Report, “L’era del debito”

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Report andrà in onda stasera, domenica 25 ottobre, alle 21.30 su Rai Tre. La puntata si intitola ”L’era del debito” di Stefania Rimini.

Ecco la sinossi:
Noi siamo tra i Paesi più colpiti dalla crisi e di conseguenza l’anno prossimo il macigno del debito pubblico si avvia a pesare il 118% della gamba che lo tira, che è il famoso Pil, il prodotto interno lordo. Per dare un’idea, stiamo quasi tornando ai livelli di palla al piede che avevamo negli anni Novanta. E’ come se non ci fossimo mai venduti la Telecom, le Autostrade, parte dell’Enel e dell’Eni. Adesso non abbiamo più molto da dar via, ma ci consoliamo per il fatto di essere in buona compagnia. Dall’America alla Gran Bretagna, in media tutti i paesi avanzati hanno aumentato il loro debito pubblico dal 75% al 115% del Pil. Loro però si stanno indebitando per salvare il sistema produttivo, mentre noi sudiamo per smaltire un debito pubblico accumulato con gli sperperi degli anni Ottanta, un debito che ci frena sempre di più, ci limita nei movimenti e rende la vita più faticosa alle imprese e alle famiglie.
Oggi la storia ci presenta il conto perchè proprio a causa di questo debito obeso l’Italia non può attivare spesa pubblica al pari degli altri Paesi per stimolare l’economia, asfissiata dalla crisi.
Intanto all’orizzonte si profila una nuova minaccia: l’aumento dei tassi d’interesse, che inevitabilmente ci sarà. I tassi sono così bassi che non possono far altro che salire, anche perché tutti i Paesi avanzati stanno chiedendo e chiederanno più soldi in prestito ai mercati finanziari. E dunque noi Italiani, per sfamare quel bestione del debito che ci portiamo appresso dagli anni ottanta dovremo sborsare sempre di più. Ma fino a che punto può aumentare il debito pubblico? Nell’inchiesta verranno spiegati uno per uno, tutti i buoni motivi per cui dobbiamo abbassare il nostro debito, costi quel che costi
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Arcore, vertice di governo

annozero-tremonti-crisiTremonti? Non corre rischi. Parola di Umberto Bossi. Dimissioni per Tremonti? Non se ne parla. Sempre parola di Bossi. Risale solo a ieri la lite telefonica tra Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti, e lo slittamento del Consiglio dei ministri. E in molti hanno parlato di dimissioni del titolare del dicastero dell’economia…

Lite che verteva sull’eventuale taglio dell’Irap, annunciato da Silvio Berlusconi. Oggi l’incontro ad Arcore: premier, ministro dell’Economia e lo “sponsor” dello stesso: il ministro delle Riforme Umberto Bossi. C’era anche il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli.
Risultato? Lo spiega Bossi: L’Irap? Verrà tagliata, ma col tempo.

Primarie PD, come si vota, dove e quando

primarie pd

Tra poche ore si potrà votare per le primarie del Partito Democratico.Si sceglie il segretario del partito con le primarie, decise per statuto. E’ possibile votare dalle ore 7 alle ore 20 di domenica 25 ottobre. In gara tre candidati: l’attuale segretario, Dario Franceschini, succeduto a Walter Veltroni dopo le sue dimissioni. Pierluigi Bersani, già ministro dell’Industria e ai Trasporti. Ignazio Marino, senatore e chirurgo, nato a Genova.

Chi vota e come

Il Pd ha preparato 10mila seggi per le primarie di domani. Possono votare i cittadini italiani, o europei, residenti in Italia, o cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno. Si vota presentando un documento valido e la tessera elettorale, a fronte di un versamento di 2 euro. Cliccate qui per trovare il vostro seggio. E’ possibile anche telefonare al numero 848.88.88.00.

Marrazzo, dimissioni dopo lo scandalo del video

marrazzo dimissioniMarrazzo, le dimissioni. Piero Marrazzo si dimette, o meglio si autosospende dalla sua carica, quella di presidente della Regione Lazio, dopo che ieri è scoppiato lo scandalo su un ricatto di cui sarebbe – lo ha ammesso davanti ai giudici – stato protagonista: un ricatto per un video che ritraeva l’incontro di Marrazzo con un transessuale. Ricatto per il quale l’ormai ex presidente della Regione Lazio avrebbe pagato: le minacce dei carabinieri, dice, lo avevano portato a staccare e consegnare immediatamente ai militari che lo ricattavano tre assegni in bianco per un importo di circa 20 mila euro. Senza poi denunciare nulla.

