L’assoluzione di Silvio Berlusconi

L’assoluzione di Silvio Berlusconi è probabilmente uno degli eventi politici più attesi del primo trimestre dell’anno. Il Cavaliere, da questa sentenza, trarrà sicuramente una nuova linfa per sferrare un attacco alla maggioranza di Renzi che comunque, zoppicante, si è appoggiata alla destra alfaniana. 

Berlusconi è stato assolto nel processo Ruby. La VI sezione penale della Cassazione ha deciso di confermare la non colpevolezza dell’ex Cavaliere, per cui, di fatto, ha rifiutato il ricorso della Procura generale di Milano che aveva chiesto l’annullamento dell’assoluzione.

Ricordiamo che il leader di Forza Italia, in primo grado, era stato condannato per concussione e prostituzione minorile e poi assolto in appello. Adesso, dopo questa decisione della Cassazione, si dovranno attendere 90 giorni per conoscere le motivazioni della decisione.

Andando indietro nel tempo a 24 giugno 2013, ricordiamo che Berlusconi era stato condannato in primo grado a 6 anni di reclusione per concussione per costrizione, cui è stato aggiunto 1 anno di reclusione per prostituzione minorile nonché l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Ora, benché ci sia l’assoluzione bisogna anche considerare che ci sono delle prove del suo comportamento illecito. Silvio Berlusconi infatti, è accusato di aver avuto rapporti sessuali a pagamento con una minorenne marocchina, pur sapendo che era minorenne. Si trattava di Karima el Marough conosciuta come Ruby. Ora non ci sono foto delle sue serate di fuoco ma c’è invece una registrazione della sua telefonata alla Questura di Milano, la notte tra il 27 e il 28 maggio 2010. In quell’occasione, abusando della sua posizione, visto che era presidente del Consiglio, chiese al capo di Gabinetto Pietro Ostuni, di affidare Ruby – trattenuta per furto – alle cure di Nicole Minetti che era consigliera regionale del PdL in Lombardia, oltre che amica personale dell’ex premier.