Clandestino? Niente assistenza medica

Sulle prime pagine dei giornali non c’è. Al loro interno, invece, si scopre.
Medici delatori per la polizia.
Immigrati irregolari privi di cure mediche gratuite.
In parole povere (molto, troppo povere): un emendamento al disengno di legge per la sicurezza, presentato dalla Lega Nord, prevede questo piccolo, insignificante particolare. La solita storia ignobile.

Eluana, questione di politica

Da quel giorno, Eluana non esiste più, come persona

Eluana. Un nome, una ragazza, una persona che, in qualche modo, non c’è più.

Vittima sacrificale del Giuramento di Ippocrate, poi dell’ordinamento giuridico. Da 16 anni è in stato vegetativo permanente. E la Corte di Appello aveva dato l’ok per l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione forzata.
Ma. Ma da quel momento, e come troppo spesso accade soprattutto in Italia, Eluana, il suo corpo privo d’anima, è diventato un caso politico.

Silvio di Ferro

Si sa che quando Silvio sale al governo non ce n’è più per nessuno. La sua mentalità da imprenditore trasforma l’Italia da uno stato a una azienda dove tutto deve funzionare alla perfezione.

I commenti a riguardo sono personali, la mia opinione è che gestire un paese come se fosse un azienda è un’idea eccezionale. L’attenzione sta anche nel potere e dovere gestire ogni entità locale cercando di ottimizzarla, ma senza sopravvalutarla.

Il ritorno a Napoli, come promesso tra l’altro dal premier, deve essere visto anche sotto questa ottica. Il pugno di ferro con cui Berlusconi sta affrontando l’emergenza rifiuti campana è l’unico modo di mostrare il potere dello Stato laddove sembra non esserci.

Nel passato c’è stata una pericolosa avventura nell’anarchia e lo Stato non è stato in grado di imporre decisioni assunte da organi democraticamente eletti

Le prospettive positive per cambiare ci sono, speriamo che non siano promesse campate in aria.

I rifiuti bruciano…da soli

Nel napoletano abbiamo visto per settimane i manifestanti che per protestare contro l’una o l’altra discarica da preparare od aprire di pronta risposta iniziavano a bruciare i rifiuti della zona.
Con l’avvento di Bertolaso nella regione partenopea, la popolazione sembra aver acquistato quella fiducia necessaria ad andare avanti, fondamentale in una situazione come quella che vivono.
Eppure nonostante questo i rifiuti continuano a bruciare. La motivazione è semplice l’ondata di caldo che si sta per abbattere al Sud inizierà a flagellare quelle regioni per tutta la stagione estiva.
Ed ecco per Napoli giungere dopo la piaga rifiuti, la “nuova piaga”: il caldo! Un problema che purtroppo per i napoletani non si potrà risolvere con la costruzione di qualche discarica.

Per l’emergenza rifiuti partono le manette

La gente a Napoli inizia a comprendere gli sforzi governativi per risolvere la situazione nella regione partenopea così dopo la comprensione della popolazione ecco arrivare anche i primi arresti illustri.
Diversi gli avvisi di garanzia partiti tra questi uno con destinatario il prefetto di Napoli Alessandro Pansa.
Tra gli altri personaggi di spicco è giunta anche un’ordinanza di arresto anche per Marta De Gennaro, ex vice di Bertolaso e responsabile del settore sanitario del Dipartimento della Protezione Civile.
D’altronde per fare una perfetta pulizia del territorio prima di tutto è giusto farla tra chi vuole mangiarci sopra.

Legge 180 del 13 maggio 1978, ovvero la legge Basaglia

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Le legge 180, meglio nota con la definizione di legge Basaglia dal nome del suo ideatore, è un’importante legge quadro che impose la chiusura dei manicomi e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio, istituendo i servizi di igiene mentale pubblici. Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori il titolo della legge, la 180 rappresenta una vera e propria conquista di civiltà, giunta al termine di quel percorso di rivisitazione della società italiana e dei suoi meccanismi sociali e politici cominciata con i movimenti del 68.
Le intenzioni della legge 180 erano quelle di ridurre le terapie farmacologiche ed il contenimento fisico, instaurando rapporti umani rinnovati con il personale e la società, riconoscendo appieno i diritti e la necessità di una vita di qualità dei pazienti, seguiti e curati da ambulatori territoriali. Ma sono la vita e le opere di Franco Basaglia a descrivere meglio di qualsiasi trattazione medico scientifica la ratio del provvedimento, rivoluzionario sotto l’aspetto medico e culturale.
Così come l’azione di Maria Montessori era riuscita a cambiare per sempre i metodi pedagogici e la concezione stessa dell’insegnamento ai bambini molti anni prima, lo stesso risultato si può affermare che venne raggiunto dagli studi psichiatrici del professor Basaglia. Niente dopo di lui fu più uguale a prima nella trattazione delle problematiche del disagio mentale. O quasi. Perchè la legislazione regionale, molto eterogenea in materia, ha reso negli anni l’attuazione del dettato della 180 quantomeno altalenante.
Ma in definitiva, cosa ha fatto di così straordinario Franco Basaglia ed in cosa consiste il pensiero ispiratore della legge 180? Scopriamolo insieme.

