Lodo Alfano, conto alla rovescia

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Lodo Alfano forse. E’ il tormentone di questi giorni.

Qui trovate la composizione attuale della Corte Costituzionale: i 15 giudici che decideranno. Nessuno li invidia: verranno criticati in ogni caso. Assicurano, però – ed è quello per cui sono lì – che la decisione sarà puramente “tecnica” – è il compito della Corte Costituzionale – e giammai politica. Nel mentre Umberto Bossi grida al popolo.

Lodo Alfano, slitta la decisione

lodo alfanoCome scrive il Corriere, Lodo Alfano, fumata nera. E’ slittata la decisione della Consulta. La seduta è stata aggiornata a domani, anche se c’è chi dice che potrebbe slittare di giorni. La procura di Milano non ammessa come parte in giudizio, mentre i legali del premier, tra l’altro, spiegano a difesa del lodo:

Non è immunità. Legge uguale per tutti, ma non sempre sua applicazione. Berlusconi è primus super pares

Oggi Alessandro Gilioli scrive sul suo blog:

Per difendere il Lodo Alfano, l’avvocato Pecorella ha detto che «la nuova legge elettorale ha sostanzialmente modificato l’identità costituzionale del premier».

A me risulta che per cambiare una «identità costituzionale» serva appunto una legge costituzionale. Quella elettorale invece era una legge ordinaria.

Sempre secondo Pecorella, oggi il premier «ha una investitura diretta dalla sovranità popolare».

E pensare che invece la Costituzione diceva che il premier è scelto liberamente dal Parlamento, da deputati e senatori, e non con un’investitura diretta degli elettori.

Evidentemente ci hanno cambiato la Costituzione di notte, mentre dormivamo.

Politica, la grande assente

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Un’altra voce si leva oggi contro Silvio Berlusconi. Nella giornata in cui il Corriere della Sera pubblica i verbali di Tarantini – il racconto: “diciotto serate e mille euro a chi restava” – ma anche “donne al pd Frisullo per dei favori. Le accompagnavo nel suo appartamento”, l’Associazione nazionale magistrati si solleva.

L’Anm esprime “indignazione” per le dichiarazioni “inaccettabili” del presidente del Consiglio. Quali? Quelle inerenti le procure di Milano e Palermo.

La lotta alla mafia non può tollerare infondate operazioni di delegittimazione dei magistrati e delle forze dell’ordine, esposti in prima linea nell’azione di contrasto alla criminalità mafiosa

Ieri il Premier, nel corso della sua visita alla Fiera tessile milanese, aveva dichiarato:

So che ci sono fermenti in procura, a Palermo e a Milano. Si ricominciano a guardare i fatti del ’93, del’94 e del ’92. Mi fa male che queste persone, con i soldi di tutti, facciano cose cospirando contro di noi, che lavoriamo per il bene del Paese

La risposta di Marco Travaglio oggi: Le procure complottano? Magari.

Fondi, l’intreccio da chiarire

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Fondi, più di 30mila anime in provincia di Latina, e un consiglio comunale per il quale è stato richiesto lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. E per il quale non si è proceduto.

Qui c’è un intreccio tra poteri criminali e politica che deve essere stroncato. Questa non è una battaglia di parte

Tuona (di tuono può mai parlarsi quando si tratta di Uolti?) oggi Walter Veltroni, che non è solo l’ex segretario del Partito Democratico, ma che è anche componente della Commissione Antimafia. E lo fa in occasione di una manifestazione antimafia oggi proprio a Fondi. Uno scontro politico che si protrae da alcuni giorni, e nel quale è intervenuto anche il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Beppe Grillo e le droghe leggere: depenalizzare

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Ancora una volta il comico Beppe Grillo fa parlare di sé per una proposta lanciata dal proprio blog: depenalizzare le droghe leggere. Questa è l’ennesima provocazione estiva del comico genovese che riesce sempre a far parlare di sé attraendo questa volta le simpatie del segretario della Rifondazione comunista Paolo Ferrero. Dura invece è la dichiarazione di Gasparri, presidente dei senatori del Pdl.

Grillo scrive: “Agosto è il mese degli appelli. Dopo quello per la difesa della Rete dalle querele, oggi il nuovo appello riguarda la depenalizzazione delle droghe leggere“.

Le ronde arrivano da domani 8 Agosto

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Domani entrerà in vigore il decreto sulla sicurezza che tra le altre cose regolamenta la “vigilanza volontaria” che ormai nel parlato comune prende il nome di “ronda“. Il fenomeno delle ronde nasce dall’esigenza della popolazione di sentirsi più protetta contro la sempre più dilagante delinquenza urbana e recentemente (simbolico è il caso di uno scontro tra un gruppo di orientamento politico di destra contro uno di ideali opposti) ha dimostrato i suoi limiti. Lodevole appare comunque la scelta di alcuni cittadini di dedicarsi gratuitamente per il bene altrui attraverso questo sistema della “ronda” che ricordiamo ha il solo compito di avvisare le forze dell’ordine in caso venga notato “qualcosa di strano”.