Mi autosospendo, questa vicenda è frutto di una mia debolezza della vita privata

Un ricatto a luci rosse per un video. E il tesserino, la cocaina, gli assegni.

Berlusconi su Newsweek

newsweek berlusconiUn lungo articolo, che troverete a questo link.

Accanto, la copertina dell’edizione, non locale ma INTERNAZIONALE della testata in questione, il Newsweek.
Un duro attacco al premier italiano da parte del settimanale americano. Un reportage che non si risparmia, su quanto accaduto negli ultimi tempi. La rivista invita Berlusconi a farsi da parte.

Solarino riceve il Gay Help Line Awards

Valeria_Solarino

Valeria Solarino sarà ospite di Arcigay Roma. Domani, sabato 24 ottobre, a partire dalle ore 18.00 la protagonista del film prodotto da Maria Grazia Cucinotta ‘Viola di Mare’ presentato con enorme successo al Festival del Cinema di Roma, incontrerà la comunità omosessuale al Gay Center di via Zabaglia 14.
A dialogare con lei saranno Donatella Maiorca, regista del film ‘Viola di Mare’ e Franco Grillini, che presenterà il suo libro ‘Ecce Omo’ (Rizzoli). La Solarino riceverà il Gay Help Line Awards, il riconoscimento per chi si impegna contro l’omofobia.
Il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo, spiega:

Sarà un’occasione importante per parlare di quello che è avvenuto negli ultimi giorni, con la drammatica bocciatura della legge contro l’omofobia attraverso il racconto di come è cambiata la comunità lesbica, gay e trans negli ultimi anni. Per la sua straordinaria interpretazione abbiamo deciso di premiare Valeria Solarino con il ‘Gay Help Line Awards’, il riconoscimento per chi si impegna contro l’omofobia

Il film ‘Viola di Mare‘ racconta di due donne che, nella Sicilia dell’Ottocento, si amano e che, con il loro amore, spezzano le ritualità di una terra sempre uguale a se stessa.

Scandalo su Marrazzo

marrazzo_scandalo video hardProseguono gli scandali. E’ periodo, forse. Chi lo sa. Oggi è la volta del presidente del Lazio, Piero Marrazzo.  E il tam-tam della Rete si è scatenato: cosa c’era in quelle immagini? Libero ha pubblicato delle indiscrezioni per le quali si tratterebbe di video hard che riprende l’incontro tra Marrazzo e, dicono, un transessuale. Si tratterebbe di un video ripreso con un cellulare durante un controllo dei carabinieri a luglio, per il quale sarebbe stato pagato .

I carabinieri che avrebbero ricattato Marrazzo sono stati arrestati, ma ai posteri questo interessa poco. I posteri, ora, si sono scatenati “morbosamente” alla ricerca dei contenuti di quel video. E “avoja” Marrazzo a ripetere che quel video non esiste e, se c’è, è una bufala.

Facebook, questione di gruppi

uccidiamolo berlusconiDal Web la notizia, ormai trita e ritrita: oltre 14mila per “Uccidiamo Berlusconi”, guppo nato su Facebook. Sparito da Facebook il gruppo con i molti iscritti di cui sopra, ne rimandono tre più piccini. Due dal titolo “Uccidiamo Berlusconi”, uno con 417 membri (con la stessa descrizione del primo comparso, evidentemente “riaperto” di recente) e un altro con non più di una quarantina, e un altro con opposto slogan (ma altrettanto frequentato da non simpatizzanti): “Per favore, non uccidiamo Berlusconi“.

Angelino Alfano dice: “Indagine sulla sicurezza del premier”.

Nel frattempo Gilioli si trova gruppi analoghi.

Annozero, il “posto fesso”

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Dal sito di Annozero, ecco cosa offre la serata:

“Penso che il posto fisso sia la base su cui organizzare un progetto di vita e la famiglia”. Il Ministro Tremonti rivaluta il posto fisso quando si aggrava la crisi della piccola e media impresa, si fa sempre più drammatica la situazione dei cassintegrati e il Governo vara lo scudo fiscale.
Ospiti in studio Maurizio Lupi del Pdl, Ignazio Marino che, dopo le sue battaglie sui temi etici, dovrà dimostrare di avere le carte in regola per la corsa alla segreteria del Pd, e i giornalisti Nicola Porro, vicedirettore de Il Giornale e Massimo Giannini, vicedirettore de La Repubblica. Il reportage sulla crisi è a cura di Corrado Formigli con Luca Bertazzoni ed Eva Giovannini
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L’ONG russa Memorial vince il Premio Sacharov 2009

memorialL’organizzazione per la difesa dei diritti umani in Russia Memorial è la vincitrice del Premio europeo per la libertà di pensiero 2009. L’organizzazione, rappresentata dagli attivisti Oleg Orlov, Sergei Kovalev e Lyudmila Alexeyeva, denuncia la repressione politica nei paesi dell’ex-Unione sovietica e lotta contro le violazioni dei diritti umani. La vittoria è stata annunciata stamattina dal presidente del Parlamento Jerzy Buzek, il premio verrà consegnato il 16 dicembre a Strasburgo.