I rifiuti di Napoli non piacciono a Bruxelles

Napoli e Bruxelles sono due città favolose. La loro storia, passate e presente, le consegnerà alla storia futura prossima e ventura. Eppure nonostante le due città distino quasi 2000 km di distanza sembra che Bruxelles non apprezzi poi molto Napoli.

Ovviamente non si tratta di questioni di bellezza monumentale, perchè in quel senso Napoli è una città stupenda, quanto invece dalla maledizione che da parecchi anni sta avvolgendo la città, ovvero i rifiuti.

Proprio così parecchi anni, perchè nonostante il problema sia uscito alle cronache solo ultimamente, il problema smaltimento è un caso che la regione partenopea si porta appresso da anni, con occhi chiusi quando si sarebbe dovuto guardare attentamente e soluzioni la maggior parte delle volte sbagliate.

La Francia non va più in fumo

E adesso possiamo finalmente dedicarci ai classici sfottò nei confronti dei nostri cugini d’oltralpe. Non sono impazzito, tranquilli, ma da quando i francesi hanno copiato la nostra legge anti-fumo e per di più con risultati più che positivi, non possiamo fare altro che ricordare ai “galletti” che i campioni del mondo siamo noi!

In fondo sapere che i nostri cugini ci copiano, ci da molta soddisfazione. Ci definiscono sempre dei fessi, degli incapaci. In fondo penso ci definiscano molto inferiori a loro, nonostante il loro bon ton non gli permetta di sbatterci in faccia certe affermazioni.

In poco meno di due mesi (è entrata in vigore a inizio gennaio 2008) sembra che questa legge, abbia portato una diminuzione del 15% di infarti nel paese.

Il Papa sull’eutanasia. Niente di nuovo sotto al sole

Welby
Ci ritorna su, naturalmente. Il Pastore Tedesco ha da precisare. Con voce inconfondibile e cantilenante, ha quest’oggi, ancora una volta, ripetuto ribadito e sottolineato la

Ferma e costante condanna etica di ogni forma di eutanasia diretta, secondo il plurisecolare insegnamento della Chiesa

Benedetto XVI contro le spinte eutanasiche, dettate da una visione utilitaristica nei confronti della persona.

Mentre il dibattito scientifico e legislativo infuria sui grandi temi etici, l’aborto, la pillola e l’eutanasia, e mentre un uomo controverso – e che alla Chiesa non può certo andare giù – viene candidato dal Pd, il Papa al congresso promosso in Vaticano dalla Pontificia Accademia delle Vita sul tema, guarda un po’, Accanto al malato inguaribile e al morente: orientamenti etici ed operativi, riporta le eventuali pecorelle smarrite all’ovile.

Eutanasia: Andiamo tutti a morire in Lussemburgo

Quanti di voi, tramite le riminiscenze delle scuole medie e magari delle superiori, si ricordano del Benelux? Per tutti coloro che non dovessero ricordarsi, il Benelux è una regione europea composta da tre stati: il Belgio (BE), i Paesi Bassi (NE) e il Lussemburgo (LUX). In principio il Benelux era stato istituito per creare una unione doganale tra i tre paesi, mentre oggi verrà ricordato sicuramente per qualcosa di peggio.

Infatti nella serata di ieri il Lussemburgo ha approvato la proposta di legge che permette la depenalizzazione dell’eutanasia. Attualmente solo altri due paesi hanno già effettuato questa operazione e sono proprio i suoi vicini di casa Belgio e Olanda.

Uniti ancora per lo stesso ideale. In principio era l’economia che aveva portato all’istituzione del Benelux oggi invece il diritto a morire unisce moralmente i tre stati. Sicuramente sarebbe stato meglio farsi ricordare per la prima motivazione piuttosto che per la seconda.

Brown: “Si al silenzio – assenso nei trapianti”

Nuove regole per i donatori inglesi. Il primo ministro britannico Gordon Brown, si è detto infatti a favore di modificare le attuali leggi che regolamentano la donazione di organi in Gran Bretagna.

Attualmente il trapianto avviene con lo stesso procedimento che si adotta in Italia. Una persona, sia essa viva o morta, può donare i propri organi solo ed esclusivamente se ha autorizzato, mentre era in vita, esplicitamente la volontà di volere donare i propri organi aderendo al Nhs Organ Donor Register (il registro nazionale dei donatori).

L’intervento di Gordon Brown vuole andare a togliere questo esplicito consenso, presumendo automaticamente lo stesso nel caso in cui il paziente, o per lui i suoi familiari, non esprima una propria contrarietà.