Strage Bologna, Fioravanti libero

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Pena estinta per Valerio Fioravanti. Giusva, ex leader dei Nar, Nuclei armati rivoluzionari, condannato all’ergastolo per la strage di Bologna. Per quella strage Fioravanti si è sempre dichiarato innocente. I familiari delle vittime di Bologna insorgono.

Ora è a tutti gli effetti libero, grazie ai benefici previsti per tutti i detenuti. Secondo il Corriere della Sera, Fioravanti ora avvierà le pratiche per ottenere la patria potestà sulla figlia e per riave­re il passaporto. Io e mia moglie, Francesca Mambro, dice, non c’entriamo nulla con quella strage.

Don Diana, è polemica

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Polemica sulla memoria di don Diana.

Si scusi pubblicamente coi genitori di don Beppe Diana e lasci le aule parlamentari perché le sue parole, oltre ad essere un insopportabile insulto alla memoria del parroco ucciso dalla camorra, offendono tutti quei cittadini onesti, magistrati, esponenti delle forze dell’ordine, volontari, operatori sociali, giornalisti, sindacalisti, presbiteri, che lottano ogni giorno nel nostro Paese contro le mafie, mettendo spesso a rischio la propria vita. Sparisca dalla scena politica e lasci così che il tempo ci faccia dimenticare pian piano le sue parole

E’ questa la richiesta di Sonia Alfano, eurodeputato dell’IdV e presidente dell’Associazione nazionale familiari. Sonia Alfano è la figlia di Beppe Alfano, giornalista ucciso dalla mafia nel 1993.

Parole forti, cui si ricollega Roberto Saviano oggi.

Intercettazioni, Napolitano convoca Alfano

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Giorgio Napolitano ha convocato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Secondo i quotidiani e le agenzie di oggi, durante l’incontro si sarebbe toccato il delicato punto del disegno di legge sulle intercettazioni.

Al Quirinale, Napolitano avrebbe fatto sapere che insomma, se sul suo tavolo dovesse arrivare quel provvedimento intonso, così com’è, senza “differenze”, il Capo dello Stato non firmerebbe. Il ddl intercettazioni è fortemente contestato da magistrati e da giornalisti (la sui attività molto cambierebbe, come si sa), che hanno indetto uno sciopero il 14 luglio.

Censura web e intercettazioni

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In Italia via libera al ddl intercettazioni. E c’è chi fa notare che, nel testo, l’articolo 28, per i quali già si parla di censura ai blog. A lanciare l’allarme e il blog di Google Italia. Ecco cosa scrive Marco Pancini:

Che c’entrano i blog con le intercettazioni?
Siamo nuovamente di fronte ad un provvedimento legislativo che va ad impattare sul mezzo di comunicazione Internet, senza tenere conto della sua specificità.
Stiamo parlando del comma 28 dell’articolo 1 del disegno di legge a proposito delle “Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali”, su cui il Governo ha posto ieri la questione di fiducia
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Caso Mills, per i giudici a corromperlo fu Berlusconi

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Solo agenzie. Sono uscite le motivazioni alla sentenza di condanna a Milano a 4 anni e 6 mesi per corruzione in atti giudiziari per l’avvocato inglese David Mills. Per il giudice, la corruzione avvenne per permettere l’impunità a Silvio Berlusconi e alla Fininvest. La posizione delpremier è stata stralciata per il Lodo Alfano. Per il quale i giudici di Milano hanno sollevato la questione di incpstituzionalità. Il presidente del consiglio risponde che “riferirà in Parlamento”. Ecco alcune agenzie.

Roma, 19 MAG (Velino) – L’avvocato inglese Mills condannato in primo grado il 17 febbraio scorso dalla decima sezione penale del Tribunale di Milano a quattro anni e sei mesi per corruzione in atti giudiziari, e’ stato considerato un “falso testimone per consentire da un lato – si legge nelle motivazioni della sentenza – a Silvio Berlusconi e al gruppo Fininvest l’impunita’ dalle accuse, o almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle operazioni societarie e finanziarie illecite compiute fino a quella data, dall’altro lato ha contemporaneamente perseguito il proprio vantaggio economico”. (vum)

E ancora…

Saviano, per chi se lo fosse perso

Per chi non ha potuto vederlo, per chi non lo sapeva, per chi lo vuole rivedere. Su Rai.tv è possibile vedere Roberto Saviano a Che tempo che fa. Cronache di guerra quotidiana che arriva alle cronache nazionali solo in nera, nelle flash, e solo se il sangue versato è tanto. Veramente tanto.

L’hanno definita operazione civile.

15 anni è un’età che non bussa alle coscienze con le nocche. Ma con le unghie.

Giustizia, l’UE bacchetta l’Italia

Giustizia, ovvero: siamo pessimi. Sappiamo già di essere peggio di Angola e Gabon. E oggi, il Consiglio d’Europa ci manda l’ennesimo richiamo sulla durata dei processi. Elefantiaca, come noto a tutti.

Una bella risoluzione per noi, in esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo, dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. Le autorità italiane dovrebbero, si dice, fare degli “sforzini” per mettere in campo (finalmente…) dei provvedimenti  per adottare misure già studiate (ci sono già, volendo) per il magico mondo della giustizia penale e civile. Postilla: sarebbe urgente.

[Via|Repubblica]