Il Movimento 5 Stelle è un nuovo fascismo?

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La campagna elettorale per le elezioni europee entra nel vivo con l’ultima settimana per cercare di orientare il voto. Stiamo parlando di elezioni europee, ma i toni sono alti e tra Renzi, Grillo e Berlusconi la sfida si fa aspra e rovente.

In questi giorni continuano gli accostamenti tra il Movimento 5 Stelle e il fascismo e nazismo. Berlusconi ha paragonato Beppe Grillo a Hitler parlando di pericolo. E da più parti si teme che i toni del leader del Movimento 5 Stelle siano anti democratici. Da parte sua, il Movimento sembra giocare su questi confronti con Grillo e Casaleggio che parlano ora di vivisezione per Dudù ora di marcia su Roma in caso di vittoria alle elezioni europee.

Casaleggio ha affermato che in caso di vittoria è pronto a chiedere un nuovo Presidente della Repubblica e che si vada al voto. Però queste sono elezioni europee che certamente hanno un’importanza anche per capire alcuni valori in Italia, ma il Parlamento e le elezioni politiche sono un’altra cosa.

Per alcuni, i toni esagerati del comico e politico Beppe Grillo sono frutto di una strategia. Dividere per creare consenso. Essere eccessivi e mostrare coerenza. Probabilmente la relazione con il nazismo è eccessiva e l’Italia è una democrazia in grado di tollerare anche le espressioni più forti del Movimento 5 Stelle. Il gruppo però non è mai stato al potere è si basa su una certa distruttività di ciò che c’è. Ad esempio, chiudere l’Expò per le infiltrazioni e le tangenti significa anche bloccare un programma importante che dà lavoro a molte persone e che può essere un veicolo di crescita per l’Italia. La rigidità del Movimento 5 Stelle al potere come sarebbe?