Mai così tanti cambi di gruppo dal 2008 ad oggi

Nella XVII Legislatura ci sono più del doppio dei cambi di gruppo rispetto alla legislatura precedente e se c’è chi pensa che i voltagabbana siano tutti a destra sbaglia perché il berlusconismo si è distinto per una granitica aderenza ai dettami del Cavaliere. Berlusconi non è un personaggio esemplare per la nostra politica ma ha saputo distinguersi e farlo per bene. Ha saputo unire intorno alla sua figura, un buon numero di adepti, fedeli, pronti a difenderlo a spada tratta. Le votazioni sul fatto che Ruby fosse la nipote di Mubarak sono emblematiche in tal senso.

Comunque i governi di Letta e Renzi, rispetto a quelli di Monti e Berlusconi sono molto avanti nel cosiddetto valzer del Parlamento con cambi di fronte e quant’altro. È vero che la nostra Costituzione garantisce a tutti i parlamentari un’elezione senza vincolo di mandato ma la libertà assoluta d’azione ha generato mostri.

Mostri che adesso sono stati posti sotto i riflettori da Open Polis che introduce in questo modo il fenomeno:

Nella scorsa Legislatura (2008-2013) i cambi di gruppo erano stati 261 ed avevano coinvolti 180 parlamentari fra Camera (120) e Senato (60). In soli due anni dell’attuale Legislatura questi numeri sono stati quasi raggiunti e persino superati: 235 cambi per un totale di 185 parlamentari coinvolti (95 alla Camera e 90 al Senato). Quello che sorprende però è il dato dei cambi al mese. Nella XVI Legislatura si viaggiava su una media 4,50 cambi al mese, nell’attuale 10,17 (più del doppio).

Anche andando a scorporare il dato per i singoli Governi, la recente esplosione del fenomeno è ancora più evidente. Davanti a tutti il Governo di Enrico Letta in cui i cambi erano 15,33 al mese. Subito dietro l’attuale Premier Matteo Renzi con 8 cambi al mese, e ben lontani gli Esecutivi guidati da Silvio Berlusconi (5,56) e Mario Monti (2,94).