Online i redditi dei ministri

governo lettaSeguendo le preannunciate disposizioni di trasparenza, i redditi dei vertici del governo Letta sono finiti online. A cominciare proprio dal primo ministro, che a fronte di un imponibile di 123.893 euro, non ha di fatto dichiarato alcun bene di natura immobile: il quotidiano Il Messaggero sostiene infatti che il premier non avrebbe niente di intestato, non avendo fornito alcuna annotazione in sede di dichiarazione dei redditi.

Più diversificata è invece la dichiarazione del vice premier Angelino Alfano, che ha un imponibile pari a 105.186 euro, terreni e fabbricati tra Sant’Angelo e Agrigento, due utilitarie e un’auto elettrica. Se la passa meglio – quanto meno a livello reddituale – il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, con un imponibile di 331.627 euro, un fabbricato a Roma, due a Napoli, uno a Massa lubrense, un terreno a Frignano, una moto, tre macchine, fondi per 200 mila euro e investimenti per 180 mila euro.

Il “Paperone” del governo Letta (reduce dagli sforzi utili alla nascita del decreto del fare) precisa tuttavia in una nota che “il reddito lordo ricavato dalla dichiarazione dei redditi (circa 331 mila euro) concerne il reddito da lavoro del 2012 comprensivo di compensi arretrati corrisposti a seguito di sentenza di corte costituzionale nonchè reddito da locazione su cui è stata poi applicata imposta di cd.cedolare secca”.

Ancora, precisava il sottosegretario, “la retribuzione lorda è indicata puntualmente e costituita da stipendio di presidente di sezione del consiglio di stato pari circa a 243mila euro annui lordi. Quanto alla situazione patrimoniale viene indicata la proprietà di un appartamento a Roma, due a Napoli uno a Massalubrense e un terreno a Frignano. Si omette però di dire che i due appartamenti a Napoli sono in nuda proprietà e per 450/1000, l’appartamento a Massalubrense è in nuda proprietà e per 200/1000 e il terreno a Frignano (200/1000) è concesso in comodato gratuito ad associazione no profit”.