalla Tunisia nelle ultime settimane in cambio di soldi e sostegno. Soldi e sostegno che, assieme alle due richieste, sono stati rispediti al mittente dai rappresentati del governo provvisorio tunisino.

Processo Mediatrade, chiesto il rinvio a giudizio per Berlusconi

Foto: AP/LaPresse

Si è svolta oggi a Milano l’udienza preliminare del processo Mediatrade, che vede il premier Berlusconi accusato di frode fiscale e appropriazione indebita: davanti al Gup, Maria Vicidomini, i pubblici ministeri Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro hanno chiesto il rinvio a giudizio per il presidente del consiglio, e fatto richieste simili per gli altri 11 imputati, tra i quali Piersilvio Berlusconi e Fedele Confalonieri.
L’ accusa, in particolare, verterebbe su alcune irregolarità nella compravendita dei diritti tv del gruppo Mediaset: per De Pasquale, “Berlusconi agì da socio occulto di Frank Agrama, intermediario dei diritti tv con le major, anche quando era presidente del Consiglio”, e la frode fiscale contestata fino al 2009 “potrebbe essere ancora in corso”. L’accusa di appropriazione indebita si estenderebbe invece fino al 2006. E il pm De Pasquale denuncia: “C’ è stata un’attività di ostruzione sulle rogatorie, aspettiamo risposte ancora da Hong Kong, Usa e Irlanda”.
Il processo Mediatrade, una costola di Mediaset, stando a quanto riferito dal pm, sarebbe nato casualmente dalla segnalazione di un pm svizzero in relazione ai conti Ubs a Lugano, che fanno pensare anche a delle responsabilità del produttore Daniele Lorenzano e di Frank Agrama, già coinvolti nell’ inchiesta principale. De Pasquale ha inoltre criticato la legge Cirielli sulla prescrizione dei reati, che avrebbe ostacolato le indagini, impedendo l’ accorpamento tra il filone principale dell’ inchiesta, quello riguardante Mediaset, e quello su Mediatrade.

Montezemolo: “Il Paese è allo sbando, tentato di entrare in politica”

Il presidente di Italia Futura Luca Cordero di Montezemolo, intervenendo oggi a Napoli al congresso del sindacato di polizia Siap, ha commentato l’ attuale situazione politica, parlando esplicitamente di un suo possibile impegno in tale ambito: ” Di fronte alle nostre proposte” ha affermato ” la risposta della politica è sempre la stessa: Se vuoi parlare di politica devi entrare in politica. E se la situazione continua a peggiorare, se questo è lo spettacolo che offre la nostra classe politica, beh, allora, cresce veramente la tentazione di prenderli in parola” ha aggiunto. Il nome di Montezemolo è, da diversi mesi, fra i più “gettonati” come possibile leader di un eventuale governo di transizione, e anche come possibile “nome nuovo” della politica, proveniente dal mondo dell’ impresa.
Il presidente della Ferrari non ha comunque lesinato stoccate, come si dice, a destra e a sinistra, a maggioranza e opposizione: di Berlusconi, dice: ” Doveva fare la rivoluzione liberale, guida oggi un governo che più neostatalista e neoliberista non si può, e le tasse su imprese e cittadini sono ai massimi storici. La politica economica del governo è allo sbando, e l’esecutivo si preoccupa esclusivamente di tamponare le emergenze.” E non risparmia critiche al governo neanche riguardo alla politica estera e al suo ruolo sulla scena internazionale: ” Non è accettabile” dice “essere esclusi dalle decisioni sul conflitto in Libia quando siamo noi a pagare il prezzo più alto”.
Montezemolo, inoltre, auspica un risveglio della società civile, invece di quello che definisce un “silenzio assordante” di questa, e critica anche ” i consigli di amministrazione dove far posto ai politici trombati”, che definisce “le uniche discariche che funzionano veramente”.

Processo Ruby Berlusconi: il trailer. Dal 6 Aprile 2011

Processo Ruby Berlusconi: il trailer. Dal 6 Aprile 2011. Ha già fatto il giro della rete. Loro sono geniali. Ecco il trailer del’appuntamento del 6 aprile.

Signora, scusi. Oggi è il 4 o il 5?

Oggi è il 6.

Parte la corsa.

Oggi è il 6 aprile!

Oggi non vengo al lavoro, sono malato.

… Allora mi licenzio!

Scritto e diretto da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi. Con Giancarlo Fontana – Simona Piatti – Ivan Maria Spadacenta – Fiorenza Salvador – Andrea Altieri – Giuseppe G. Stasi. Assistente alla regia Lorenzo D’Angella. Montaggio Giancarlo Fontana. Producer Marco Lupo Angioni.

