La prima delusione di Grillo frutto dei suoi errori

movimento-5-stelle-risultati-elezioni-2011-tutti-i-comuni

I sondaggi per le elezioni europee davano una forchetta al Movimento 5 Stelle che arrivava a un massimo in cui era sopra al Partito Democratico. I risultati hanno invece mostrato una vittoria netta del Pd che ha avuto quasi il 20% in più del M5S. Quella di Grillo è una debacle se si pensa alle attese e anche considerando la diminuzione di voti rispetto a un anno fa, quando si è votato per le elezioni politiche. La strategia del M5S ha fallito, ha impaurito gli italiani e non ha raggiunto l’obiettivo. Come mai? L’aspetto su cui ragionare è che proprio i “campioni” della comunicazione hanno sbagliato alcune strategie.

Le piazze piene hanno forse illuso Grillo, che è anche andato in televisione a Porta a Porta. Sembra che in molti sono andati in piazza a vedere Grillo il comico per farsi due risate, ma poi hanno votato per Renzi senza riconoscere il Grillo politico. Qualche anno fa era proibito ai militanti del M5S andare in Tv, ma Grillo può, nell’ipotesi di prendersi qualche voto in più. Gli errori di comunicazione più eclatanti di Grillo sono però fondamentalmente due.

Il primo è quello di essersi riferiti a Berlinguer, uno dei politici più importanti che l’Italia abbia mai avuto. Un politico che ha fatto della questione morale un punto imprescindibile del suo operato. Quello sul quale Grillo e Casaleggio non hanno riflettuto è che Berlinguer era comunista, e oggi in Italia questa è una parola tabù. Inoltre era un uomo austero e preciso e gli italiani, dopo anni di austerità, hanno bisogno di progresso e sogni. Ideali incarnati maggiormente da Renzi che appare meno conservatore del M5S.

Il secondo è avere fatto delle battute eccessive nell’idea che “rompere” portava più voti. La questione della vivisezione per Dudù o la volgarità legittimata hanno allontanato gli italiani. La strategia di comunicazione che fino ad ora aveva avuto tanto successo si è inceppata e Grillo e Casaleggio non lo hanno saputo prevedere.