Silvio il maghrebino di Alessandro Gilioli

Luogo: gli studi di una tv tunisina. Non una tv qualsiasi, comunque. Si tratta di Nessma Tv, il canale satellitare di cui Silvio Berlusconi è comproprietario con Mediaset in Nordafrica. Siamo orgogliosi di averla con noi – lo accoglie il presentatore. E c’è proprio il premier in studio, per una lunga intervista in cui parla naturamente direttamente in un francese molto lineare. Sopra la prima parte, in fondo al post la seconda. Qui invece la versione integrale.

Daniele Sensi, blogger e collaboratore de l’Unità, l’ha trovata e l’ha tradotta, oltre che caricata appunto su TouTube. Ed eccolo qui il video, approdato in Italia e rilanciato da Gilioli su l’Espresso. Parla di tante cose, il premier. Parla dei rapporti con Tarak Ben Ammar, tycoon franco tunisino che potrebbe comprarsi La7. Parla dei suoi rapporti con Ben Alì, presidente tunisino (al merito, su YouTube c’è un altro video). Parla di auant’è bello il palinsesto di questa Nessma tv, anche.

Parla dei suoi ricordi di gioventù sulle navi Costa. E parla di immigrazione, con dichiarazioni assai “pubblico maghrebino friendly”, che subito hanno fatto gridare i “maligni”. Parla di una volontà, da parte sua e del suo esecutivo, ad aumentare i canali di ingresso legali in Italia e nei paesi europei. Per chi voglia avere nuove opportunità di vita e di lavoro, dice, e per assicurare ai migranti, casa, lavoro, istruzione. Su una rete guardata da più o meno un centinaio di milioni di persone.

Ad esempio aprendo tutti i nostri ospedali alle loro necessità. Ricorda che pure gli italiani sono stati emigranti, e quindi devono aprire il loro cuore a chi oggi viene in Italia. Questa, dice, è la politica del suo governo.

Conduttori entusiasti (ci si chiede senza malizia: potevano essere altrimenti?), tutti contenti, un trionfo. E affermazioni che, per qualcuno, sono risultate un po’ “stridenti”, insomma…

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