Traduzione e adattamento Gianluca FontanaPerché, che lo si voglia o no, che si tifi per una parte o per l’altra, che si speri, ci si interessi, o che si conservi una dignitosa indifferenza, quella del 6 aprile è una data a cui tutta l’Italia guarda. Con gli occhi di un paese in cui un processo diventa una partita di calcio, un premier – Silvio Berlusconi – non lesina show (a vario titolo) e un’aula di tribunale diventa più popolosa di un casting hollywoodiano (più o meno).

Processo Mediatrade, terminata la prima udienza con Berlusconi in aula

Foto: Ap/LaPresse

Si è conclusa da poco la prima udienza del processo Mediatrade che ha visto in aula anche il premier Silvio Berlusconi. Durante l’arrivo del premier un gruppo di sostenitori del PDL ha sostenuto il proprio Premier con alcuni applausi. L’udienza durata circa due ore, dalle 9.56, orario di arrivo del premier alle 11.54.

L’aula dove si è svolta l’udienza del premier, è stata oscurata anche sui vetri, in modo da evitare ogni possibile fuga di immagini tramite le stesse. Un azionista mediaset, Marco Bava si è costituito parte civile contro Berlusconi. Bava è un azionista Mediaset, con un’azione sola dal valore di 8,50 euro. I legali di Silvio Berlusconi, si sono opposti a questa dichiarazione di Bava.

Romano ministro, è indagato per associazione mafiosa. Napolitano chiede “chiarimenti”

Foto: AP/LaPresse

E’ stato oggi varato il rimpasto di governo voluto dal premier Berlusconi, con la nomina a ministro dell’ Agricoltura dell’ onorevole  Saverio Romano, del gruppo dei Responsabili, che prende il posto di Giancarlo Galan, a sua volta “spostato” al ministero dei Beni culturali, in seguito alle dimissioni da tale incarico di Sandro Bondi. Romano ha oggi giurato al Quirinale davanti al presidente Napolitano, ma quest’ ultimo, in una nota ufficiale, ha mostrato perplessità riguardo alle inchieste giudiziarie in cui è coinvolto Romano, e-si legge nella nota- “ha ritenuto necessario assumere informazioni sullo stato del procedimento a suo carico per gravi imputazioni”, pur avendo comunque ” proceduto alla nomina non ravvisando impedimenti giuridico-formali che ne giustificassero un diniego”.
Con una maggioranza di governo che ha, infatti, molti suoi esponenti (a cominciare dallo stesso premier) coinvolti in vicende giudiziarie, mentre le accuse di mafia e camorra  hanno coinvolto, nel primo caso, il senatore Marcello Dell’ Utri (cofondatore di Forza Italia, vicinissimo a Berlusconi e da lui addirittura definito “un eroe”), nel secondo caso l’ ex sottosegretario all’ Economia Nicola Cosentino, esponente di spicco del PDL campano, mentre si sta cominciando a parlare dei rapporti mafia-politica anche in relazione alle stragi del 92-93 (e della presunta “trattativa” tra lo stato e la mafia), tale Romano sarebbe infatti indagato nientemeno che per concorso esterno in associazione mafiosa.

Nucleare, si pensa ad una moratoria di un anno

Il Consiglio dei ministri deciderà domani, sulla base di una proposta presentata dal ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani e dal ministro dell’ Ambiente Stefania Prestigiacomo, se fare una “moratoria” di un anno per l’ avvio del nucleare, visti anche i malumori creati nell’ opinione pubblica quando, all’ indomani della catastrofe giapponese, si è voluta ribadire la preferenza per questo tipo di energia da parte del governo. Lo ha annunciato lo stesso ministro Romani, riferendo oggi pomeriggio alla Commissione Ambiente ed Attività Produttive del Senato.
In realtà, stando alle indiscrezioni, quella di domani dovrebbe essere una semplice “comunicazione, che quindi non inciderebbe sullo svolgimento dei referendum, nè sull’iter parlamentare dei provvedimenti relativi al ritorno dell’ energia nucleare. Sarebbe stato, comunque, lo stesso premier Berlusconi a volere questa moratoria, anche nel timore del raggiungimento del quorum per i referendum, che, oltre al nucleare, riguardano anche la legge sul “legittimo impedimento” relativa ai suoi processi (il terzo quesito riguarda, invece, la privatizzazione dell’ acqua).
Proprio oggi, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in un messaggio in occasione del convegno “Acqua e energia” organizzato dall’ Accademia nazionale dei Lincei nell’ undicesima Giornata Mondiale dell’ Acqua, ha invitato a proseguire nella ricerca di fonti energetiche alternative e rinnovabili, poichè è “indispensabile individuare nuovi modelli e strumenti capaci di coniugare lo sviluppo economico con la rigorosa salvaguardia del pianeta e dei suoi equilibri ambientali”.