Jerzy Buzek, alla proclamazione della vittoria di Memorial davanti all’aula del Parlamento europeo, ha spiegato:

Rompere il circolo vizioso di violenza e paura in Russia. Attribuendo il premio di quest’anno a Oleg Orlov, Sergei Kovalev e Lyudmila Alexeyeva a nome di Memorial e di tutte le altre persone che lottano per la difesa dei diritti umani in Russia, speriamo di contribuire alla fine del circolo vizioso di paura e violenza che assedia i difensori dei diritti umani nella Federazione Russa

Libertà di stampa, nessuna risoluzione Ue

parlamento-europeo

Il Parlamento europeo non ha adottato nessuna risoluzione sulla libertà di informazione in Italia e nell’Ue:

– la risoluzione comune di PPE, ECR e EFD ha ottenuto 297 voti favorevoli, 322 contrari e 25 astensioni;
– la risoluzione del PPE ha ottenuto 258 voti favorevoli, 347 contrari e 73 astensioni,
– la risoluzione dell’ECR ha ottenuto 301 voti favorevoli, 351 contrari e 26 astensioni
– la risoluzione comune di S&D, ALDE, Verdi/ALE e GUE/NGL ha ottenuto 335 voti favorevoli, 338 contrari e 13 astensioni
– la risoluzione dei Verdi/ALE ha ottenuto 321 voti favorevoli, 346 contrari e 8 astensioni
– la risoluzione dell’EFD ha ottenuto 257 voti favorevoli, 399 contrari e 20 astensioni
– la risoluzione del gruppo S&D ha ottenuto 333 voti favorevoli, 245 contrari e 5 astensioni
– la risoluzine dell’ALDE ha ottenuto 338 voti favorevoli, 338 contrari e 8 astensioni.

Per consultare il risultato dei voti per i singoli emendamenti o paragrafi originali, ecco ilk link di seguito: http://www.europarl.europa.eu/sed/doc/votingResult/P7_PV(2009)10-21(RCV)_en.pdf

La lettera di Lady Mastella

sandra lonardo

Bufera. L’Arpac, l’agenzia dell’ambiente campano nella tempesta: un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari 63 indagati, 18 divieti di dimora e 6 misure interdittive. L’operazione condotta dalla Guardia di finanza di Napoli e dai carabinieri di Caserta coinvolge molti personaggi di spicco, tra cui dirigenti della pubblica amministrazione, politici, professionisti e imprenditori campani. Ecco la lettera che Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, ha scritto ai cittadini.

Carissimi abitanti di Benevento e provincia e della Campania tutta: questa mattina alle ore 7, mentre pensavo a che cosa potevo fare per contribuire a far approvare, nella concordia, la legge regionale sul ‘Piano casa’, un provvedimento atteso da tantissimi cittadini campani, è arrivata una citofonata… “siamo i carabinieri, aprite!‘”.

Ballarò, la lotta politica in Italia

ballarò

Stasera a Ballarò Dario Franceschini e Sandro Bondi.

Un paese dove maggioranza e opposizione si scambiano accuse durissime, in cui anche una sentenza civile porta a parlare di elezioni anticipate o di “piano eversivo”, è un paese che deve aspettarsi che cosa?

I fatti, la politica, la speranza nella puntata di Ballarò in cui Giovanni Floris ospita, tra gli altri, il segretario del PD Dario Franceschini, il ministro ai Beni Culturali Sandro Bondi, l’economista Tito Boeri, l’architetto Paolo Portoghesi, il giornalista Paolo Mieli, presidente di RCS libri“.

La puntata, naturalmente, è aperta dalla copertina satirica di Maurizio Crozza.

Nel frattempo la redazione del programma fa sapere, con orgoglio, che in base a una ricerca Demos pubblicata da Repubblica, è proprio Ballarò la trasmissione informativa di cui gli italiani si fidano di più.