L’ Unità d’ Italia, tra celebrazioni e contestazioni

Foto: AP/LaPresse

Si sono svolti oggi a Roma i festeggiamenti per i 150 anni dell’ unità d’ Italia, con celebrazioni solenni, non prive, però, di polemiche.
Al discorso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alle due Camere riunite in seduta comune a Montecitorio, infatti, erano presenti solo cinque esponenti leghisti, di cui quattro membri del governo(i ministri Umberto Bossi e Roberto Maroni e i sottosegretari Michelino Davico e Sonia Viale). Inoltre, ministri e sottosegretari leghisti hanno più volte dato prova di volersi “distinguere” dai festeggiamenti, applaudendo poco o per nulla durante il discorso di Napolitano. Il loro leader Bossi, comunque, ha parlato di “buon discorso” del presidente della Repubblica, aggiungendo che Napolitano “è una garanzia”.
Per il presidente della Repubblica, comunque, è stata una lunga giornata di celebrazioni, iniziata, questa mattina, con l’ omaggio all’ Altare della Patria di Piazza Venezia, e poi  proseguita con una visita al Pantheon, dove ha deposto una corona d’ alloro sulla tomba del primo re d’ Italia, Vittorio Emanuele II (in presenza anche di alcuni eredi dei Savoia). Quindi, Napolitano si è recato al Gianicolo, dove ha scoperto il monumento equestre, da poco restaurato, ad Anita Garibaldi e Giuseppe Garibaldi, e poi inaugurato il nuovo Parco degli Eroi. Poi, la visita al museo di Porta San Pancrazio, e poi alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, dove il cardinale Angelo Bagnasco ha celebrato la Messa per il centocinquantesimo. Infine, al Teatro dell’ Opera di Roma, dove Napolitano ha assistito al Nabucco di Verdi, diretto da Riccardo Muti.

Ruby adescata a 16 anni: “Fece sesso a pagamento 13 volte”

Foto: AP/LaPresse

La Procura di Milano ha chiuso oggi le indagini nei confronti del consigliere PDL in Lombardia Nicole Minetti, dell’ imprenditore  Lele Mora e del giornalista  Emilio Fede, accusati di favoreggiamento ed induzione della prostituzione di 32 ragazze maggiorenni e, appunto, dell’ allora minorenne Ruby. Quest’ ultima, in particolare, secondo i pm, sarebbe venuta in contatto con Lele Mora ed Emilio Fede, per la prima volta, nel settembre 2009, quando aveva solo 16 anni, e non nel febbraio 2010, come sostenuto finora. Inoltre, scrivono sempre i giudici, avrebbe compiuto “atti sessuali con Silvio Berlusconi, dietro pagamento di corrispettivo in denaro e altre utilità” per 13 volte, dal 14 febbraio al 2 maggio 2010, ma il reato di induzione e favoreggiamento alla prostituzione, per Fede, Mora e la Minetti, sarebbe proseguito fino al gennaio 2011, quando l’ inchiesta era già iniziata.
La Minetti, poi, avrebbe svolto un ruolo di intermediazione per “la sistematica erogazione di corrispettivi per l’ attività di prostituzione svolta previo assenso di Silvio Berlusconi “, occupandosi della concessione in comodato d’ uso alle ragazze delle case in via Olgettina. Emilio Fede, invece, doveva valutare “la rispondenza dei requisiti estetici” delle ragazze invitate ad Arcore, e sia lui che Lele Mora si occupavano di trovare le giovani, talvolta anche nell’ ambito dell’ agenzia gestita da Lele Mora.

Luxuria in una scuola: dove è lo scandalo?

Un comunicato stampa di oggi dell’Unione degli Studenti lancia un interrogativo in merito all’interrogazione parlamentare richiesta dal sen. Cardiello sulla partecipazione di Vladimir Luxuria alla presentazione del libro “le favole non dette”. Gli studenti si dicono “inquieti”.

“Come già infatti dichiarato dalla presidenza della scuola l’iniziativa era a scopi didattici, Luxuria non ricopre più ruoli politici, e di conseguenza non comprendiamo su quale base gli studenti sarebbero stati indottrinati”, si legge nella nota.